Il calcio è uno sport che a volte segue regole tutte sue. Sa essere bello e sorprendente, ma a volte anche spietato. Si dice spesso che a vincere sono sempre i più forti, prima sulla carta e poi in campo. In un contesto in cui i top club europei e mondiali costruiscono squadre da valori sopra il miliardo di euro, i tifosi si aspettano solo una cosa: vincere tutto. Ovviamente, è più facile a dirsi che a farsi. Lo dimostra una squadra come il Real Madrid di questa stagione con un tridente stellare e che, però, finirà l'annata calcistica senza festeggiare. Una sorte che è toccata anche ad altri tridenti nel recente passato.
Passato e presente
Real Madrid, Mbappé-Vincius-Rodrygo: un nuovo caso di “tridente perdente”

Kylian Mbappé del Real Madrid festeggia il terzo gol della sua squadra con i compagni Vinicius Junior e Rodrygo durante la partita della settima giornata della Fase a gironi di UEFA Champions League 2024/25 tra Real Madrid C.F. e FC Salisburgo allo stadio Santiago Bernabeu il 22 gennaio 2025 a Madrid, Spagna. (Foto di Denis Doyle/Getty Images)


Aspettative deluse: l'Inter di Baggio, Vieri e Ronaldo
—Lontani dalle cifre che circolano oggi nel mondo del calcio ma con i medesimi obiettivi: costruire una squadra in grado di stravincere. L'interismo fatto persona, Massimo Moratti, che è stato presidente del club meneghino per un primo periodo dal 1995 al 2004 e poi dal 2006 al 2013, ha tentato questa via. L'ex-patron nerazzurro, nella sua prima fase, ha conquistato solo una Coppa UEFA nella stagione '97-'98, anno in cui è arrivato Ronaldo Luis Nazario de Lima.
Sarà proprio intorno al brasiliano Pallone d'Oro nel 1997 che Moratti vorrà costruire l'Inter che verrà. Nelle successive due stagioni, infatti, arrivano in nerazzurro Roberto Baggio e Christian Vieri. Il tridente dei sogni si è così realizzato: Bobo centravanti puro, affiancato da un lato dal Divin Codino e dall'altro il Fenomeno. L'obiettivo principale è lo Scudetto, ma l'Inter non riuscirà a far fruttare questo attacco stellare.

Il terzetto offensivo durerà, infatti, solo una stagione e con vari problemi di natura fisica. Infatti, sia Ronaldo che Baggio avranno problemi con gli infortuni alle ginocchia. La stagione 1999-2000, dove Bobo approda in nerazzurro, avrebbe dovuto fondarsi sulla tandem del centravanti italiano e l'attaccante brasiliano, supportato da Baggio che, nel mentre, era al centro di un rapporto turbolento con il mister Marcello Lippi. I sogni si infrangeranno definitivamente al termine della stagione 2001-02, in quel 5 maggio che lascerà una cicatrice nei tifosi interisti, con uno Scudetto perso all'ultima giornata.
Il Real Madrid dei Galacticos
—Ancor prima del Real Madrid attuale, c'è stato un momento in cui i blancos pur costruendo una rosa fatta di campioni e fuoriclasse, ha raccolto un bottino non proprio positivo. Si tratta del Real dei Galacticos. Il termine è stato utilizzato proprio per indicare una serie di giocatori acquistati nella prima presidenza di Florentino Perez. Se, in un primo momento, aveva un'accezione positiva, i risultati sportivi hanno portato a rivalutare la strategia di mercato.

Un tridente, più un quartetto, in realtà, che si è creato nel 2002-03 era composto dallo stesso Ronaldo che aveva abbandonato l'Inter in quella stagione, da Zinedine Zidane e Luis Figo. Questi ultimi due, più che occupare il ruolo di ala d'attacco, ricoprivano la trequarti. Sia Zizou che Paso Doble agivano comunque più in proiezione offensiva, a supporto della punta che era ricoperta dal Fenomeno. A completare il pacchetto offensivo c'era il capitano Raúl, anche lui sulla trequarti.
I tre vinceranno insieme un campionato spagnolo (2002-03), una Supercoppa spagnola (2003-04), una Supercoppa europea (2002-03) ed una Coppa Intercontinentale (2002-03). Non un tridente senza titoli e perdente (nessuno di questi lo è), ma che non ha reso quanto sperato dai tifosi dei blancos: soprattutto nelle competizioni europee.

