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Ci sono partite che mettono in campo anche un sistema di valori, tradizioni e storia di popoli. Dalle guerre balcaniche nel 1912 alla guerra del Kosovo dal 1998-99. La sfida tra la Nazionale serba e la Selezione albanese è sempre ad alto rischio di tensioni tra spalti e campo, dove i giocatori sentono in particolar modo il match. E lo si può notare nella partita di ieri, con l'esultanza che può portare alla squalifica all'attaccante dell'Albania, Rey Manaj.
L'incrocio tra i due Paesi balcanici si tiene in occasione per la qualificazione ai prossimi Mondiali del 2026. Nel gruppo K, guida l'Inghilterra a punteggio pieno con 15 punti: il posto per il play-off è conteso proprio tra Serbia e Albania. La partita viene risolta proprio dall'unico gol siglato da Rey Manaj: un colpo al volo al primo minuto di recupero del primo tempo. Ma le telecamere si concentrano più sull'energica esultanza e il gesto. Il classe 1997, infatti, incrocia le braccia e con le mani indica l'aquila - simbolo dell'orgoglio nazionale dell'Albania.
Su questa esultanza dell'attaccante - che ha militato anche in Serie A con la maglia dell'Inter, con solo quattro presenze (stagione 2015-16) - potrebbe aprirsi un'indagine da parte della FIFA. Il regolamento disciplinare (articolo 14) dell'organizzazione internazionale, infatti, prevede la squalifica per: "Almeno una partita o un periodo di tempo appropriato per condotta antisportiva nei confronti di un avversario o di qualsiasi altra persona che non sia un ufficiale di gara".
Ma la FIFA potrebbe considerare il gesto di Manaj ancora più serio e portare ad una squalifica più ampia per l'attaccante dell'Albania. Lo stesso articolo 14 del regolamento disciplinare, nel caso in cui l'esultanza sia considerata come incitamento all'odio, potrebbe arrivare una punizione più severa; con una multa che varia tra i 5 e i 20 mila franchi svizzeri e il divieto di svolgere l'attività calcistica per almeno sei mesi.
Sanzione che potrebbe cambiare ancora se il gesto venisse considerato razzista. Come riportato dal regolamento: "Chiunque offenda la dignità o l’integrità di un paese, di una persona o di un gruppo di persone [...] sarà sanzionato con una sospensione di almeno dieci partite o per un periodo determinato, oppure con qualsiasi altra misura disciplinare appropriata". L'esultanza del giocatore dello Sharjah, dunque, potrebbe avere un conto salatissimo.
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