Nottingham Forest e Chelsea lottano per un posto in Champions League. Scopriamo insieme le proprietà delle due squadre, molto diverse tra loro, che si sfideranno domenica.
Le due proprietà
Nottingham Forest-Chelsea, due proprietà agli antipodi a confronto

LONDRA, INGHILTERRA - 06 OTTOBRE: Cole Palmer del Chelsea corre con la palla sotto la pressione di Elliot Anderson del Nottingham Forest durante la partita di Premier League tra Chelsea FC e Nottingham Forest FC allo Stamford Bridge il 06 ottobre 2024 a Londra, Inghilterra. (Foto di Clive Mason/Getty Images)


Todd Boehly, proprietario del Chelsea
—Il Chelsea è proprietà di BlueCo, un consorzio istituito appositamente per rilevare il club nel 2022. L’uomo di facciata di questa avventura imprenditoriale è Todd Boehly, azionista di maggioranza e proprietario quindi dei Blues. Nato negli Stati Uniti da una famiglia di origine tedesca, studia al college statale William & Mary, laureandosi in Business Administration con una specializzazione in finanza. Insoddisfatto della sua vita negli States, si sposta in Inghilterra su consiglio di un suo professore. Londra è infatti uno dei grandi centri finanziari mondiali. Nella City pian piano riesce a perfezionare gli studi e inizia a lavorare a Credit Suisse Boston First.

Nel 2013, dopo aver lavorato anche per Guggenheim Partners, entra nel mondo dello sport. Opera come mediatore tra i Los Angeles Dodgers, franchigia di Mlb, e Time Warner Cable per la creazione di SportsNet La, canale dedicato ai Dodgers. Nel 2015 fonda la sua holding, Eldridge Industries, iniziando a investire in vari settori, tra cui la comunicazione. Diventa infatti proprietario della rivista The Hollywood Reporter e della compagnia televisiva Dick Clark Productions. Con il passare del tempo aumenta la disponibilità economica di Eldridge, che oggi gestisce asset per un valore pari a 72 miliardi di dollari.
L'acquisto del Chelsea e il suo operato in questi anni
—Il settore sportivo è uno dei tanti nei quali Boehly investe. Possiede il 20% dei Los Angeles Dodgers ed è socio di minoranza anche delle Los Angeles Sparks, franchigia della Wnba, la versione femminile della Nba. Nel 2021 è diventato proprietario del 27% delle quote dei Los Angeles Lakers, valutati oggi più di 5 miliardi di dollari. L’approdo nel mondo del calcio è stato invece piuttosto travagliato. Già nel 2019 si avvicina al Chelsea, offrendo 3 miliardi di dollari per rilevare la società da Abramovich, che rifiuta.
Nel 2022, dopo l’attacco della Russia contro l’Ucraina e le sanzioni verso i magnati vicini a Putin, Abramovich è costretto alla la cessione del club. Boehly, che era rimasto alla finestra, coglie la palla al balzo e diventa proprietario a maggio 2022. Al suo fianco c’è anche Mark Walters, Cfo di Guggenheim Partners ed ex collega di Boehly. Nel 2023 è diventato socio di maggioranza anche dello Strasburgo, versando 65 milioni di sterline.

L’operato di Boehly al Chelsea è sin qui molto discusso in Inghilterra. Pur non essendo mancati gli investimenti per centinaia di milioni di euro, i risultati sono stati tutt’altro che all’altezza delle aspettative. La squadra, diventata campione d’Europa appena un anno prima, ha faticato a raggiungere obiettivi minimi come la qualificazione in Champions League.
In questa stagione, invece, le cose sembrano stare prendendo un'altra piega. Maresca, con due vittorie contro Nottingham Forest e Betis, non solo conquisterebbe l'accesso alla prossima Champions, ma alzerebbe anche la Conference League. Per i Blues di Boehly potrebbe essere un punto di partenza verso risultati di ben altra caratura rispetto a quelli delle ultime annate.
Evangelos Marinakis, il proprietario del Nottingham Forest
—Totalmente diversa la storia di Evangelos Marinakis, il proprietario greco del Nottingham Forest. Figlio di un imprenditore navale e politico, Marinakis studia a Londra prima di tornare in patria. Una volta ereditata l’attività in ambito marittimo del padre ne ha ampliato il business, arrivando a possedere più di 100 navi cargo in giro per il mondo. Controlla oggi la holding Capital Maritime Group, quotata in borsa al Nasdaq di New York.

