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L’Independiente ha compiuto un passo importante nella gestione del caos scoppiato durante gli scontri che si sono verificati nel ritorno degli ottavi di finale di Copa Sudamericana contro l’Universidad de Chile. Dopo le violenze esplose sugli spalti dello stadio Libertadores de América – Ricardo Enrique Bochini, il club argentino ha reso noto di aver identificato 25 dei responsabili degli episodi più gravi.
“Grazie alle informazioni fornite dalla nostra istituzione e alla collaborazione con APreViDe – si legge nel comunicato ufficiale – 25 dei criminali coinvolti sono stati identificati. Saranno espulsi immediatamente come membri e chiederemo il diritto di ammissione a vita, affinché non possano più entrare in uno stadio.”
Gli scontri tra tifosi dell'Independiete e Universidad de Chile hanno fatto il giro del mondo. Dopo i primi lanci di oggetti provenienti dal settore ospiti, la situazione è degenerata: un gruppo di tifosi argentini ha invaso il settore riservato ai sostenitori cileni, dando vita a un violento pestaggio. Le immagini hanno mostrato scene di panico e brutalità, con tifosi dell’Universidad de Chile costretti a difendersi in inferiorità numerica. La polizia ha comunque arrestato oltre 100 tifosi cileni, rilasciati solo dopo due giorni.
Parallelamente, la CONMEBOL ha aperto un’indagine formale. Nel documento preliminare, basato sulle testimonianze dell’arbitro Gustavo Tejera, del delegato Michael Sánchez Alvarenga e dell’addetto alla sicurezza, emergono critiche dirette non solo ai tifosi ma anche all’organizzazione dell’evento.
Secondo il rapporto, la sicurezza privata non ha rispettato le misure richieste: l’Independiente avrebbe dovuto impedire l’accesso al settore inferiore. Nonostante questo la vendita dei biglietti aveva già riempito quell’area, aumentando il rischio di contatto tra le tifoserie. E non manca anche la responsabilità della polizia di Buenos Aires. Infatti le richieste di un intervento preventivo, stando a quanto riportato, sono state ignorate.
Un dettaglio ulteriore, contenuto nel dossier della CONMEBOL, aggrava il quadro. Un video mostra un tifoso cileno compiere gesti razzisti, imitando una scimmia e brandendo una banana verso i supporter argentini. Un fatto che è incluso nell’indagine e che potrebbe comportare sanzioni anche per l’Universidad de Chile.
Entrambi i club rischiano conseguenze pesantissime. Oltre a multe salate, il regolamento della CONMEBOL prevede la possibilità di squalifica immediata dalla competizione in corso o l’esclusione da future edizioni. Le società avranno tempo fino al 27 agosto, ore 13:00 (ora di Asunción ndr), per presentare le proprie difese.
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