Le stelle

Nico Williams vs Lamine Yamal, gli eroi di Euro2024 nell’ultimo duello della Liga

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L'ultima di Liga metterà di fronte le due stelle di Athletic Bilbao e Barcellona: Nico Williams sfida Lamine Yamal, nel nome della Spagna
Luca Paesano
Luca Paesano Redattore 

Un ultimo tango, prima di chiudere definitivamente i battenti. Un ultimo ballo, forse, per Nico Williams, che è alle prese innanzitutto con un po' di pubalgia e che in questa estate potrebbe lasciare l'Athletic. L'ultimo ballo per Lamine Yamal, che chiuderà una annata senza senso. L'uno di fronte all'altro in un finale poetico, tra le mura basche del San Mames per la passerella dei blaugrana. Il Barcellona saluta la stagione nella casa del Bilbao, in una sfida che inevitabilmente si riduce al duello tra due grandi amici, due talenti purissimi e due enormi protagonisti dell'ultima vittoria della Spagna ad Euro2024.

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Yamal e Williams, l'oro della Spagna

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Fa sorridere come, a priori, una delle principali titubanze su quella Spagna verteva proprio sull'attacco forse troppo azzardato e inesperto. Perché la squadra di de la Fuente nel complesso c'era, era ben impostata e con una giusta combinazione di età e caratteristiche. Ma due ragazzini alle prime armi come Williams e Yamal sarebbero stati all'altezza di un Europeo? Sarebbero stati in grado di reggere la pressione e di riuscire ad incidere? Oppure, al contrario, si sarebbero dimostrati ancora troppo acerbi per certi palcoscenici?

La risposta la abbiamo avuta, netta e inconfutabile. Sul campo, con il pallone tra i piedi, con una medaglia d'oro al collo e con una coppa in mano. Nico Williams e Lamine Yamal non solo hanno vinto l'Europeo, ma lo hanno letteralmente dominato, surclassato. Entrambi nella Top XI di fine torneo, uno con la palma di miglior giovane della competizione e l'altro con il premio di Man of the Match della finale.

Dopo qualche anno un po' opaco per la Spagna dopo i trionfi tra il 2008 e il 2012, l'arrivo della GenZ in formazione è stata una manna dal cielo. Nico e Lamine appartengono ad un altro tempo, diverso da quello di tanti dei loro compagni come Carvajal, Rodri, Laporte o Morata. Hanno affrontato un Europeo con la leggerezza di due ragazzi di 21 e 16 anni che vogliono solo andare in campo a divertirsi, ma forse è stato proprio questo il segreto.

Mentre Spalletti imponeva rigidissime regole collegiali, proibiva telefoni e vietava ogni forma di distrazione, nello spogliatoio della Spagna ci si sfidava a suon di balletti su TikTok. "Ci stavamo andando a giocare la semifinale di un Europeo... e lui dormiva! Ma come si fa a dormire prima di una partita così importante?", ha confessato Nico Williams in un passaggio del documentario che ha raccontato la vittoria della Spagna.

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Nico Williams può fare ancora di più

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La campagna di Euro2024 ha svelato Nico Williams in tutta la sua purezza, ne ha sottolineato i pregi ma anche i difetti. L'esterno del Bilbao ha i colpi dei grandi, ma pecca ancora di un po' di continuità, sia di partita in partita che nell'arco dei 90 minuti. Si prende le sue pause, ma poi quando si accende può succedere di tutto. Il suo è un calcio di strappi e sterzate, finte e controfinte, movimenti ad accentrarsi per liberare la potenza del suo destro. E con Yamal dall'altro lato è sembrato davvero completarsi.

Al termine dell'Europeo ha fatto poi una scelta di cuore. Con le grandi del calcio pronte a fare azione e pagare gli 80 milioni della clausola ha scelto di rimanere ancora al Bilbao, tenendo fede a quel rinnovo che aveva concordato pochi mesi prima. E non è stata una stagione fortunatissima per lui, o quanto meno degna delle cose strepitose fatte vedere nel mese di Europeo.

Nico Williams

Se Yamal ha sfruttato lo slancio e ha preso definitivamente quel volo verso l'Olimpo, Williams ha invece dovuto fare i conti con qualche infortunio sparso qua e là che non gli ha concesso di rendere probabilmente al massimo delle sue possibilità. Cinque gol e cinque assist in ventotto presenze in Liga sono numeri modesti per un come lui, anche se tutto sommato in linea con quelli delle precedenti due stagioni. Ecco, se c'è un aspetto in cui Nico deve ancora migliorare è l'efficacia negli ultimi 25 metri, perché ha margini per poter incidere ancor di più.

Forse non abbiamo ancora compreso Lamine Yamal

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Il talento di Lamine Yamal invece certamente non si è scoperto all'Europeo, e già questa è un'assurdità considerando che a giugno scorso aveva appena 16 anni. Ma è stato probabilmente in quel mese lì che ci si è resi realmente conto di essere di fronte a qualcosa di grande, enorme. Da lì in poi ha cominciato a performare a livelli davvero preoccupanti, nel senso positivo del termine.

E allora le prospettive di crescita di questo ragazzo sono diventate un tema serio, perché se a 17 anni è già il cuore del Barcellona ed è tra i principali candidati per la vittoria del Pallone d'Oro, dove potrà arrivare tra qualche anno? Cioè, ci troveremo davvero a dover parlare di lui negli stessi termini di Maradona e Messi?

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Come detto in un precedente articolo, le risposte potremmo averle solamente con il tempo, ma oggi Lamine Yamal è sicuramente quello che è stato Lionel Messi per il calcio di qualche anno fa. Un alieno sceso in terra, che vede e fa cose difficili da spiegare a parole. Perché a 17 anni ha già varcato la soglia delle 100 presenze con il Barça e ha già portato più di cinquanta reti tra gol e assist. E fa tutto con una semplicità e una disinvoltura che ci portano a pensare che forse ancora non abbiamo ben realizzato quello che abbiamo di fronte.