
Josè Mourinho ha parlato del suo futuro nella classica conferenza della vigilia del match, che vedrà il Fenerbahce affrontare i Rangers.
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Josè Mourinho ha parlato del suo futuro nella classica conferenza della vigilia del match, che vedrà il Fenerbahce affrontare i Rangers.
La sfida che andrà in scena a Istanbul, valevole per l'andata degli ottavi di Europa League, potrebbe essere un primo assaggio di calcio scozzese per l'allenatore ex Inter e Roma.
Al tecnico del Fenerbahce è stata posta una domanda sul proseguimento della sua carriera, la cui risposta rimane però molto vaga: "Il mio futuro non è importante, quello che conta è il futuro del Fenerbahce. Ho un contratto per un'altra stagione dopo questa e in questo momento penso solo al Fenerbahce, al mio dovere e alla mia lealtà verso il club".
Successivamente è lo stesso Special One ad aprire ad un possibile approdo in Scozia, approfittando dell'incontro con i Rangers: "In questo momento no. Ho un lavoro che mi motiva e mi richiede fedeltà. Ma perché non in futuro?".
Mourinho ha proseguito l'intervista elogiando l'ambiente scozzese e parlando della passione che riempie ogni settimana gli stadi: "La gente può dire che il campionato scozzese è solo tra due squadre, ma è una lega piena di passione, penso che in Scozia ci sia pura passione e pura rivalità".
Sui Rangers, il tecnico ha espresso le sue idee: "Hanno perso troppo tempo cercando di assimilare la filosofia del precedente allenatore, perdendo così anche troppi punti. Il campionato è pressoché finito per i Rangers, perciò penso che daranno tutto in Europa League".
Nella conclusione, Mourinho ha parlato anche dei tifosi di Celtic e Rangers, ricordando la finale di Coppa Uefa con il Porto: "Prima della finale di Coppa UEFA 2002-03 contro il Celtic, a Siviglia, ho avuto l'opportunità di andare in Scozia proprio per analizzare il Celtic. Una delle partite che vidi fu Rangers-Celtic a Ibrox. È stato bellissimo, fantastico".
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