“SO DIEGO TI SPIEGO”, COME NEL 2019

Diego Abatantuono: “Milan, solo soldi e vendite – L’Inter offre sempre di più e ce li porta via tutti”

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Attore, sceneggiatore, conduttore televisivo, regista teatrale, tre volte vincitore del Nastro d’argento, David di Donatello alla carriera e soprattutto un grande tifoso del Milan…
Davide Capano
Davide Capano Redattore 

Diego Abatantuono ha analizzato senza tanti giri di parole il momento del Milan, dopo un giugno caldissimo. Chiare le sue parole nell’intervista a Matteo Rivarola su “Il Foglio”: “RedBird pensa di aver risolto i problemi rinnovando il contratto a Leao, quello che non ci hanno detto è che servirà solo a rivenderlo a più soldi il prossimo anno. Vanno via tutti, Maldini, Tonali, andrà via sicuramente anche Theo Hernandez, perché io dovrei rimanere un tifoso del Milan? Le squadre non sono più come una volta, è solo una questione di business. Sono sicuro ormai solo di una cosa, il calcio è la ‘giostra’ su cui si guadagna più in assoluto”.

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Il 68enne ne ha per tutti, Cardinale compreso: “Gerry chi? Mai sentito, io conosco solo Jerry Calà, un ragazzetto con la battuta pronta, simpatico. Il nome Cardinale non mi dice nulla. Un tempo i nomi dei presidenti li sapevo, oggi per ricordarmeli accendo la tv e mi riguardo ‘Il Padrino’, è pazzesco sono identici: Rocco, Jerry, Franck… Certezze? Pochissime, mi chiedo perché io debba rinnovare l’abbonamento a San Siro e alle varie piattaforme per seguire le partite del Milan. L’obiettivo è solo vendere e fare soldi. Poi mi sento dire, come fai a rifiutare 80 milioni per Tonali? Semplice, rifiuti e tieni il calciatore. Il Milan, tra l’altro, ha un pubblico straordinario, lo stadio è sempre pieno, bisognerebbe dare un segnale positivo o quanto meno se degli 80-100 milioni vogliono darci qualcosa anche a noi, siamo contenti”.

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“Non mi aspetto nulla, nessun acquisto di livello – tuona Diego sul mercato milanista –. Il primo già è andato, mi riferisco a Thuram, giovane interessante, era nostro, poi è andato all’Inter. Se fossi in loro (l’Inter), farei fare tutta la ricerca dei talenti al Milan, poi vado lì il giorno della firma e gli offro un milione in più, semplice. D’altra parte, sono anni che fanno così, senza andare troppo indietro l’ultimo caso è stato Calhanoglu, sono bastati 500mila euro a fargli cambiare maglia. Io mi auguro solo che arrivi un attaccante di qualità. Servono fatti, è inutile parlare. Una volta si diceva ‘chiacchiere da bar’, ormai dovremmo chiamarle da ‘banca’ perché fanno solo conti su come investire, rivendere e guadagnare. Le squadre non dovrebbero avere più tifosi, ma commercialisti”.

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Nemmeno i freschi acquisti di Sportiello e Loftus-Cheek incoraggiano Abatantuono: “Loct Lanftu…sì, ho letto. Mi chiedo chi venderanno ora. Anche se compri un giocatore internazionale, di prospettiva e poi vendi Bennacer serve a poco. Stessa cosa in porta, il titolare mi auguro rimanga Maignan. Il Milan ormai è impostato per diventare l’Atalanta, una squadra dove passano dei talenti e vanno via. Giocatori di prospettiva, secondo gli addetti ai lavori… ma chi sono questi addetti? Io non lo so e secondo me non sono neanche milanisti. Così facendo, specie in Europa, avremo grossi problemi”.

Il “Ras della Fossa”, capo ultrà del Milan, in “Eccezzziunale... veramente” diretto da Carlo Vanzina nel 1982, confida però in Pioli. “Per la rosa che ha a disposizione – spiega –, Pioli è il miglior allenatore d’Europa. Scarsi come noi, in Champions League, non ce ne sono tante. Il Milan, quest’anno, ha rischiato di andare in finale di coppa con una squadra di solo undici giocatori buoni. Ci è mancata anche un briciolo di fortuna, l’infortunio di Bennacer per esempio, è stato determinante per il nostro centrocampo. Giocatore troppo importante, anche perché in panchina non hai un sostituto. L’allenatore non poteva fare di più, a tratti abbiamo espresso anche un gran calcio, come in occasione della trasferta contro il Napoli, abbiamo meritato ampiamente il passaggio del turno. Peccato non essere riusciti a ribaltare i ‘cugini’ in semifinale, nonostante il grande supporto di tutto San Siro”.

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