L’Al Ahli di Jeddah ha ufficializzato l’arrivo di Rui Pedro Braz come nuovo direttore sportivo, un colpo che conferma l’ambizione del club saudita di crescere non solo sul campo ma anche nella propria struttura dirigenziale. Per il portoghese, 47 anni, si apre una nuova fase di carriera dopo quattro stagioni intense al Benfica, dove ha contribuito a riportare i biancorossi ai vertici del calcio portoghese e a consolidarne la reputazione internazionale.
LA NOTIZIA
Rui Pedro Braz sbarca in Arabia: sarà il nuovo direttore sportivo dell’Al Ahli

JEDDAH, SAUDI ARABIA - MAY 03: A general view as fans of Al-Ahli Saudi show support for their team prior to the AFC Champions League Elite Final between Al Ahli and Kawasaki Frontale at King Abdullah Sports City Hall Stadium on May 03, 2025 in Jeddah, Saudi Arabia. (Photo by Yasser Bakhsh/Getty Images)

Dal Benfica ai riflettori internazionali
—Il comunicato dell’Al Ahli ha sottolineato i risultati ottenuti da Braz a Lisbona: dallo scudetto del 2022/23 ai cinque accessi consecutivi alla Champions League, passando per un lavoro riconosciuto a livello europeo nella crescita dei giovani talenti. La sua carriera, iniziata come segretario tecnico del Benfica Futsal, lo ha portato a costruire un profilo unico, arricchito da una lunga esperienza come commentatore e da una formazione accademica che spazia dalla comunicazione alla leadership, fino a un MBA in Management Sportivo. Non è un caso che il suo nome fosse circolato in estate anche in Italia, con contatti sia con la Juventus che con l’Inter.
Nuove sfide nella Saudi Pro League

Con il suo ingresso, l’Al Ahli aggiunge un tassello importante a un progetto che guarda con decisione al futuro. La Saudi Pro League, ormai tra i mercati più dinamici del calcio globale, si conferma una destinazione capace di attrarre figure di primo piano non solo tra i giocatori ma anche tra i dirigenti. Braz raggiungerà Jeddah la prossima settimana e ritroverà un folto gruppo di connazionali: da Jorge Jesus, oggi tecnico dell’Al Nassr, a stelle come Cristiano Ronaldo, João Félix, Danilo Pereira e Rúben Neves. Un ecosistema portoghese che rafforza ulteriormente la centralità del calcio lusitano in Medio Oriente.
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