PSG, colpo Messi ma niente salto di qualità
—Un'altra squadra che ha fatto dello strapotere economico il proprio tratto distintivo in questi anni è il Paris Saint-Germain. I Rouge-et-Bleu, in completo dominio nel campionato francese, hanno da sempre tentato l'affondo per portare la prima Champions League nella bacheca parigina. Un obiettivo e quasi un'ossessione del presidente Nasser Al-Khelaifi e che, nella stagione 2021-22, sfrutta l'occasione e porta sotto la Tour Eiffel la Pulga argentina: Lionel Messi.
L'argentino ritrova l'ex-compagno al Barcellona, Neymar, con cui ha vinto un treble con campionato, coppa nazionale e Champions nel 2014-15. I due amici completeranno il tridente offensivo con la stella di questi anni, Kylian Mbappé. A inizio stagione, le aspettative erano quelle più gloriose, la coppa dalle grandi orecchie e mantenere il controllo in Ligue 1.

Aspettative realizzate a metà. Il tridente Messi-Mbappé-Neymar, nelle stagioni 2021-22 e 22-23, assicurano due campionati francesi ed una Supercoppa francese nel luglio 2022. Ma in entrambe le stagioni, il percorso nella coppa nazionale e nella Champions si è interrotto anzitempo: agli ottavi di finale. Proprio con le due eliminazioni nella competizione europea, il tifo parigino ha iniziato a contestare squadra e dirigenza sportiva. Oggi, dopo che si è smantellato questo tridente stellare, il PSG giocherà una finale di Champions League.
Real Madrid con tridente in gol, ma senza titoli: il bilancio della stagione
—Proprio il talento francese arriva a vestire la maglia dei blancos, quella indossata dal suo idolo Cristiano Ronaldo, con il sogno di percorrere le stesse gloriose orme del portoghese. In un certo senso, Kylian Mbappé fa anche bene in questa sua prima annata al Real Madrid: attuale capocannoniere della Liga con 29 reti, battendo il record della leggenda madrilena, Alfredo Di Stefano (27 gol alla prima stagione).
Il tridente stellare che doveva perseguire gli stessi obiettivi della scorsa annata era così composto: Mbappé punta centrale, supportato dalle due ali brasiliane, Vinicius Jr. e Rodrygo. Sulla trequarti dietro al francese, Jude Bellingham che, nella passata stagione, aveva stupito in fase realizzativa. I presupposti c'erano e le merengues hanno iniziato bene, vincendo la Supercoppa europea contro l'Atalanta (2 a 0 con gol di Valverde e proprio Mbappé).

Ma quello e la Coppa Intercontinentale sono gli unici due trofei (in riferimento all'anno solare e non calcistico) alzati dal nuovo tridente stellare. Presto, infatti, si scontrano con il Barcellona di Hansi Flick, il quale ha allestito un tridente che ha dominato in lungo e in largo (grazie anche al giovane talento di Lamine Yamal che sta impressionando gli appassionati). Proprio i blaugrana vinceranno tutti e quattro i Clasico contro i blancos in questa stagione, tra cui uno nella finale della Coppa del Re e una nella finalissima della Supercoppa spagnola. L'ultimo incrocio perso dal Real Madrid è valso l'allungo definitivo nella Liga che ha poi portato al 28esimo titolo del Barcellona.
Domani, sabato 24 maggio, il Real Madrid concluderà la sua stagione con l'ultima partita della Liga 2024/25 contro la Real Sociedad. Al Bernabeu, i tifosi blancos saluteranno anche Carlo Ancelotti e Luka Modric. Il tecnico italiano siederà sulla panchina della Nazionale brasiliana. Mentre il centrocampista e pallone d'oro croato, che rimarrà a disposizione per il Mondiale per Club, non ha deciso quale sarà il suo ultimo club. Ma Modric vuole concludere la sua carriera con il prossimo Mondiale con la propria nazionale.
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