derbyderbyderby ddd ESCLUSIVA Lorenzo Piscina: “Vi racconto l’Al-Ain e le insidie per la Juventus”

ESCLUSIVA

ESCLUSIVA Lorenzo Piscina: “Vi racconto l’Al-Ain e le insidie per la Juventus”

Al Ain, avversaria della Juventus al Mondiale per Club
Alla scoperta dell'Al-Ain, avversaria della Juventus al Mondiale per Club insieme a Lorenzo Piscina, intervenuto in ESCLUSIVA ai nostri microfoni, allenatore della selezione Under-21 della squadra emiratina
Vincenzo Bellino
Vincenzo Bellino Redattore 

Dopo una stagione piena di ombre e povera di soddisfazioni, la Juventus si appresta a fare il suo esordio al nuovo Mondiale per Club con l’obiettivo di riscrivere la narrazione del proprio anno. L’uscita precoce dalla Champions League, l’eliminazione bruciante dalla Coppa Italia per mano dell’Empoli e un quarto posto conquistato all’ultima giornata hanno pesato come macigni sulla squadra bianconera. Ma la rassegna internazionale sul suolo americano rappresenta un’opportunità preziosa di rilancio, anche per l’allenatore Igor Tudor, subentrato in corsa a Thiago Motta e recentemente confermato alla guida tecnica. Si parte stanotte (ore 03:00 italiane) contro l’Al Ain, la squadra più titolata degli Emirati Arabi Uniti che, oltre alla Vecchia Signora, fa parte del Gruppo G che comprende anche Manchester City e Al Wydad.

In ESCLUSIVA ai nostri microfoni Lorenzo Piscina, ex allenatore delle giovanili del Parma (Vice Allenatore Primavera 2018 -2023; e vice Allenatore Allievi Nazionali Under 17 2017-2018) e attuale tecnico dell'Under-21 dell'Al-Ain, ci ha raccontato, attraverso la sua esperienza, la realtà emiratina e il livello del movimento calcistico locale.

Come sta andando questa esperienza negli Emirati?

L’esperienza è molto positiva, anche se, come tutte le avventure fuori dal proprio Paese, presenta aspetti che richiedono un certo adattamento. La cultura è molto diversa, non sbagliata, solo differente, e bisogna imparare a relazionarsi con usi e mentalità nuove.

Lorenzo Piscina, Allenatore dell'Al-Ain Under-21

Lorenzo Piscina, Allenatore dell'Al-Ain Under-21

Dal punto di vista calcistico, quali differenze hai riscontrato rispetto all’Italia?

A livello tecnico siamo sicuramente avanti noi. Loro sono un popolo giovane anche dal punto di vista sportivo, non hanno ancora una vera cultura del calcio, ma stanno investendo molto per crescere. Puntano su allenatori e dirigenti stranieri per colmare questo gap e stanno facendo grandi passi in avanti, soprattutto per quanto riguarda strutture e organizzazione. Per quanto riguarda il ritmo, è chiaro che il clima incide, soprattutto all’inizio e alla fine della stagione, quando le condizioni non sono sempre ideali. Tuttavia, nel periodo centrale no, non è affatto così: da settembre a maggio, infatti, il clima è perfetto. Il vero caldo si fa sentire solo da maggio a settembre.

C’è davvero così tanta potenzialità nel movimento calcistico arabo come si dice?

Assolutamente sì. Quando decidono di fare qualcosa, la fanno in fretta e con determinazione. Le strutture sono all’avanguardia, le palestre e i centri sportivi sono qualcosa che in Italia si fa fatica a vedere. L’investimento sugli stranieri, sia giocatori che tecnici, è costante. E poi stanno iniziando a venire anche calciatori nel pieno della carriera, non solo a fine percorso. L’adattamento non è sempre semplice, ma il livello medio si sta alzando.

Quali possono essere le insidie per la Juventus nella sfida contro l’Al-Ain?

L’Al-Ain è senza dubbio il club più importante degli Emirati. Ha vinto più volte l’Asian Champions League, ha un grande seguito e delle strutture tra le migliori del Paese. Ma soprattutto ha entusiasmo. La voglia di confrontarsi con una squadra blasonata come la Juve è altissima. E quando giochi contro squadre che hanno tutto da guadagnare e niente da perdere, le insidie sono sempre dietro l’angolo. Se la Juve gioca da Juve, non avrà problemi. Ma se commette errori e sottovaluta l’impegno, rischia grosso.

ESCLUSIVA Lorenzo Piscina: “Vi racconto l’Al-Ain e le insidie per la Juventus”- immagine 3

Dal tuo punto di vista, c’è comunicazione tra settore giovanile e prima squadra all’Al-Ain?

Sì, c’è stato sempre confronto con lo staff della prima squadra. Spesso ci chiedevano giocatori per gli allenamenti o per amichevoli, e il nostro compito era fornire elementi in grado di mantenere alto il livello. La collaborazione è stata costante e costruttiva, come dovrebbe essere in ogni club serio.

Cosa ti aspetta nei prossimi mesi? Rientrerai all’Al-Ain?

La stagione negli Emirati segue le stesse tempistiche dell’Italia, noi abbiamo la pausa natalizia, lì ovviamente non c'è il Natale, ma c'è il Ramadan e si fa la pausa in quel periodo. Futuro? Io sono in scadenza e sto valutando il da farsi. Questo è il periodo in cui si fanno scelte importanti, quindi vedremo se proseguire lì o intraprendere un nuovo percorso.