Una volta diventato miliardario, Marinakis ha deciso di lanciarsi nel mondo delle telecomunicazioni e della stampa in Grecia. Nel 2017 ha rilevato Lambrakis, gruppo editoriale ellenico che gestisce due quotidiani importanti nel paese, Ta Nea e To Vima. L’anno precedente aveva invece visto Marinakis impegnato in ambito televisivo. Dopo aver acquistato all’asta una licenza per aprire una nuova tv privata, il Consiglio di Stato greco aveva ritenuto incostituzionale la legge che regolava questo tipo di procedimento. Di conseguenza, la licenza era stata revocata.
Olympiakos e Nottingham Forest: il greco nel mondo dello sport
—In ambito sportivo Marinakis è diventato, nel 2010, il proprietario dell’Olympiakos. La società del Pireo è una polisportiva e comprende quindi la sezione cestistica che prende parte all’Eurolega. Nel corso dello scorso decennio è stato presidente anche della lega calcio greca, per due mandati. La sua presenza nel mondo del pallone ellenico non è ben vista da tutti, visto il dualismo ricco di veleni e rivalità con il proprietario del Paok, Ivan Savvidis. Un dualismo che ha spinto i due a investire parecchio denaro, molto più di quanto possono fare gli altri club. Di conseguenza, il suo modus operandi ha indebolito e di parecchio tante squadre del calcio greco che hanno perso appeal e competitività.
Nel 2017 ha deciso di espandere il proprio raggio di azione, rilevando il Nottingham Forest. Se l’operato di Boehly al Chelsea è stato sin’ora discutibile, lo stesso non si può dire del lavoro di Marinakis al Nottingham Forest. Nel 2017 rileva il club dai bassifondi della Championship, una posizione che per storia e palmares è lontana dagli standard del Forest. Da allora la società ha risalito la china, tornando in Premier League nel 2022. Con grandi investimenti ha consolidato la posizione del club, rendendolo ormai stabilmente una squadra di prima divisione.

Dall’anno prossimo, visti i risultati positivi in questo campionato, Marinakis e il suo Nottingham Forest disputeranno le coppe europee. Un traguardo che, prima del suo arrivo, era impensabile. Nelle scorse settimane il greco si è ritagliato un posto sulle prime pagine dei giornali per il suo comportamento dopo il pareggio contro il Leicester. Al triplice fischio è sceso in campo per rimproverare Nuno Espirito Santo: una scena divenuta virale in tutto il mondo e che ben spiega il caratterino di Marinakis.
Il confronto tra Boehly e Marinakis
—Boehly e Marinakis sono proprietari agli antipodi. Da una parte c’è il classico self-made man da film statunitense, partito dal nulla e diventato miliardario nella finanza solo con i suoi mezzi e la sua pazienza. Pazienza è invece un termine che non si addice minimamente a Marinakis, vulcanico imprenditore greco attivo nel mondo dello shipping navale. I proprietari di Chelsea e Nottingham Forest hanno in comune poco e nulla, se non la volontà di spendere per ottenere risultati, senza perdere di vista il ritorno economico che la crescita nella reputazione del club può dare.
Domenica, ore 17.00, al City Ground di Nottingham, una delle due squadre ipotecherà un posto per la prossima Champions League. Se da una parte lo spettacolo in campo sarà quello principale, sarebbe interessante anche una telecamera sulla tribuna d'onore. Vista le differenze tra Boehly e Marinakis ci sarebbe sicuramente da divertirsi.
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