Dani Carvajal si appresta a tagliare il traguardo delle 50 presenze con la maglia della Nazionale spagnola, domani nella sfida di Nations League contro la Serbia. Per l'occasione è intervenuto nella conferenza della vigilia, rispondendo anche a Vinicius Jr, suo compagno di squadra al Real Madrid, che ha accusato ancora una volta la Spagna di essere un paese razzista.
ARRIVA LA RISPOSTA
Carvajal replica a Vinicius: “La Spagna non è razzista”
"Non ci dovrebbero essere dubbi sul fatto che la Spagna non è un paese razzista. Fin da bambino -ha detto Carvajal- sono cresciuto con molte nazionalità nel mio quartiere, a Leganés. La Spagna non è un paese razzista. Voglio solo dire che siamo totalmente contrari a qualsiasi situazione di razzismo negli stadi. So di cosa soffre Vini e lo sosteniamo sia internamente che pubblicamente. Penso che LaLiga stia migliorando e che si stiano elaborando protocolli in modo che l'energia non possa tornare agli eventi sportivi".
Le parole di Vinicius Jr sul razzismo in Spagna
—“Spero che la Spagna -ha detto il brasiliano del Real alla CNN- possa evolversi e capire quanto sia grave insultare una persona per il colore della sua pelle; se le cose non miglioreranno entro il 2030, penso che dovremmo cambiare la sede dei Mondiali perché i giocatori non saranno a proprio agio in un Paese dove potrebbero subire episodi di razzismo. Molte persone in Spagna, la maggioranza, non sono razziste. Ma c’è un piccolo gruppo che finisce per incidere sull’immagine di un Paese in cui si vive molto bene. Adoro stare qui, adoro giocare per il Real Madrid ma vorrei avere le migliori condizioni per vivere con la mia famiglia.
Al club adesso si parla di più, la gente è più aperta a parlare di questo problema. Non sono solo io: tutti i giocatori hanno detto che lasceranno il campo se dovesse succedere di nuovo, così tutti coloro che ci insultano dovranno pagare molto di più. Bisogna fare così affinché le cose possano cambiare il più velocemente possibile”.
© RIPRODUZIONE RISERVATA