L'ANNUNCIO

Ronaldo come LeBron: “Mi piacerebbe giocare con mio figlio. Dipende da lui”

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Ronaldo come LeBron James? Anche CR7, neo 40enne come la stella dei Los Angeles Lakers, vuole giocare insieme a suo figlio
Enrico Pecci
Enrico Pecci Redattore 

Cristiano Ronaldo non vuole fermarsi. A 40 anni appena compiuti, raggiungendo quota 923 gol in carriera, CR7 non vuole sentir parlare di ritiro e rilancia. In una recente intervista a Canal 11, l'attaccante portoghese ha svelato la sua volontà di emulare LeBron James. L'intenzione è quella di proseguire la propria carriera anche per giocare con il figlio Cristiano Jr.

Ronaldo: "Giocare insieme? È più nelle mani di mio figlio che mie"

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Cristiano Ronaldo ha annunciato a Canal 11: "Vorrei farlo, lo vorrei. Non è qualcosa che mi tiene sveglio la notte, ma lo vorrei. Vedremo. È più nelle sue mani che nelle mie. Gli anni stanno iniziando a passare ed ovviamente un giorno dovrò lasciare il calcio, perché gli anni stanno passando... Arriverà un momento in cui non sarà più possibile. Non solo fisicamente ma anche psicologicamente. Ma non lo vedo nemmeno come un'ossessione. Seguirà il suo percorso, la sua traiettoria. Sarò un padre orgoglioso, sarò orgoglioso di qualunque cosa voglia fare. Se gioca, "top". Se non gioca, ci abbiamo provato. Almeno suo padre ci ha provato duramente. Ma non sarà un problema, a mio parere".

Nessuna aspettativa o progetto, dunque, almeno per il momento. Cristiano Ronaldo Jr. milita nelle giovanili dell'Al-Nassr ed è un classe 2010. Serviranno ancora un paio d'anni almeno per provare a realizzare l'ultimo sogno di CR7.

 

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Dal figlio ai 40 anni: le ultime dichiarazioni di Cristiano Ronaldo, mai banali

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A far discutere sono state soprattutto le sue ultime dichiarazioni da neo 40enne. CR7 non ha dubbi, è lui il più grande di sempre: "Sono il miglior marcatore, il più completo. Il migliore della storia? Credo di sì, non ho mai visto nessuno più bravo di me. Mi sveglio ancora con la voglia di allenarmi e giocare. Forse un po' meno di prima, ma è la mia passione, mi piace quello che faccio". L'ex Real Madrid e Juventus proseguirà la sua avventura all'Al-Nassr, l'obiettivo sembra essere il Mondiale 2026: "Mi piacciono le grandi sfide e poi ho lasciato Madeira a 12 anni, ho visto paesi, culture... quindi non è stato difficile. Ho solo bisogno di avere accanto la mia famiglia, i miei figli e Georgina. Quando ho deciso di trasferirmi non pensavo che la Lega sarebbe cresciuta così in fretta, ma sapevo che in uno o due anni sarebbe stata al top, come è ora".

Ronaldo ha anche parlato della rivalità con Messi e del Real Madrid: "La rivalità con Messi é stata più che altro una sana lotta, come tra Prost e Senna. Abbiamo condiviso il palco dei premi per 15 anni e siamo sempre andati d'accordo. Mi ha sempre trattato bene, ha difeso il suo club e la sua nazionale e io il mio. Ci siamo nutriti a vicenda. Il Real per me è il club più grande del mondo. Mi piaceva giocare al Camp Nou, mi fischiavano, mi divertiva di più segnare lì che al Bernabéu. Mbappé? Non sa giocare da centravanti, non è la sua posizione. Se fossi ancora al Real gli insegnerei a giocare da 9. Io non sono in area di rigore, appaio in area".

Il ritiro è ancora lontano: "Potrei abbandonare l'agonismo oggi e non me ne pentirei. Ma sarebbe un peccato, perché vado ancora molto bene. Mi direi "accidenti, posso continuare a fare la differenza per un altro anno o due". Ecco perché vivo molto nel presente e non riesco a pensare a lungo termine". In attesa di Cristiano Jr.

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