derbyderbyderby calcio estero Porto, Anselmi ricorda la sua esperienza al Dragao: “Non c’è stata chiarezza nel lavoro”
Portogallo

Porto, Anselmi ricorda la sua esperienza al Dragao: “Non c’è stata chiarezza nel lavoro”

Mattia Celio
Mattia Celio Redattore 
Il tecnico argentino ha raccontato i sei mesi passati sulla panchina dei Draghi, un'esperienza non certo memorabile ma molto utile in vista di un prossimo incarico
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Il Porto ha fatto ieri sera il suo esordio nella Liga Portugal battendo il Vitoria Guimareas con un dominante 3-0. Un ottimo esordio per il neo allenatore Francesco Farioli, arrivato al Dragao questa estate al posto di Martìn Anselmi. Proprio l'ex tecnico dei Draghi ha rilasciato un'intervista al programma Clank! dove ha raccontato il suo periodo poco fortunato sulla panchina dei biancoazzurri.

Porto, Anselmi racconta il suo tempo al Dragao: "E' stata una stagione difficile"

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Intervenuto al programma Clank! Martìn Anselmi ha raccontato del suo breve periodo sulla panchina del Porto. Come ricordiamo, il tecnico argentino ha allenato i Draghi per solo sei mesi, da gennaio fino allo scorso luglio, ma i risultati sono stati deludenti: terzo in campionato e mai in lotta per lo scudetto, fuori ai playoff di Europa League ed eliminato direttamente ai gironi nel Mondiale per Club. Sei mesi assolutamente da dimenticare, tanto che la dirigenza ha deciso di sollevarlo dall'incarico.

"Sapevamo che la Coppa del Mondo per club sarebbe stata pericolosa - ha esordito l'ex tecnico del Porto - All'inizio è costato molto alle squadre europee e, con noi, è stato lo stesso. Sapevo che la prima partita sarebbe stata decisiva. Ma sapevamo anche che, con la situazione in cui ci trovavamo, sarebbe stata una competizione difficile per noi. I giocatori avevano bisogno di riposare mentalmente. E non sto cercando scuse... È stata una stagione difficile".

L'allenatore classe '85, al momento, non ha ancora ricevuto nessuna richiesta da parte di un club ed è dunque libero sul mercato ma ha subito voglia di rimettersi in discussione alla prima opportunità: "Mi piace capire cosa sto sbagliando in modo da poter migliorare - ha continuato - e credo che, per migliorare, bisogna guardarsi e dire 'questo è quello che sto sbagliando'. C'è bisogno di questa umiltà. Nei mesi passati al Porto abbiamo fatto molto senza abbastanza chiarezza".

Anselmi che, nel giorno in cui ha firmato per il club di Oporto, è stato etichettato come "infedele" dal Cruz Azul, club che allenava prima del trasferimento in Portogallo: "Infedele? Non credo. Dovremmo vedere qui la definizione di infedele. Era una sfida che non potevamo rifiutare. Posso anche essere il cattivo per essere andato all'FC Porto, ma non si può parlare di come sono andato", ha concluso.