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La prima per Coppola e Ranieri, il ritorno di Orsolini e il caso Acerbi: l’analisi dei convocati dell’Italia

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L'analisi dei 25 convocati da Luciano Spalletti per le due sfide di qualificazione al Mondiale contro Norvegia e Moldavia.
Luca Paesano
Luca Paesano Redattore 

Per l’Italia il percorso comincia ufficialmente venerdì, ma di fatto questa immensa e interminabile rincorsa al Mondiale va avanti da quasi un decennio. Gli Azzurri non possono concedersi un altro giro a vuoto, dopo quelli già sconvolgenti che hanno tenuto la Nazionale a casa nelle edizioni di Russia e Qatar. Un altro flop non sarebbe perdonabile, per nessuna ragione al mondo.

Sul cammino dell’Italia però c’è innanzitutto la Norvegia, prossima avversaria e principale rivale nel Gruppo I. Gran parte della qualificazione passa sostanzialmente da questi due incontri, il primo e l’ultimo del calendario azzurro. Nel mezzo, intanto, bisognerà raccogliere il massimo contro Israele, Estonia e Moldavia.

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Out Buongiorno e Locatelli, caos Acerbi

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Rispetto alla lista dei convocati originaria vanno annotate subito delle modifiche. Sia Alessandro Buongiorno che Manuel Locatelli hanno infatti già lasciato il ritiro di Coverciano. Il difensore del Napoli aveva già saltato le ultime giornate di campionato e non è riuscito a smaltire i postumi di un problema muscolare. Il centrocampista della Juve, invece, ha alzato bandiera bianca dopo una distorsione alla caviglia.

Oltre al campo, Luciano Spalletti si è ritrovato a dover gestire anche l’emergenza mediatica dopo il botta e risposta con Francesco Acerbi. “Mi ha scritto per messaggio che non avrebbe partecipato. Non è un problema fisico. Ne prendiamo atto e andiamo avanti”, ha affermato il ct in conferenza stampa. “Pretendo rispetto. Non resto dove non sono più voluto davvero ed è chiaro che non faccio parte del progetto del ct”, ha risposto poco dopo il difensore dell’Inter su Instagram.

La sintesi è che Acerbi non ha gradito le precedenti esclusioni e si è sentito dunque giustificato, quasi fosse un dispetto, a declinare ora la convocazione. Peccato che, come ha sottolineato giustamente Gigi Buffon, non abbia detto ‘no’ a Spalletti, bensì all’Italia. Tra l’altro, per una sfida cruciale.

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Italia, i convocati: la prima per Coppola e Ranieri, tornano Orsolini e Zappacosta

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Non mancano le sorprese tra i 25 convocati di Luciano Spalletti per i primi due impegni del percorso di qualificazione al prossimo mondiale. Nessuna novità nel pacchetto di portieri, dove sono stati confermati Donnarumma, Meret e Vicario. Prima chiamata in Nazionale per Diego Coppola e Luca Ranieri, aggiunto alla lista al posto di Buongiorno. Difficilmente troveranno spazio con la Norvegia, ma ci sarà invece occasione di esordio contro la Moldavia. In difesa si rivedono anche Gabbia e Zappacosta, entrambi protagonisti di un buon finale di stagione e con buone chance di trovare posto nell'undici titolare.

C’è anche Cesare Casadei tra i centrocampisti scelti da Spalletti per affrontare il doppio impegno, mentre sulla trequarti è confermato ancora una volta Daniel Maldini. La vera notizia in avanti è il ritorno tra i convocati di Riccardo Orsolini, finalmente chiamato dal ct dopo la stagione super con il Bologna. Oltre al duo Kean-Retegui, è presente anche Lucca come centravanti.

Italia, gli assenti: fuori Mancini, Zaccagni e Politano

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Resta ancora una volta a casa Matteo Politano, grande protagonista dello scudetto del Napoli, che era stato invece chiamato da Spalletti per il doppio incrocio con la Germania. Tra i grandi esclusi c’è anche Mattia Zaccagni, che non sembra aver proprio un gran feeling con il ct così come, del resto, un po' tutti gli esterni.

Fuori anche Calafiori e Pellegrini per infortunio, ma mancano all’appello anche altri nomi importanti per scelta tecnica: non ci saranno ad esempio Mancini e Cristante, nonostante l’ottima stagione con la Roma; scartati anche Bellanova e Ruggeri, così come Fagioli. Completamente fuori dal giro ormai Federico Chiesa, che a Liverpool ha faticato a ritagliarsi un po’ di spazio.

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Italia, l'analisi dei convocati

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Non ci sono grandissime novità dunque nelle convocazioni di Luciano Spalletti per gli impegni della Nazionale contro Norvegia e Moldavia. Al netto di qualche new entry e qualche assenza, il ct non intende smuoversi dal 3-5-2 introdotto in corso d'opera all'Europeo e confermato poi nelle successive uscite.

È un modulo che sicuramente agevola l'equilibrio generale della squadra, con una difesa solida e un centrocampo folto. Probabilmente, però, oggi agli Azzurri manca qualcosa, soprattutto in avanti, in termini di qualità e fantasia. Quella che forse potrebbero dare gli esterni, che oggi non rientrano tuttavia nel campo delle scelte di Spalletti. Nelle idee del ct c'è una coppia composta da una punta di peso (Retegui o Kean) e una più leggera, che faccia da raccordo con il centrocampo. Il titolare solitamente lo ha fatto Raspadori, ma in diverse circostanze hanno ruotato in quella posizione Maldini, Pellegrini, Frattesi e addirittura Barella.

Ecco: se queste son le alternative di una Nazionale offensivamente povera, vale davvero la pena rinunciare a Politano (3 gol e 4 assist), Zaccagni (8 gol e 7 assist) e Orsolini (15 gol e 4 assist)? E se è comprensibile che contro la Norvegia non si voglia "lasciare la via vecchia per quella nuova", con la Moldavia ci si sarebbe invece potuti permettere qualche esperimento.