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In occasione della presentazione del documentario LaLiga Genuine Moeve, Javier Tebas, ha chiarito il suo punto di vista sul discusso spostamento del match Villarreal-Barcellona a Miami. "Portare le partite all'estero è un modo per promuovere la nostra tradizione", afferma il presidente de LaLiga di Spagna, che si è detto fiducioso sul rischio che CSD o AFE possano bloccare l'evento.
Non dovrebbe stupire, del resto, che una trasferta oltreoceano possa creare qualche mal di pancia. Così, Tebas ha voluto affrontare prima di tutto il tema spinoso dei guadagni per i club: "Non è sempre una questione di soldi. La NFL non viene a Madrid per monetizzare, così come l'NBA non va in Europa per denaro. Lo fanno per dare prestigio al marchio e conquistare nuovi tifosi. Abbiamo già molti fan negli Stati Uniti, specialmente blaugrana. Inoltre, non sappiamo ancora quali saranno gli incassi per i club. Non sono nuovi introiti quello che stiamo cercando. In Europa abbiamo qualcosa di buono, cioè il calcio: esportarlo significa promuovere la tradizione".
Tebas, inoltre, ha dichiarato di essere convinto che né AFE né CSD fermeranno l'evento: "Già nel 2018 avevamo organizzato la prima partita fuori dai confini nazionali in accordo con loro. Abbiamo inviato tutta la documentazione e chiesto al CDS di applicare lo stato di diritto". E ha aggiunto: "Il CSD non ha l'autorità di bloccare l'evento. Gli unici riferimenti sono UEFA e Federazione". Il presidente di LaLiga ha anche puntualizzato che la trasferta non dovrebbe penalizzare le squadre a livello di calendario: "Lo abbiamo già fatto, e finora non è mai andata così. Si giocano 18 partite in casa e 18 in trasferta, non cambierà nulla. Questa sarà solo una. Il Villarreal ha perso le ultime sei partite contro il Barcellona".
Tebas ha commentato anche l'ipotesi, avanzata da Federcalcio internazionale, di giocare nuovamente i Mondiali in inverno: "A Infantino vengono in mente idee a ogni ora del giorno e su qualsiasi argomento. Spero che questa rimanga solo un'idea". E ha concluso: "Sono questioni che vanno concordate con tutte le leghe. Con tutti i campionati che si giocano da agosto a maggio, farlo danneggerebbe molto le singole competizioni. Non so se a Infantino possa interessare".
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