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Il Cagliari e i rimpianti dell'Olimpico

Di Francesco: “Siamo corti in alcuni reparti; sul nervosismo a fine partita…”

ROME, ITALY - FEBRUARY 07: Cagliari Calcio head coach Eusebio Di Francesco reacts during the Serie A match between SS Lazio  and Cagliari Calcio at Stadio Olimpico on February 07, 2021 in Rome, Italy. Sporting stadiums around Italy remain under strict restrictions due to the Coronavirus Pandemic as Government social distancing laws prohibit fans inside venues resulting in games being played behind closed doors. (Photo by Marco Rosi - SS Lazio/Getty Images)

Il cinismo della Lazio e alcuni errori sotto porta condannano il Cagliari a un altro ko. I sardi non si schiodano dalla terzultima piazza...

Emanuele Landi

Il Cagliari non è riuscito a uscire dall'Olimpico con un punto, nonostante le richieste della vigilia. La rete di Immobile ha condannato i sardi all'ennesimo ko: 14 partite senza vittorie per i rossoblù ancora terzultimi davanti solo a Parma e Crotone. Di Francesco, molto nervoso nel finale di partita, ha analizzato Lazio-Cagliari ai microfoni di Sky.

Di Francesco sul nervosismo a fine partita: Al di là delle perdite tempo e raccatta palle che sparivano, un po' di nervosismo viene fuori ma tutto finisce lì. Si chiude in quel contesto. Un po' di nervosismo ci può stare dopo tante occasioni sprecate oggi.

Squadra viva ma c'è frustrazione per la svolta che non arriva? La situazione pesa perché avevamo tante defezioni e ho dovuto mettere la squadra in un certo modo per certe assenze. Ricordiamoci che giocavamo contro una grande squadra che ha avuto poche occasioni da goal e noi abbiamo avuto alcune palle goal importanti.

Possibile riproporre questo schema (3-4-2-1)? Certo, questo schema l'ho fatto anche contro il Barcellona (con la Roma ndr) con altri giocatori ovviamente. L'atteggiamento oggi c'è stato e i giocatori hanno cercato di stare dentro la gara fino alla fine.

In certi momenti troppo bassi: merito Lazio o demeriti Cagliari? Un po' entrambi ma ci poteva stare come partita. Abbiamo sbagliato alcuni passaggi facili. La Lazio porta 5 giocatori in linea con la difesa avversaria e poi ogni tanto ti abbassi. L'atteggiamento psicologico fa la differenza. Noi siamo migliorati in alcune situazioni. Un po' corti in alcuni reparti.

Sui nuovi: Asamoah veniva da una lunga inattività, Rugani da poca attività nel Rennais, avevamo alcune assenze. Volevo dare continuità ai 2+1 davanti. Abbiamo preso goal su una palla messa sulla testa di Milinkovic-Savic: avevo cercato di mettere un giocatore che potesse contrastarlo sul gioco aereo.

Come hai trovato Nainggolan? La sua condizione non è ottimale ma sta crescendo. Oggi è mancato in qualità ma si è sacrificato. Lui voleva tornare fortemente a Cagliari. La volontà è di non perdere l'identità di essere una squadra aggressiva.

 

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