Romário al vetriolo: “I ragazzi di oggi sono stupidi, io segnerei più di 2.000 gol”

Dichiarazioni forti quelle dell'ex bomber brasiliano Romário. Il 58enne, che recentemente ha deciso di coronare il suo sogno di condividere lo spogliatoio con il figlio 30enne Romarinho all'América RJ, ha lanciato una frecciata all'indirizzo dei giovani ragazzi di oggi. Un confronto con il calcio attuale e quello in cui lui era uno dei protagonisti più indiscussi lo stesso Romário lo ha fatto in una intervista all'Agenzia EFE.

La visione del calcio di oggi

Diretto, chiaro, senza peli sulla lingua. Le recenti dichiarazioni di "O Baixinho" Romário hanno fatto molto discutere in Brasile. Il 58enne ex attaccante di PSV Eindhoven e Barcellona (tra le altre) ha esposto quella che è la sua visione del calcio contemporaneo. Un'analisi critica sui giovani ragazzi di oggi e un elogio, invece, ai giocatori del passato. Ecco quanto dichiarato da Romário all'agenzia EFE: "Sono sempre stato molto diretto e ho avuto momenti in cui ero il migliore al mondo, il migliore in ogni squadra in cui ho giocato Sono sempre stato il responsabile delle vittorie e delle sconfitte".

Romário prosegue con una critica ai ragazzi di oggi: "Penso che farei grandi cose perché oggi i ragazzi sono molto stupidi e corrono troppo. Ai miei tempi il calcio era anche fisico, è sempre stato così, ma i giocatori erano molto più tecnici e molto più intelligenti. Sono sicuro che oggi segnerei più di 2.000 gol".

Intanto lui è tornato in campo...

Romário non è tipo da arrendersi facilmente. E così a 58 anni è tornato in campo per un sogno che coltivava da tempo: giocare assieme al figlio, il 30enne Romarinho. L'ex attaccante ha realizzato questo suo obiettivo con l'América RJ, di cui lo stesso Romário è il presidente. E nell'ultima partita contro il Petrópolis GFC (prima giornata del Campeonato Carioca Série A2, secondo livello calcistico nello stato di Rio de Janeiro), si è seduto in panchina. Non è sceso in campo ma ha comunque visto la sua squadra vincere per 2-0 con le reti di Digão e Andre.