DERBY DI SUPERCOPPA

Conceicao: “Dimostrato un carattere enorme. Leao? Può diventare il migliore al mondo”

Conceiçao
Conceicao si regala subito un trofeo da nuovo allenatore del Milan: le dichiarazioni a caldo dopo il successo nel derby di Supercoppa
Enrico Pecci
Enrico Pecci Redattore 

La Supercoppa è rossonera. Il derby di Riyad con in palio il primo trofeo del 2025 va al Milan di Conceicao: battuta in rimonta l'Inter da 2-0 a 2-3 grazie alle reti di Theo Hernandez, Pulisic e Abraham. A guidare i rossoneri è stato anche Leao, subentrato nella ripresa al rientro dopo l'infortunio. Ai microfoni di Mediaset, Conceicao ha esaltato così il suo connazionale: "Leao è un fenomeno, lo conosco da tanto tempo. Lui è un portoghese rilassato, io più teso. Deve imparare due-tre cose, ma può essere il migliore del mondo. Ha tutto deve capire solo due-tre cosine che deve fare in campo. Ha tantissima qualità, se la mette a servizio della squadra può diventare veramente forte".

Milan, Conceicao: "Ripartiamo da questa mentalità e questo carattere"

—  

Il neo tecnico rossonero è poi intervenuto in conferenza stampa: "Questa vittoria la dedico ai miei genitori che non ci sono più, a mia moglie e ai miei figli che hanno sofferto in questi mesi. Sono stati sei mesi brutti dopo tanti anni al Porto. Mi lascia molto soddisfatto questa Supercoppa".

"Cosa ho detto all'intervallo? Ho insistito sulla mentalità, sul carattere della squadra, abbiamo cambiato due-tre cosine. Abbiamo fatto una grandissima partita contro una squadra forte e un allenatore bravo. Non era facile. Abbiamo parlato, subito il 2-0, ma poi abbiamo dimostrato un carattere enorme. E su questo vogliamo rimanere. Ci sono obiettivi chiari per noi".

Nelle prime due panchina al Milan Conceicao è stato capace di battere Juventus ed Inter: "L'ho sognato, ma ho sognato di vincere le partite senza rimonta perché mi fa male al cuore. Conoscevo tutti i giocatori, sapevo che si può fare un bel lavoro. Ma da domani iniziamo a pensare al Cagliari. Il posto del Milan non è settimo o ottavo, ma tra i primi, dimostrando anche la nostra forza in Champions League". Sulla medicazione in panchina ha poi svelato: "Emerson mi ha fatto un'entrata da rosso, mi ha fatto veramente male. Le vittorie ora non devono dare relax, ma motivazione. È facile sgonfiarsi, ma noi dobbiamo essere carichi".

Conceicao: "Quando è arrivato il Milan non ci ho pensato un attimo"

—  

Nello spogliatoio l'allenatore portoghese ha anche riproposto la "Conceicao Dance": "Io avevo fiducia e convinzione di poter fare bene. Poi si vince con le piccole cose: c'è la fortuna, ci sono episodi che non possiamo controllare tutti. I giocatori a fine partita mi hanno detto subito che dovevo fumare il sigaro, sapevano che faccio questo rito quando vivo un titolo. È il tredicesimo titolo come allenatore: sono contento e ha un sapore speciale per me".

Sulla chiamata del Milan: "Adesso non è importante, quello che conta è che sono al Milan. È vero, ho avuto proposte da club arabi, come anche di club brasiliani o di altre nazioni. Io, dopo quello che ho fatto al Porto, volevo una squadra europea, per proseguire la mia carriera da allenatore. È venuta anche la nazionale a chiedermi di lavorare: stavo pensando di accettare, poi è arrivato il Milan e non ci ho pensato un attimo".

In conclusione, Conceicao ha parlato anche dell'accoglienza ricevuta in Arabia Saudita: "Siamo stati ricevuti in maniera fantastica, ringrazio tutti quelli che hanno organizzato questa supercoppa: è stata veramente bella a livello organizzativo. Il calcio saudita ha avuto un'evoluzione incredibile, secondo me è sulla strada giusta: ha preso anche giocatori importanti, che giocano ad alto livello". Non poteva cominciare meglio l'avventura in rossonera di Sergio Conceicao.

 

Visualizza questo post su Instagram

 

tutte le notizie di