Punti fermi

De Gea e Svilar: le mani che difendono i sogni Champions di Roma e Fiorentina

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I due portieri sono chiamati ad un altra prova da protagonisti nella sfida di domenica tra i viola e i giallorossi
Federico Grimaldi

Due generazioni tra i pali, un obiettivo comune: la Champions League. David De Gea, veterano di mille battaglie, e Mile Svilar, talento in ascesa, sono diventati colonne portanti di Fiorentina e Roma in questo finale di stagione. Domenica alle 18, le due squadre si sfideranno in uno scontro diretto che può valere un pezzo d’Europa. Ed è proprio per questo che i riflettori si accendono sui portieri: se le speranze di qualificazione alla prossima Champions passano da qualche parte, passano dalle mani di De Gea e Svilar.

Antony and David de gea after the final whistle pic.twitter.com/t9XpvaNGTk

— Austine ✪ (@Austinooffical) May 1, 2025

De Gea, il muro della Fiorentina

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Sembrava uscito di scena, David De Gea. Dopo l’addio al Manchester United nell’estate del 2023, in molti lo avevano dato per finito, convinti che la sua carriera ad alti livelli fosse ormai alle spalle. E invece, Firenze lo ha rilanciato. Alla Fiorentina, sotto la guida di Raffaele Palladino, ha ritrovato motivazioni, serenità e centralità in un progetto ambizioso. De Gea è tornato a essere protagonista, diventando un punto fermo dentro e fuori dal campo.

De Gea, portiere della Fiorentina

Le sue prestazioni non sono passate inosservate: è stato decisivo in più di un’occasione, con parate che hanno salvato risultati sia in campionato che in Europa, contribuendo in maniera concreta alla corsa verso la Champions League. Nelle gare più delicate, il portiere spagnolo ha mostrato tutta la sua esperienza, neutralizzando rigori, uscendo con tempismo, trasmettendo sicurezza a tutta la linea difensiva. La stagione in viola è diventata una rinascita a tutti gli effetti: oggi De Gea non solo è tornato tra i migliori interpreti del ruolo, ma ha anche rilanciato la sua immagine internazionale, dimostrando che il fuoco dentro non si è mai spento.

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Svilar, il faro della Roma

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Dall’altra parte del campo, la Roma si affida a un portiere con una storia diversa ma ugualmente affascinante: Mile Svilar. Classe 1999, arrivato in giallorosso come giovane promessa ancora tutta da scoprire, ha saputo prendersi il suo spazio con pazienza e determinazione, fino a diventare oggi il titolare indiscusso della porta romanista. Dopo stagioni vissute nell’ombra, il 2025 ha segnato la sua definitiva esplosione. Prima con Daniele De Rossi e ora con Claudio Ranieri, Svilar ha saputo imporsi con prestazioni di altissimo livello, diventando uno dei portieri più affidabili e continui dell’intero campionato.

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Le sue parate hanno spesso fatto la differenza, sia in Serie A che in Europa, dove ha mostrato grande freddezza, reattività e una maturità che va ben oltre i suoi 25 anni. La Roma si aggrappa anche alle sue mani per inseguire il sogno Champions, e proprio per questo la società dovrà fare il possibile per blindarlo: il contratto va rinnovato al più presto. Svilar è troppo importante per essere lasciato in bilico, e il suo valore sul mercato inizia ad attirare più di uno sguardo. Tenerlo a Roma non è solo una priorità: è una necessità.

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Roma-Fiorentina, la Champions passa tra le loro mani

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Domenica alle 18, all’Olimpico, Roma e Fiorentina si giocano molto più di tre punti: in palio c’è un pezzo importante di qualificazione alla prossima Champions League. Due squadre in corsa, due progetti ambiziosi, due portieri protagonisti. In un momento in cui la lotta per l’Europa si fa serrata e ogni dettaglio può fare la differenza, le parate di David De Gea e Mile Svilar rischiano di essere determinanti. La Fiorentina arriva alla sfida forte dell’esperienza e della sicurezza trasmesse dal veterano spagnolo, mentre la Roma si affida all’entusiasmo e alla solidità di un giovane ormai diventato uomo, capace di reggere la pressione nei momenti chiave. La sensazione è che la sfida possa decidersi proprio lì, tra i pali: con attacchi di qualità ma non sempre continui, sarà la serata dei portieri a poter indirizzare il destino delle due squadre. La Champions, in fondo, potrebbe passare dalle loro mani.

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