Negli ultimi mesi lo Sporting Lisbona ha subito un calo drastico nelle prestazioni in campo europeo. Dall’essere quasi certa del passaggio diretto agli ottavi di finale di Champions League, la squadra portoghese sarà molto probabilmente...
Negli ultimi mesi lo Sporting Lisbona ha subito un calo drastico nelle prestazioni in campo europeo. Dall’essere quasi certa del passaggio diretto agli ottavi di finale di Champions League, la squadra portoghese sarà molto probabilmente eliminata ai playoff per mano del Borussia Dortmund.
La gestione di Amorim
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La causa di questo netto cambiamento è l’addio anticipato di Ruben Amorim, ex allenatore dei portoghesi, ora tecnico del Manchester United. Dal 2020 fino allo scorso novembre è stato capace di rendere nuovamente grande il club di Lisbona. In 4 anni ha vinto la Liga Portugal per ben 2 volte, titolo che mancava da quasi 20 anni, oltre a Coppa e Supercoppa di Portogallo.
L'inizio delle difficoltà
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Dopo Amorim lo Sporting ha deciso di affidarsi a Joao Pereira, ex giocatore dei Leões e allenatore della seconda squadra del club. L’approccio è stato molto deludente sia in campionato che in Champions League, da sottolineare una sconfitta per 1-5 contro l’Arsenal ed un’altra contro i belgi del Club Brugge. L’esonero di Pereira arriva quindi dopo solo otto partite ufficiali.
L’uomo scelto dalla società per riprendere in mano la squadra è Rui Borges. Il compito è parzialmente riuscito all’ex tecnico del Vitòria SC. Dal suo arrivo non è arrivata alcuna sconfitta in campionato, ma nella massima competizione europea i risultati recitano un esito contrario. La sconfitta contro il Lipsia ed il pareggio contro il Bologna, entrambi club quasi senza speranze di qualificazione, hanno obbligato i portoghesi a giocarsi gli ottavi di finale ai playoff. La gara di andata contro il Bvb terminata con un netto 3-0 a favore dei tedeschi ha limitato notevolmente le speranze dei biancoverdi.
Il futuro dello Sporting
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Le difficoltà potrebbero aumentare in futuro dato il quasi certo addio, in estate, del miglior giocatore della rosa: Viktor Gyökeres. Nonostante le sue prestazioni siano ritornate ad essere “umane”, dopo la separazione da Amorim, l’attaccante svedese è seguito da molti top club europei, tra cui il Manchester United allenato da quest’ultimo. La sua partenza potrebbe dunque creare ulteriori problemi alla squadra di Borges.