Il peggior Tottenham e il peggior Manchester United degli ultimi cinquant'anni, l’uno contro l’altro in una finale di una coppa europea. Posto così, sembrerebbe l’incipit di una trama a metà tra il fantasy e l’epico. Invece, è il plot twist senza troppa logica che presenta in breve quello che vedremo domani sera sul prato del San Mames di Bilbao. Ma procediamo per gradi.
Europa League
Tottenham-Manchester United, una finale per salvare la stagione

LONDON, ENGLAND - FEBRUARY 16: Noussair Mazraoui of Manchester United looks to control the ball whilst under pressure from Son Heung-Min of Tottenham Hotspur during the Premier League match between Tottenham Hotspur FC and Manchester United FC at Tottenham Hotspur Stadium on February 16, 2025 in London, England. (Photo by Justin Setterfield/Getty Images)

Disastro Tottenham, il declino dell'Ange-ball
—Il Tottenham non aveva neppure cominciato male la stagione. Anzi, la prima impressione era che con le idee e la proposta di Ange Postecoglu si sarebbe riusciti ad aprire un ciclo interessante. Poi, però, un vortice di negatività si è abbattuto sugli Spurs nei mesi invernali, facendo letteralmente sprofondare il club nelle zone più basse del tabellone. Tra mille infortuni e altrettante sconfitte, l'Ange-ball si è inceppato e non è più riuscito a ripartire. A prescindere da come finirà l'ultima giornata, il Tottenham concluderà la stagione con il peggior piazzamento dal 1976/77, ovvero dall'ultima retrocessione in quella che allora si chiamava Second Division. E inoltre, con 21 sconfitte subite fin qui in campionato, sono ad un passo dall'eguagliare lo storico record negativo di 22 ko.

In Europa, però, le cose sono andate decisamente meglio. Pur non esprimendo chissà quale calcio, gli Spurs hanno concluso il maxi-girone iniziale al quarto posto con 17 punti in 8 partite. Ed è stato piuttosto netto anche il percorso nella successiva fase ad eliminazione diretta, dove la formazione di Postecoglu ha fatto fuori in sequenza Az, Eintracht e Bodo/Glimt senza troppi patemi.
Manchester United, nessuna svolta con Amorim
—"Il peggior United della storia", lo ha definito in un mix di rabbia e sconforto Ruben Amorim, che non è riuscito a svoltare il declino lasciato in eredità da Ten Hag. Non è proprio così, considerando la lunghissima storia dei Red Devils, ma è sicuramente il rendimento peggiore da quando il Manchester United è diventato un'eccellenza del calcio inglese. Le statistiche sono simili a quelle del Tottenham, ed anche per la parte rossa di Manchester sarà il peggior piazzamento dalla retrocessione della stagione 1973/74. Ma non solo, perché, salvo goleade nell'ultima giornata, la formazione di Amorim concluderà l'anno con il peggior attacco degli ultimi cinquant'anni.

Ancor più assurdo allora pensare che i Red Devils, con tutte e tre le competizioni giunte alle finali, sono attualmente l'unica squadra imbattuta in campo internazionale in questa stagione. Cinque vittorie e tre pareggi nella fase a gironi, poi la passeggiata sulla Real Sociedad agli ottavi e sull'Athletic Bilbao in semifinale. Nel mezzo, ai quarti, l'impresa che è forse un segno del destino contro il Lione, con una partita che sembrava di fatto scivolata di mano e poi ripresa e ribaltata nei minuti di recupero del secondo tempo supplementare.
Tottenham-Manchester United, il jackpot Europa League
—Tottenham e Manchester United hanno vissuto due annate tremende, che hanno rimarcato un fallimento totale e che segneranno forse un punto di discontinuità verso un nuovo futuro. Il rovescio assurdo della medaglia è che nel disastro secolare c'è ancora qualcosa che può dar valore alla stagione di una delle due squadre. E sarebbe un valore di proporzioni bibliche se messo poi in relazione ai rispettivi cammini.
Nessuna delle due formazioni in Europa ha dato alcun sintomo di questa crisi profonda che intanto stava dilaniando i club dall'interno. Spurs e Red Devils hanno raggiunto la finale come se niente fosse, con due percorsi importanti e a larghi tratti sorprendenti. Nel fascino dell'inspiegabile e nell'intreccio magico di queste due storie si arriva però alla resa dei conti. La finale vale un vero e proprio jackpot, perché oltre al trofeo in sé, in palio c'è anche la qualificazione alla prossima Champions League.
Si può andare in paradiso o precipitare senza paracadute: Tottenham e United se la giocheranno su un filo sottilissimo.
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