Il River Plate sta vivendo uno dei momenti più difficili della sua recente storia. Quattro sconfitte consecutive, l’ultima delle quali contro il Sarmiento al Monumental, hanno fatto precipitare la squadra in una crisi profonda. A peggiorare il quadro, l’eliminazione dalla Copa Libertadores per mano del Palmeiras, che ha scatenato la rabbia dei tifosi e un’ondata di fischi e cori offensivi verso giocatori e staff tecnico. In questo contesto, il presidente del club, Jorge Brito, ha parlato ad ESPN del momento delicato e del ruolo dell’allenatore Marcelo Gallardo, figura simbolo degli ultimi anni del River.
Le dichiarazioni
River Plate in crisi, il Presidente Brito: “Nessuno pensa di esonerare Gallardo. Libertadores? Il mio cruccio”

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Le dichiarazioni di Jorge Brito sulle ultime sconfitte
—Il Presidente del River Plate ha innanzitutto parlato del momento di crisi, ancora non digerito dai tifosi argentini: "Le cose non sono andate come previsto e questo genera ansie che si visualizzano nelle persone, il che è naturale, accade in tutti i club. Il fatto è che non è mai successo a River e ora è successo. I fischi tacciono con i gol. La gente viene in campo per divertirsi ed è per questo che è un tifoso del River, dobbiamo dargli ciò che ha caratterizzato la nostra storia".

Su Marcelo Gallardo
—Brito ha però voluto ribadire la sua piena fiducia in Gallardo: "In queste sconfitte Marcelo sta mostrando quanto sia grande come leader. Siamo più vicini che mai e questo ci fa fidare. Si impara dalla sconfitta, quasi tutti gli allenatori hanno avuto buche e serie negative, e lui praticamente non le aveva avute a River. La sconfitta ci colpisce molto, ma siamo molto uniti e ce la faremo".
Alla domanda su un possibile cambio di guida tecnica, il Presidente Brito è stato chiaro: "Chiaramente la gente non è soddisfatta del presente calcistico e Gallardo è il principale responsabile, ma nessuno sta pensando a un cambio di direttore tecnico, nemmeno nell'opposizione. Poi la decisione di continuare o meno sarà presa da Marcelo, che ha sempre rispettato i contratti ma avrà la possibilità di decidere alla fine dell'anno cosa vuole fare. Lui crede che questo sia davvero il momento di fare il punto e io la penso allo stesso modo".
Infine, il numero 1 del River Plate ha ammesso il suo più grande rammarico da presidente: "Non aver vinto nessuna delle quattro Coppe Libertadores è stata una spina che chiaramente forse mi porterà a casa".
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