derbyderbyderby calcio estero Mourinho, le prime dichiarazioni: “Al Fenerbahçe ho sbagliato, non era il mio livello. Il Benfica lo è”

Le dichiarazioni

Mourinho, le prime dichiarazioni: “Al Fenerbahçe ho sbagliato, non era il mio livello. Il Benfica lo è”

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Mourinho ha parlato del suo passato e delle sue ambizioni con la nuova squadra.
Federico Iezzi
Federico Iezzi Collaboratore 

Josè Mourinho ha chiuso la sua esperienza con il Fenerbahce. Oggi è sbarcato a Lisbona e allenerà il Benfica fino al 2027. Lo Special One è stato presentato in conferenza stampa da Rui Costa e ha esordito parlando proprio della sua esperienza in Turchia: «Andando al Fenerbahce ho fatto un errore. Non era il mio livello calcistico. Allenare il Benfica significa tornare al mio livello».

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Mourinho, altro che ritiro

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Per Mourinho si tratta, in pratica, di un ritorno a casa: la sua carriera da allenatore iniziò 25 anni fa proprio sulla panchina del club portoghese. E infatti il tecnico ha parlato proprio di quanto fatto in questi anni: «Ho avuto l'opportunità di lavorare per i club più grandi del mondo». Ha anche risposto a chi predice il suo ritiro, tra qualche anno: «Se qualcuno si aspetta che la mia carriera termini tra quattro o cinque anni, si sbaglia.

Sarò io a decidere quando finirò. Cio che è cambiato oggi, rispetto all'inizio, è che ho ancora più fame di prima». Ma l'ex allenatore dell'Inter si è mostrato anche come una persona nuova, diversa: «Mi sono trasformato in meglio. Sono più altruista, meno egocentrico, penso al bene che posso fare per gli altri. Non sono io la cosa importante: il Benfica è importante, i tifosi sono importanti». 

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Le risposte alle critiche

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Nella conferenza stampa c'è stato spazio anche per togliersi qualche sassolino dalla scarpa. In particolare Mourinho ha voluto rispondere chi ha criticato gli ultimi anni della sua carriera, le sue ultime panchine, meno vincenti rispetto a prima: «C'è chi sostiene che la mia carriera sia divisa in due parti: una prima fase, molto lunga e piena di successi, e una seconda, più recente e meno fortunata. Bene, ai miei detrattori ricordo che negli ultimi cinque anni ho fatto due finali europee. Per me questo rimane comunque un segno di grande competitività».

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L'accoglienza da pelle d'oca

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Con questo ritorno Mourinho ritorna in un grande club europeo. Le aspettative dei tifosi delle Aquile sono altissime, come ha notato lo stesso allenatore: «Venivo seguito dalle motociclette e i tifosi del Benfica sono scesi in piazza per me. Mi è venuta la pelle d'oca per questa accoglienza». E ha suonato la carica: «Vogliamo sempre vincere. Non possiamo perdere come due giorni fa, quello non è il Benfica».