Nella lista dei convocati della Spagna per le qualificazioni Mondiali spiccano due nomi della squadra di Fabregas: Alvaro Morata e Jesus Rodriguez. Rientrano Rodri e Carvajal.
Due giocatori del Como nella Spagna di De La Fuente
—
La Spagna ha diramato questa mattina le convocazioni ufficiali per le due partite di qualificazione ai Mondiali 2026 contro Bulgaria e Turchia (4 e 7 settembre), e tra i nomi selezionati dal CT Luis De la Fuente spicca una curiosa coincidenza: ben due giocatori militano nel Como.
Morata e Rodriguez, la coppia del Como che finisce nella Roja
—
Il primo è Alvaro Morata, che dopo l’esperienza al Milan e al Galatasaray è passato al Como in estate, dove ha iniziato la stagione da leader tecnico e carismatico. La fiducia del CT non è mai venuta meno, e l’ex attaccante rossonero resta un punto fermo dell’attacco spagnolo.
Il secondo è Jesus Rodriguez, talento ex Betis cresciuto nell’Under 21 iberica e da poco approdato sul Lago. L’attaccante classe 2005 è considerato una delle grandi scommesse del futuro e De la Fuente ha deciso di premiarne l'esplosività e la crescita recente.
Chi manca e chi torna: Isco out, Rodri c'è
—
Accanto alle sorprese, non mancano le assenze di rilievo: Isco, Álex Baena e Samu Omorodion sono out per infortunio.
Rientra invece Rodri Hernández, pedina chiave a centrocampo, così come Dani Carvajal, nuovamente arruolabile dopo il recupero fisico. Confermati anche i soliti Unai Simón, Pedri, Nico Williams e Lamine Yamal.
Unai Simón, David Raya, Álex Remiro.
Dani Carvajal, Pedro Porro, Robin Le Normand, Dean Huijsen, Dani Vivian, Pau Cubarsí, Marc Cucurella, Alejandro Grimaldo.
Rodri Hernández, Martín Zubimendi, Fabián Ruiz, Pedri, Mikel Merino, Gavi.
Álvaro Morata (Como), Mikel Oyarzabal, Ferran Torres, Dani Olmo, Nico Williams, Lamine Yamal, Yéremy Pino, Jesus Rodriguez (Como).
Il Como si prende la scena: da outsider a fucina per la Nazionale
—
L’ascesa del Como, guidato da Cesc Fabregas e sostenuto da un ambizioso progetto societario, si riflette ora anche nelle convocazioni delle grandi Nazionali. Portare due giocatori nella Spagna non è solo un orgoglio per il club lariano, ma anche un segnale forte: la Serie A ha trovato una nuova realtà capace di attirare e valorizzare talenti di primo piano.