Raphinha non ha fatto marcia indietro sulle dure parole contro l'Argentina pronunciate prima della sfida di qualificazione al Mondiale 2026
Raphinha sta vivendo una stagione da grande protagonista con il Barcellona: 43 presenze e 28 reti tra campionato e coppe, vittoria della Supercoppa di Spagna e catalani ancora in corsa sia per la conquista della Liga che della Champions League. Lo stesso, però, non si può dire per le sue performance con la maglia del Brasile, soprattutto dopo la debacle per 4-1 contro i rivali storici dell'Argentina. Proprio di quella partita l'attaccante dei blaugrana è tornato a parlare nelle ultime ore.
Parole dure contro l'Argentina, Raphinha non fa marcia indietro: "Non mi scuso"
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Fino all'estate scorsa si era ritenuto un esubero, ma poi l'arrivo di Flick ha rimesso Raphinha la centro di un Barcellona nuovo e spettacolare. Grazie all'ex allenatore del Bayern Monaco, il brasiliano ha raggiunto numeri spaventosi come mai nelle stagioni precedenti. Quando tocca la palla i tifosi sognano. Tuttavia, la sua grande stagione è stata "macchiata" da alcune dure dichiarazioni sull'Argentina. Durante la sosta delle nazionali, l'attaccante aveva rilasciati commenti promettendo di "distruggere l'Albiceleste dentro e fuori dal campo". Alla fine i biancocelesti hanno umiliato il Brasile con un netto 4-1 e con Raphinha preso in giro dagli avversari subito dopo il fischio finale.
Dopo la sfida con il Borussia Dortmund, il classe '96 è tornato a parlare di quelle dichiarazioni ai microfoni di Mundo Deportivo senza provare il minimo pentimento: "Forse la parola che ho usato - ha raccontato - non era la più appropriata, ma quando indosso la maglia della nazionale, è perché sono qui per difenderla, per difendere il mio Paese. Ciò che conta per me è difendere i miei tifosi, che siano in nazionale o qui a Barcellona. Se dovrò combattere, non importa chi ci sia dall’altra parte, per il bene della squadra, combatterò". Ha poi aggiunto: "Non tornerò su una parola di quello che ho detto. Come ho detto, lotterò sempre per la maglia della nazionale finché sarò lì".