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Il Portogallo, terra di sole, oceano e passione calcistica, ha da sempre coltivato talenti che sanno fondere tecnica, creatività e cuore. Tra le strade acciottolate di Lisbona e i campi verdi del nord, giovani promesse crescono respirando calcio fin da piccoli, tra sogni e sacrifici, pronti a sorprendere il mondo. È in questo scenario che emergono i nuovi gioielli portoghesi, pronti a lasciare il segno sia in patria che all’estero.
A guidarci alla scoperta di Quenda, Mora e degli altri talenti è Tiago Santos, voce autorevole del giornalismo sportivo portoghese e giornalista di TSF Radio Noticias, che in esclusiva ci racconta storie, numeri e curiosità di una generazione destinata a brillare.
Chi sono Geovany Quenda e Rodrigo Mora e perché sono considerati talenti emergenti del calcio portoghese?
"Geovany Quenda e Rodrigo Mora sono le facce più visibili di una nuova nidiata di talenti portoghesi. In un campionato dove le occasioni per i giovani sono merce rara, un po' come in Serie A, dove i top club faticano a lanciare i propri ragazzi, ci sono sempre giocatori che si mettono in mostra per un talento quasi fuori dal comune fin da giovanissimi".
Cosa rende speciale Geovany Quenda come giocatore?
"Pensiamo a Quenda: fu chiamato a un ritiro pre-stagionale dello Sporting quando era ancora Under 15, anche se non fu subito schierato. Ha appena segnato il suo primo gol in Champions League, pur essendo ormai una presenza fissa tra i "leoni" (54 presenze lo scorso anno). È un’ala forte nell'uno contro uno, agile, con ottima resistenza fisica, buona visione di gioco e un buon passaggio. Può migliorare in fase di finalizzazione e nel ripiegamento difensivo, anche se non gli manca la voglia di sacrificarsi. Non è un'ala pura di fascia, ma sa muoversi tra le linee e può giocare anche a sinistra".
Quali sono le principali incognite sul futuro di Quenda, specialmente dopo l’acquisto da parte del Chelsea?
"Il grande interrogativo sul suo futuro riguarda l’adattamento al calcio inglese e il progetto che il Chelsea ha in mente per lui. Fa un po' strano l'acquisto di Quenda, visto che in rosa ci sono già Estevao, Palmer, Neto, Gittens e Mudryk".
PORTO, PORTOGALLO - 12 dicembre: Rodrigo Mora del FC Porto in azione durante la partita della fase a gironi di UEFA Europa League 2024/25, giornata 6, tra FC Porto e FC Midtjylland all'Estádio do Dragão il 12 dicembre 2024 a Porto, Portogallo. (Foto di Octavio Passos/Getty Images)
Come si è distinto Rodrigo Mora nel calcio portoghese?
"Rodrigo Mora si è fatto notare la scorsa stagione complice la mancanza di qualità e creatività a centrocampo del Porto. In Portogallo è visto come una possibile bandiera di questa nuova generazione (2005, 2006, 2007, 2008), paragonato a nomi come Joao Vieira Pinto per la sua capacità di inserirsi negli ultimi metri, la finalizzazione, l'ultimo passaggio, la mole di gioco, la tecnica e la lettura delle situazioni".
Quali sono le sfide attuali di Mora nel Porto?
"In questa stagione Mora è la seconda scelta per Francesco Farioli, che gli preferisce Gabri Veiga e Victor Froholdt, giocatori con un diverso impatto fisico. Mora ha un altro tipo di bagaglio tecnico. Se riuscirà a conquistare un posto in un centrocampo a tre, sarà pronto per qualsiasi avventura".
Che tipo di evoluzione ci si aspetta da Rodrigo Mora, rispetto a grandi numeri 10 portoghesi del passato?
"A Mora si chiede un salto di qualità simile a quello che fece Deco con il Porto tra il 2002 e il 2004: diventare un numero 10 capace di fare l’8, aggressivo in fase di non possesso quanto basta per giocare ad alti livelli. Per fare un esempio più recente, a Mora si chiede un’evoluzione alla Vitinha al servizio dei "dragoes".
Ci sono altri giovani talenti portoghesi da tenere d’occhio?
"Sì, oltre a Quenda e Mora, ci sono altri nomi interessanti: Roger Fernandes, ora all’Al-Ittihad, un’ala sinistra di grande qualità, capace di segnare e fornire assist; Rafael Quintas, mediano difensivo, miglior giocatore dell’ultimo Europeo Under 17, scuola Benfica, un centrocampista con eccellente lettura del gioco; e Cardoso Varela, un’ala verticale e creativa, presente all’Europeo Under 17 dove si misero in luce anche Quenda e Mora (pur essendo più giovane di loro), oggi nel giro della prima squadra della Dinamo Zagabria dopo un trasferimento molto discusso. Varela, con il Porto ed il Portogallo ha già mostrato un talento cristallino".
Ci sono altri giovani talenti portoghesi in rampa di lancio che non abbiamo ancora citato?
"Assolutamente sì. Altri nomi emergenti includono Joao Simoes (Sporting), Daniel Banjaqui (Benfica B), Martim Fernandes (FC Porto), Diego Rodrigues (SC Braga) e Lukas Hornicek (SC Braga), un portiere molto promettente. Questo dimostra come la nuova generazione portoghese sia piena di diamanti grezzi pronti a farsi notare nei prossimi anni".
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