Domani dalle 21:30 Madrid vibrerà di passione: in casa dell'Atlético Madrid arriva il Rayo Vallecano, voglioso di riscattare i risultati poco soddisfacenti dell'ultimo periodo. La formazione di Iñigo Pérez è reduce da due sconfitte ed un pareggio nelle ultime tre partite; e l'Atlético, dal canto suo, nonostante pare abbia mollato la presa per quanto riguarda il titolo, deve senz'altro tenere a debita distanza l'Athletic Club, a soli sei punti di distanza appena sotto l'ultimo gradino del podio.
Le sorprese
S’infiamma Madrid: Atlético contro Rayo Vallecano, i possibili protagonisti del match

Il match propone il confronto tra due squadre che fanno di un'attenta fase difensiva la loro caratteristica principale, ma non manca da entrambi i lati il talento per scalfire anche i reparti più arroccati. Sicuramente Diego Simeone ha elementi in rosa che sono di prim'ordine, ma anche tra i Rojinblancos ci sono calciatori a cui bisogna prestare particolare attenzione perché possono, in ogni momento, far sentire la letalità della propria morsa.
Visualizza questo post su Instagram
I calciatori chiave del Rayo Vallecano
—Lo stile di gioco di Pérez non è particolarmente devoto ad un pressing asfissiante o una difesa che difende quasi sulla linea del centrocampo, tant'è che il Rayo non vanta tantissime reti realizzate in questa stagione. In 32 partite disputate nel campionato spagnolo sono soltanto 35 i gol messi a segno, ma si sono rivelati comunque sufficienti per rendersi grandi protagonisti di questa stagione. Il Rayo, infatti, conta 41 punti in questa Liga, soltanto 3 in meno rispetto al Maiorca, che al momento occupa l'ultima posizione che garantisce l'accesso alle coppe europee.
Le ultime prestazioni non sono state parecchio convincenti e, per giunta, sono stati persi parecchi punti per strada. Contro la formazione di Simeone, però, non c'è dubbio che i calciatori del Rayo scenderanno in campo con occhi iniettati di sangue per strappare quantomeno un pareggio al Metropolitano. I calciatori da tenere d'occhio e che, secondo noi, possono rivelarsi decisivi sono Sergio Camello, Isi Palazón e Jorge de Frutos.

Il primo nome risponde presente ad un profilo particolarmente interessante: per qualificarlo non sarà necessario richiamare le sue statistiche in questa stagione nel campionato spagnolo, ma i più attenti si ricorderanno di lui per l'incredibile contributo fornito alla Spagna durante le Olimpiadi in Francia nell'estate del 2024. Nell'interminabile ultimo atto (terminato 3-5 per le Furie Rosse) Camello, nei supplementari, ha segnato due reti pesantissime; la prima, su assist di Bernabé, con un delizioso tocco sotto che ha beffato il portiere e, la seconda, al centoventesimo minuto in contropiede, regalando la medaglia d'Oro alla sua rappresentativa. L'attaccante classe 2001 è stato l'eroe inatteso di quella squadra, ma nel momento migliore s'è presentato al mondo con una freddezza ed un cinismo che solo i migliori hanno dimostrato di possedere.
Anche Isi Palazón non è un calciatore dai numeri roboanti, ma è un pretoriano di Pérez. In forza al Rayo dal 2020, è uno dei veterani dalla squadra e fa della tecnica e dell'esperienza le sue principali caratteristiche. È una seconda punta chiamata a dare equilibrio e creare scompiglio tra la difesa avversaria, che quest'anno ha realizzato 3 gol e fornito 3 assist. Investito a metà stagione della fascia di capitano, lo spagnolo è stato grande protagonista della prima parte di stagione, risultando - però - meno decisivo nelle ultime apparizioni.
L'ultimo nome è quello di Jorge de Frutos, ala destra polivalente che manca l'appuntamento con il goal dal 10 gennaio, nel match contro il Celta Vigo. Contro il Valencia ha concluso la sua partita in crescendo, e pensiamo che in un match così delicato possa metterci il suo zampino. De Frutos, tra l'altro, ha già dimostrato in più occasioni di non sentire la pressione nei big match, risultando decisivo sia contro il Real Madrid che contro il Barcellona.

Le sorprese di Simeone
—Griezmann, De Paul, Julian Álvarez, servirebbe una nomination di massa come ai festival del cinema per eleggere i migliori profili dell'Atlético Madrid. Le Petit Diable è una certezza in quel di Madrid, è s'è confermato un attaccante esplosivo quanto letale l'ex argentino del Manchester City; le sorprese, però, ci sono state anche per l'Atlético Madrid in questa stagione. Come ad esempio l'esplosione di Giuliano Simeone, figlio d'arte del Cholo che ha iniziato questa stagione in panchina, ma che partita dopo partita s'è ritagliato la sua posizione nella zona nevralgica del campo. Nelle prime tre giornate non ha giocato neanche un minuto, ma da quel momento ha collezionato ben 27 presenze, impreziosite da 2 gol e 5 assist, ma soprattutto tantissimi chilometri macinati.
Inoltre, un acquisto azzeccassimo da parte della dirigenza è Alexander Sørloth. L'ex attaccante del Villareal ha una percentuale di titolarità sorprendentemente bassa se si leggono le sue statistiche realizzative. L'Atlético lo ha acquistato per una cifra che ruota intorno ai 35 milioni di euro, e ne ha già tratto tantissimi benefici. Il granitico centravanti norvegese ha segnato 12 gol e confezionato 2 assist, ma se è vero che i gol si pesano e non si contano allora questo dato è ancora più prezioso.
In Champions League non ha segnato alcuna rete, ma tra LaLiga è la Copa del Rey Sørloth è sembrato capace di riscrivere le pagine del destino a suo piacimento. A dicembre, per esempio, ha prima deciso la sfida contro il Getafe (terminata 1-0) per poi segnare, la settimana seguente, il gol decisivo contro il Barcellona in pieno recupero. Trascinando la squadra di Flick, almeno per quel momento, lontana dalla vetta. Ed i Catalani hanno subito nuovamente un gol da Sørloth durante le semifinali d'andata della Copa del Rey, nel match terminato 4-4. Purtroppo, però, in quel caso la sua rete - nonostante decisiva nel primo confronto - non s'è rivelata utile per raggiungere la finale.

© RIPRODUZIONE RISERVATA