Un arbitro ad Arezzo è stato aggredito in una partita di Under 13. Doveva essere una giornata di sport e sorrisi per tanti giovanissimi appassionati di calcio. Invece, il torneo giovanile "Memorial Mirko Poggini", disputato sabato 8 giugno ad Arezzo, si è concluso nel peggiore dei modi: con una violenta aggressione a un giovane arbitro da parte del genitore di uno dei ragazzi in campo.
violenza sugli arbitri
Arezzo, arbitro aggredito da un genitore in Under 13: 40 giorni di prognosi

Arezzo, arbitro aggredito in Under 13: la ricostruzione dei fatti
—Secondo quanto riportato in un comunicato ufficiale dell’Arezzo Calcio, l’uomo – un 40enne padre di un calciatore della Vis Pesaro Under 13 – avrebbe fatto irruzione negli spogliatoi al termine della partita, aggredendo brutalmente il giovanissimo arbitro con calci, pugni e perfino una sedia. Il direttore di gara, soccorso e trasportato d’urgenza in ospedale, ha riportato lesioni e fratture con una prognosi di 40 giorni.
All’origine del gesto, secondo le prime ricostruzioni, ci sarebbe la contestazione per un rigore assegnato all’Arezzo. Decisive, per risalire all’identità dell’aggressore, le immagini delle telecamere di sorveglianza dello stadio comunale e la collaborazione tra i dirigenti dell’Arezzo e della Vis Pesaro.
Le parole del presidente dell’Arezzo: “Gesto inaccettabile”
—Il presidente del settore giovanile dell’Arezzo, Paolo Bertini, ha condannato l’accaduto con parole durissime: "Sono allibito. Questa doveva essere una festa per bambini al loro primo approccio con il calcio. Un gesto così grave è inaccettabile". E ha aggiunto: "Esprimiamo piena solidarietà al giovane arbitro e alla sezione AIA di Arezzo. La loro presenza è stata sinonimo di correttezza in un torneo dove solitamente dirigono i tecnici".
L’aggressore è stato fermato e denunciato per lesioni personali aggravate. Il giovane arbitro, dimesso in nottata, è ora a casa, mentre il calcio giovanile – ancora una volta – si trova costretto a fare i conti con la violenza di chi dovrebbe comportarsi responsabilmente ed educare i più giovani.
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