Il Real Madrid completa la rimonta agli ultimi minuti grazie alla rete di Jude Bellingham.
Dopo l'unico, grande, girone che ha caratterizzato la nuova Champions League, prendono il via i playoff. Il big match di questa fase è senza dubbio quello che mette di fronte il Manchester City di Pep Guardiola e il Real Madrid di Carlo Ancelotti. Le due squadre hanno scandito i tempi e i ritmi delle precedenti edizioni della massima competizione europea, ma stavolta si ritrovano ad affrontare un doppio confronto che vale una stagione. Infatti, in questo contesto atipico in cui nasce la sfida, una delle due squadre saluterà subito la Champions League, massima ambizione di entrambe le squadre.
Il Real Madrid ha collezionato tre sconfitte nel girone, mentre il City ha ottenuto il pass per i playoff soltanto all'ultima giornata. Negli ultimi 8 incontri tra le due formazioni gli Sky Blues hanno vinto in quattro occasioni, mentre i Blancos soltanto in due. Generalmente parlando, ogni partita s'è trasformata sempre in spettacolo, ed è quello che ogni appassionato di calcio spera di poter vedere anche oggi. Le due squadre, però, approcciano il match con diversi infortunati: l'ultimo è Nico Gonzalez, neo acquisto degli inglesi per 60 milioni che, nel match contro il Leyton Orient, è stato costretto a lasciare il campo dopo soli venti minuti di gioco.
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La cronaca della partita
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Il Manchester City parte subito in attacco, cercando di sorprendere quanto prima possibile la formazione di Carlo Ancelotti. In soli tre minuti Kevin De Bruyne si rende protagonista con un tiro dalla distanza, che viene deviato in calcio d'angolo. Il Real Madrid però non sta a guardare e dopo poco tempo si mette in proprio Kylian Mbappé, ma il suo tiro rasoterra viene parato dal portiere brasiliano Ederson. In soli quindici minuti la partita è un continuo capovolgimento di fronte: lo spettacolo promesso all'inizio, è sicuramente il protagonista di questo match.
I padroni di casa riescono a sbloccare la parità grazie ad un gol di Erling Haaland, che sfrutta l'assist di Josko Gvardiol. Il cyborg norvegese con questo centra sale a quota sette in Champions League, in sole otto partite. I festeggiamenti, però, vengono interrotti per possibile fuorigioco, ma dopo un'attenta analisi Clement Turpin conferma la sua decisione. Il gol è valido!
Alla rete di Haaland risponde, o meglio, prova a rispondere Vinicius Jr che, al ventiseiesimo, controlla palla al limite, si infila in area di rigore ma il suo tiro s'infrange contro la traversa. La formazione di Carlo Ancelotti continua a spingere, cercando di ripristinare la parità prima della fine del primo tempo: nel frattempo, la sfortuna si abbatte nuovamente sui calciatori di Pep Guardiola, che sostituisce Jack Grealish per Phil Foden, a causa di un colpo incassato dal primo. Il centrocampista inglese s'iscrive subito al match, dopo appena sei minuti impegna Thibaut Courtois.
L'estremo difensore belga viene assediato in pochi minuti: Haaland riceve un bel passaggio ma viene fermato in extremis, e subito dopo si rende pericoloso Manuel Akanji, che su sviluppi di calcio d'angolo stacca di testa ma il pallone si stampa sul palo sinistro. Il Real Madrid riesce a impensierire il City grazie a Federico Valverde al quarantesimo, ma il tiro è alto. I Blancos, tuttavia, terminano bene il primo tempo, promettendo ai tifosi la parità.
Secondo tempo
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Appena iniziato il secondo tempo Haaland colpisce l'ennesimo legno della partita degli Sky Blues, che non sembrano assolutamente baciati dalla fortuna questa sera. Davanti a questi sprechi, il Real Madrid prova a rispondere: al cinquantatreesimo Vinicius crossa per Jude Bellingham - fin qui anonimo - ma l'inglese spedisce fuori di poco la sfera. Passa poco ed è ancora Kylian Mbappé a rendere difficile la serata di Ederson, ma il brasiliano risponde ancora prontamente. L'appuntamento con il gol, per il francese, è solo rinviato: al sessantesimo minuto, infatti, l'ex Paris Saint-Germain calcia di prima intenzione all'interno dell'area riuscendo - dopo diversi tentativi - a superare la saracinesca.
Parte un vero e proprio monologo da parte degli ospiti: in poco tempo il centrocampista uruguaiano Valverde tenta di nuovo di iscriversi al tabellino, ma anche stavolta la sua conclusa termina lontana dallo specchio della porta. I Blancos ruggiscono, quasi spaventano il Manchester City che non riesce a reagire. Al sessantasettesimo l'ex Borussia Dortmund Bellingham riceve un passaggio da Mbappé, che lo indirizza verso la via della rete, ma un monumentale Ederson risponde ancora una volta presente. La formazione di Pep Guardiola naviga a vista. Ma, proprio nel momento migliore degli spagnoli, un fallo goffo di Dani Ceballos procura un rigore ai padroni di casa: la responsabilità di calciare se la carica sulle spalle Haaland, che con freddezza spiazza l'estremo difensore belga.
I due tecnici, a questo punto, cambiano diverse pedine nel loro scacchiere: Guardiola inserisce Ilkay Gundogan e Omar Marmoush, mentre Ancelotti fa fare l'ingresso in campo a Luka Modrić e Brahim Díaz. Insomma, inietta una bella dose imprevedibilità alla sua squadra.Il cambio, infatti, è un vero e proprio colpo di genio: dopo soli due minuti l'ex calciatore del Milan sfrutta uno dei primi palloni toccati e sigla la sua prima marcatura nella massima competizione europea. Vengono concessi tre minuti di recupero e, mentre Turpin portava il fischietto alla bocca, arriva la terza rete del Real Madrid grazie all'asse Vinicius Jr-Bellingham, che spiazza per la terza volta Ederson e regala ai suoi una vittoria di fondamentale importanza.