Sogni infranti

Da Dovbik a João Félix: il mercato di Roma e Milan tra promesse e delusioni

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Tra luci e ombre, sono tanti gli acquisti dei due club con tanti interrogativi sulle spalle
Federico Grimaldi
Federico Grimaldi

Roma-Milan, una sfida tra due squadre che durante l'anno hanno deluso le aspettative, chi per un motivo e chi per un altro. I giallorossi hanno iniziato l'anno con il sogno di puntare a qualcosa di grande, ma ancora una volta sono stati protagonisti di una stagione in negativo. I rossoneri hanno vissuto una stagione tragica, salvata solamente dalla luce della Supercoppa e dalle vittorie nei derby, ma per il resto il bottino è molto amaro. Le colpe si possono attribuire a molti fattori, ma parlando di calciatori, sono in molti ad aver deluso. Da Dovbik fino ad arrivare a João Félix, scopriamo i nomi di chi ha aiutato la barca a tenersi a galla e chi invece è sceso giù per non affogare.

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— AS Roma (@OfficialASRoma) May 16, 2025

Roma, Kone è il paradiso e Dovbik il purgatorio

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Il vero gioiello di questa stagione della Roma è senza dubbio Kone. Acquistato per soli 18 milioni, il suo talento esplosivo e la sua visione di gioco lo hanno subito proiettato nel cuore della squadra, portando una freschezza che mancava da tempo. Con un futuro così luminoso, trattenerlo sarà una sfida ardua, ma se la Roma vorrà davvero sognare in grande, dovrà fondare il proprio progetto su di lui. Kone è il paradiso di questa stagione, la promessa che accende speranza nei cuori dei tifosi. Dall’altra parte, c'è Dovbik, che non ha deluso, ma nemmeno incantato.

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Le aspettative erano alte, e pur avendo mostrato segnali positivi, non è riuscito a diventare il leader offensivo che tutti speravano. La sua stagione è stata quella di un buon apprendista, ma non abbastanza da risolvere il puzzle giallorosso. Per lui, quindi, il giudizio è sospeso: come il purgatorio, in attesa di quella scintilla che possa trasformare la sua buona volontà in grandezza. Kone brilla come il sole all'orizzonte, mentre Dovbik resta un'incognita, in attesa di una redenzione che arrivi solo con il tempo.

Milan, un mercato di tante incognite

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Il Milan ha intrapreso un calciomercato che, pur avendo portato qualche promessa, ha anche evidenziato diverse incognite. Walker, arrivato a gennaio con l’intento di dare esperienza e solidità, non ha mai convinto. La sua avventura rossonera, lontana da quella di un difensore titolare, sembra destinata a concludersi con un ritorno al Manchester City, lasciando dietro di sé un’amara sensazione di opportunità sprecata. Royal, invece, è stato un acquisto che i tifosi rossoneri difficilmente dimenticheranno, ma per le ragioni sbagliate: mai protagonista, mai in grado di integrarsi nel progetto, il brasiliano è sembrato un corpo estraneo, incapace di lasciare il segno. Bondo, arrivato in un gennaio critico, non è stato giudicabile, il contesto difficile in cui è stato inserito non gli ha permesso di emergere, lasciando il futuro incerto come una stella che non ha ancora trovato la sua luce.

Fofana

Eppure, tra le ombre, Fofana ha brillato. Arrivato con aspettative elevate, ha dimostrato di avere la stoffa per essere un faro in mezzo al campo, e sarà su di lui che il Milan dovrà costruire il suo futuro. Infine, João Félix, l’acquisto tanto atteso, è sembrato una promessa svanita, con qualche fiammata di classe solo in Coppa Italia contro la Roma, ma mai realmente integrato in un sistema che lo vedeva come un corpo estraneo. Il mercato del Milan, tra sogni e delusioni, è una storia di speranze che non sempre hanno trovato il loro compimento, lasciando più domande che certezze.

Roma-Milan e lo scambio Saelemakers-Abraham

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Lo scambio tra Saelemaekers e Abraham tra Roma e Milan è stato un capitolo ricco di promesse e speranze, ma che, come spesso accade nel calcio, ha lasciato qualche indelebile traccia di incertezza. Il belga, arrivato nella Capitale con l’idea di portare freschezza e dinamismo, ha conquistato i cuori dei tifosi giallorossi con il suo spirito combattivo e la sua capacità di adattarsi al gioco. Ha trovato un posto in squadra, ma recentemente la sua presenza si è fatta più sfumata, con il campo che non gli ha riservato più la centralità che una volta aveva conquistato. Il ritorno al Milan, senza riscatto, sembra ora essere la strada più probabile, lasciando dietro di sé un gusto amaro di potenziale inespresso.

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Dall’altro lato, Abraham, trasferitosi al Milan, sembrava destinato a essere l’uomo di riferimento in attacco, ma la sua stagione ha parlato di alti e bassi. Nonostante qualche guizzo, non è mai riuscito a esprimere il massimo del suo potenziale. La sua permanenza al Milan sembra incerta: la dirigenza rossonera non è completamente convinta e la sensazione che il suo futuro possa non essere a Milano cresce. Ha fatto qualche buona partita, ma forse non abbastanza per guadagnarsi un posto stabile nella squadra. In questo scambio di destini, entrambi i giocatori sembrano ancora alla ricerca di se stessi, con un futuro che potrebbe sfumare tra le incertezze e le opportunità non colte.

Roma-Soulé e Milan-Gimenez: due raggi di sole in un futuro incerto

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Gimenez e Soule sono le nuove promesse su cui Roma e Milan hanno puntato, acquistando il futuro a suon di milioni, con la speranza che la loro luce illumini il cammino delle due grandi squadre. Il primo, arrivato al Milan per 32 milioni, ha già scritto capitoli di successo con il Feyenoord, rivelandosi una promessa concreta nel panorama calcistico. A soli 24 anni, il suo talento non è più una semplice promessa, ma una certezza che, sebbene abbia incontrato qualche difficoltà, ha già dimostrato di essere il cuore su cui il Milan può ricostruire. Un attaccante che, con il tempo, si trasformerà nel punto di riferimento rossonero, sul quale il club dovrà basare le sue future ambizioni.

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Dall'altra parte, c'è Soule, acquistato dalla Roma per 25.6 milioni, un giovane che porta con sé una stella non ancora del tutto sbocciata. A soli 22 anni, ha attraversato un inizio di stagione difficile, ma la sua qualità è indiscutibile. La speranza per la Roma è che l’allenatore che verrà riesca a scoprire la sua vera essenza, trasformando il suo potenziale in realtà, facendolo diventare quel campione che i tifosi sognano di vedere. Un talento che, come una pianta in attesa di fiorire, ha bisogno di tempo e fiducia per esplodere.

In un mondo in cui le aspettative sono altissime e i sogni si intrecciano con la realtà, se le sorti di Roma e Milan dovranno essere risollevate, sarà su Gimenez e Soule che i club dovranno costruire il proprio domani. La loro promessa è il ponte tra il presente e il futuro, e, sebbene il cammino sia ancora lungo, sono loro che detengono la chiave per aprire le porte della grandezza.