La Juventus dovrà stare particolarmente attenta a Soufiane Rahimi. L'esterno d'attacco, adattabile anche come seconda punta, marocchino è il giocatore più pericoloso dell'Al-Ain. La squadra degli Emirati Arabi Uniti è il primo avversario dei bianconeri in questo inedito Mondiale per Club che si sta giocando negli USA. Esordio nella notte del 19 giugno per i ragazzi allenati da Igor Tudor che dovranno attenzionare il 29enne, molto amato in Marocco e non solo.
IL PERICOLO
Soufiane Rahimi, lo spauracchio maggiore dell’Al-Ain per la Juventus: il focus


La storia di Soufiane Rahimi
—Nato a Casablanca nel 1996, Rahimi ha coltivato la passione per il calcio sin da quando aveva dieci anni, riuscendo ad entrare nei campi di allenamento del Raja Club grazie a suo padre che ci lavorava all'interno. Fino al 2017 ha giocato in questo club prima di essere ceduto in prestito all'Etoile. Qui il ragazzo è riuscito a esprimere tutto il proprio potenziale segnando 17 reti e attirando su di sè le attenzioni di tutto il mondo calcistico marocchino.
Una volta fatto ritorno al Raja, il giocatore è diventato un perno dell'attacco delle Aquile Verdi, contribuendo a grandi successi e totalizzando quasi 150 presenze in tre stagioni. Con questo club ha vinto campionato, Confederation Cup e Supercoppa africana risultando il miglior giocatore nel 2020.
Nell'anno successivo l'Al-Ain lo preleva per poco meno di tre milioni di euro, portandolo a giocare negli Emirati Arabi Uniti. Qui fa intravedere la restante parte del suo immenso talento, siglando 58 gol in quattro stagioni di cui 25 nell'ultima disputata. Ha vinto con gli emirati un campionato, una coppa e l'AFC Champions League.
Detiene invece il record di gol segnati alle Olimpiadi con la nazionale marocchina, ben otto, nel 2024 in Francia conquistando anche il bronzo. E' stato anche capocannoniere con il Marocco al torneo delle nazionali africane nel 2020.
Gli elogi di Samuel Eto'o e l'umiltà del ragazzo
—Nel 2021, data in cui Rahimi ha vinto il titolo di miglior giocatore della Confederations Cup, a consegnare il premio al ragazzo è stato Samuel Eto'o. L'ex attaccante camerunense, con un passato anche in Italia con l'Inter e la vittoria della Champions League nel 2010, si era complimentato a mezzo social con il giocatore. "È stato un onore per me consegnare il trofeo per il miglior giocatore del torneo a Soufiane Rahimi", le parole di una leggenda del calcio africano.
La risposta è stata quella di un talento umile e volto al lavoro: "Grazie mille. È un onore per me leggere la testimonianza di una leggenda di livello mondiale che ci rende molto orgogliosi del nostro continente".
Le caratteristiche di Rahimi e cosa la Juventus deve temere
—Quello che caratterizza Soufiane Rahimi dal resto della squadra è la sua imprevedibilità, unita a un grande senso del gol. Nonostante i suoi 180cm, il classe 1996 è in grado di puntare l'uomo e saltarlo con una certa velocità anche nello stretto. Tecnica da giocatore importante che gli permette di dribblare ma allo stesso tempo guardare con attenzione i compagni di squadra per poi servirli davanti alla porta con facilità.
Spesso è stato criticato dai tifosi avversari per la sua capacità di ricevere calci di rigore, in alcune situazioni anche simulando. Con difensori centrali come Kalulu, Rugani, Gatti e Kelly la Juventus potrebbe soffrire la rapidità di questo ragazzo. Senza sottovalutare tutto il resto di una rosa che ha comunque vinto una competizione internazionale, seppur in territorio arabo-asiatico.
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