L’Italia non può fallire, ma di fronte c’è una delle nazionali norvegesi più interessanti di sempre. Gli Azzurri partono venerdì nel cammino di qualificazione al Mondiale, che si disputerà nel 2026 tra Canada, Messico e Stati Uniti. Dopo le clamorose esclusioni da Russia e Qatar, la Nazionale non può assolutamente concedersi altri passi falsi.
Il focus
La Norvegia non è solo Haaland: tre nomi da tenere d’occhio

Le esperienze pregresse con Ucraina e Macedonia ben consigliano di non sottovalutare nessuno. Sul proprio percorso, gli Azzurri troveranno Moldavia, Estonia, Israele e lo scoglio più grande: la Norvegia. La nazionale scandinava è testimonianza di un grande processo di crescita che sta riguardando i paesi nordici negli ultimi anni. Prima è toccato alla Danimarca, con la generazione dei vari Schmeichel, Kjaer, Eriksen e Poulsen. Ora sembra che sia arrivato il turno di Norvegia e Svezia.
Norvegia, l’incubo è Erling Haaland
—È chiaro che tutti gli occhi siano puntati sulla vera stella della Norvegia, ovvero Erling Haaland. Non c’è bisogno di particolari presentazioni. Stiamo parlando semplicemente di uno degli attaccanti più forti in circolazione, pagato 60 milioni dal Manchester City nel 2022 e già arrivato a 121 gol e 20 assist in 142 partite.
Numeri stratosferici che non fanno quasi più notizia e che seguono l’onda delle sue precedenti prestazioni: 86 gol in 89 presenze con il Borussia Dortmund e 29 gol in 27 presenze con il Salisburgo. E se pensate che in nazionale cambi qualcosa, sbagliate: l’attaccante del City è arrivato a 40 reti in 41 presenze con la Norvegia. Praticamente, con Erling Haaland in campo si parte già dall’1-0.

Norvegia, gli altri nomi da tenere d’occhio
—Haaland non è però l'unica risorsa di questa Norvegia. Tra le gemme di questa nazionale c'è sicuramente Martin Odegaard, l'ex enfant prodige del Real Madrid diventato leader e capitano dell'Arsenal. Con i Gunners non ha vissuto la sua miglior stagione, nonostante un bottino importante da 6 gol e 12 assist. Se con Arteta gioca tra le linee, da mezz'ala, con la Norvegia gioca un po' più largo, agendo di fatto da esterno di un centrocampo a quattro. Naturalmente tende ad accentrarsi, favorendo le sovrapposizioni di Ryerson sulla fascia. L'Italia dovrà fare attenzione, perché gran parte del gioco della Norvegia passa dai suoi piedi: lo confermano i 4 assist forniti nelle prime due partite del girone.

Un altro giocatore da tenere d'occhio è sicuramente Antonio Nusa, uno dei prospetti più intriganti, anche se, forse, ancora un po' acerbo per certi palcoscenici. In questa stagione ha collezionato 5 gol e 7 assist in 36 partite con il Lipsia, che lo ha acquistato la scorsa estate dal Club Brugge per 21 milioni di euro. L'esterno sinistro, classe 2005, sta cominciando ad incidere anche con la Norvegia: 3 gol e un assist nelle ultime due presenze in Nations League. Rapido, tecnico, gran dribbling e pallone sempre incollato al destro: per Di Lorenzo non sarà una serata semplice.
Una delle caratteristiche di questa Norvegia sta anche in un attacco un po' vintage, di quelli che ormai non si portano più, con due prime punte vere e proprie in campo. Al fianco di Haaland c'è Alexander Sorloth, che era inizialmente partito più indietro nelle gerarchie ma che è poi diventato un titolare fisso. I 43 gol segnati nelle ultime due stagioni di Liga, tra Villarreal e Atletico Madrid, hanno 'costretto' Stale Solbakken a rivedere per forza di cose qualcosa nel suo undici titolare. Anche con la nazionale le medie sono buone, considerando il bottino di 23 reti in 61 presenze. Tanti muscoli e centimetri che saranno probabilmente fastidio ai difensori azzurri.

In ultimo, meritano una menzione anche altri due giovani calciatori in rampa di lancio. Troverà sicuramente il suo spazio anche Andreas Schjelderup, esterno classe 2004 del Benfica. In Portogallo non ha avuto un buon impatto, tant'è che lo scorso anno è ritornato in prestito al Nordsjaelland per non rimanere fermo in panchina. Quest'anno, invece, ha cominciato ad entrare sempre più nelle rotazioni di Bruno Lage, trovando 3 gol e 8 assist in 34 presenze, seppur in buona parte da subentrato. L'altro nome è Oscar Bobb, stella del Manchester City che ha dovuto saltare di fatto tutta la stagione per una frattura. L'esterno norvegese è tornato ora a disposizione ed è tra i convocati di Solbakken per la sfida con l'Italia.
© RIPRODUZIONE RISERVATA