E ha già dei precedenti...

Ruba in un supermercato e minaccia dipendenti, arrestato l’ex Reggina Bille Nielsen

Sergio Pace
Sergio Pace Redattore 
Il 36enne attaccante danese, Nicki Bille Nielsen, con un passato in Serie A con la maglia della Reggina, avrebbe rubato in un supermercato beni per poco più di 20 euro, con tanto di minacce e aggressioni ai dipendenti...
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Nuovi guai per Nicki Bille Nielsen. Il 36enne attaccante danese (3 presenze e un gol con la Danimarca), con un passato in Italia con le maglie di Reggina, Martina e Lucchese, è finito dietro le sbarre qualche giorno fa. Il motivo? L'ex calciatore amaranto (con la Reggina 7 presenze in Serie A nella stagione 2006/2007) ha ammesso di aver rubato in un supermercato.

Nicki Bille Nielsen con la maglia della Danimarca durante i Campionati Europei Under-21 nel 2011 (Foto di Michael Steele/Getty Images)

Nielsen sarebbe andato in escandescenza arrivando ad aggredire e a minacciare alcuni dipendenti del supermercato a Hvidovre. L'attaccante, che ha giocato anche con il Villarreal in Spagna, dovrà rimanere in carcere fino al 31 ottobre.

In carcere per aver rubato al supermercato poco più di 20 euro

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Come riporta la stampa danese, Bille Nielsen avrebbe rubato beni dal supermercato per un valore di poco superiore ai 20 euro (176 corone danesi). L'ex Reggina, che aveva preso senza pagare succo di frutta, vino e zuppa pronta, ha aggredito e minacciato alcuni dipendenti del supermercato che hanno tentato in ogni modo di fermarlo.

Nielsen avrebbe afferrato per il collo uno dei lavoratori minacciandolo così: "Ti romperò la mascella, dovrai mangiare yogurt per sei settimane". Carattere fumantino e non per nulla nuovo ad episodi del genere. Bille Nielsen, infatti, era stato condannato un mese fa per aver aggredito la sua compagna nel 2018.

Nicki Bille Nielsen in occasione del match di qualificazione ai Mondiali del 2014 tra Danimarca e Italia al Parken Stadium di Copenaghen l'11 ottobre 2013 (Foto di Claudio Villa/Getty Images)

Andando indietro di tre anni, lo stesso aveva subito una condanna a seguito di una rissa con un agente di polizia. Per non parlare dei precedenti furti, tanto che i testimoni già da tempo avevano messo gli occhi addosso al calciatore ogni qualvolta si presentava al supermercato. Per l'avvocato difensore, Mie Holm Quast, la sentenza non ha nulla a che vedere con quanto accaduto: "Non sono d'accordo, non credo che ci siano le basi. Gli episodi non possono essere collegati a una rapina".