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Un sospiro di sollievo per Dani Alves che è stato ufficialmente assolto dalla gravissima accusa di violenza sessuale ricevuta da una donna conosciuta nella discoteca Sutton a Barcellona nel 2022. Da allora l'ex calciatore brasiliano ha scontato un anno di carcere preventivo rilasciato poi su cauzione di un milione di euro lo scorso marzo 2024, portando avanti un vero e proprio calvario in attesa della verità. Per l'Alta Corte di Giustizia della Catalogna, la testimonianza della vittima era troppo incongruente e considerata "non attendibile", facendo prevalere la presunzione di innocenza per il calciatore e non confermando la pena, revocando immediatamente anche le altre misure cautelari.
Come riporta Diario As, tutto ha avuto inizio il 30 dicembre 2022 nella nota discoteca Sutton di Barcellona dove Dani Alves decise di trascorrere la serata. Lì ha incontrato una donna di 23 anni con la quale ha deciso di spostarsi poco dopo in una delle stanze del locale. Lì avrebbero avuto un rapporto sessuale che per l'ex calciatore è consensuale mentre per la vittima corrisponde a una violenza, denunciando subito l'accaduto alle autorità competenti. Il caso ha avuto un clamore mediatico davvero incredibile per la gravità delle accuse, dando il via a un processo penale: nel frattempo ha scontato un anno di carcere precauzionale, confermando un momento personale molto difficile e doloroso per lui, affrontato con la preghiera e la ricerca di se stesso.
Porque la palabra de Dios es viva y eficaz!!
Hebreos 4:9 a 13#ChooThomas Book pic.twitter.com/SHrE8VPsft
— Dani Alves (@srDaniAlves) January 29, 2025
Da sempre una testa calda, Dani Alves ha dovuto fare i conti con un'accusa molto grave e con le grandi difficoltà legate alla vita in carcere, dove si è visto privare in pochissimo tempo della libertà, degli agi della sua quotidianità e anche del calcio, che ha sempre amato più di se stesso. Le uniche attività svolte erano la preghiera, la lettura e la meditazione, recandosi poi ogni venerdì in aula in Tribunale, in attesa del processo definitivo. Dopo l'anno di detenzione preventiva Alves era cambiato, affrontando numerose problematiche anche per ottenere la libertà vigilata e il pagamento della cauzione di ben un milione di euro. Ha sempre voluto fare chiarezza, attendendo il corso della giustizia, che è poi giunto oggi dall'Alta Corte di Giustizia della Catalogna e un verdetto che stava aspettando da tanti anni.
L'Alta Corte di Giustizia della Catalogna nell'esaminare tutte le prove a disposizione di ambo le parti e i video della discoteca, ha ritenuto che la testimonianza della giovane 23enne fosse poco attendibile e ricca di incongruenze, facendo valere il principio della presunzione di innocenza dell'ex calciatore. Dani Alves è stato così assolto da ogni accusa, accogliendo all'unanimità il ricorso presentato dai legali del brasiliani contro il tentativo di aumentare la pena richiesta di 4 anni e sei mesi di carcere a ben 9 anni, che sarebbero potuti diventare persino 12 da richiesta della Procura privata. Come ha dichiarato l'avvocato di Alves, le parti stanno decidendo se proseguire e chiedere un risarcimento per danni morali.
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