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Per riscattare la sfida di Milano Antonio Conte si affida a Leonardo Spinazzola, adattato a destra per sostituire Giovanni di Lorenzo, espulso contro il Manchester City. Il centrocampo, invece, è affidato alla qualità di De Bruyne ed i muscoli di Anguissa. Ad occupare le fasce ci pensa McTominay da un lato e Politano dall'altro, mentre il ruolo di punta spetta ancora una volta a Rasmus Hojlund. La prima mezz'ora è un foglio bianco che non ha bisogno di essere evidenziato: il Napoli gestisce e non subisce, mentre lo Sporting Lisbona si arrocca dietro avanzando poco e timidamente.
Nella notte delle stelle ad illuminarsi per primo è Kevin De Bruyne. Il centrocampista, al trentacinquesimo minuto, raccoglie il pallone nella propria trequarti, si libera di un uomo con eleganza e lancia in porta il granitico centravanti azzurro, che vince il duello contro Rui Silva. I primi quarantacinque si chiudono sull'uno a zero, che il Napoli riesce a condurre senza troppi problemi.
Nei secondi quarantacinque minuti s'infiamma il Maradona, nonostante il freddo che in serata ha colpito la città. Il pubblico spinge i propri beniamini verso il secondo gol, che archivierebbe di fatto la pratica e porterebbe i primi tre punti in Champions League. Il più ispirato è ancora Kevin De Bruyne: il belga prova un tiro dalla mezzaluna dell'area di rigore, ma viene ribattuto dal muro umano aizzato da Rui Borges a difesa della porta.
All'ora di gioco, però, i portoghesi si affacciano verso la trequarti del Napoli e riescono ad impensierire la difesa: dopo un ottimo fraseggio negli ultimi trenta metri gli ospiti si procurano un calcio di rigore, approfittando di una sbavatura della difesa azzurra. Del penalty se ne incarica Luis Suárez, entrato da poco più di un quarto d'ora, ma sufficientemente caldo per spiazzare Milinkovic-Savić.
I lusitani prendono coraggio, rischiando anche di passare in vantaggio. L'onore, però, spetta al Napoli: la squadra di Antonio Conte sugli sviluppi di un calcio d'angolo trova la seconda rete, ancora grazie alla firma di Rasmus Hojlund. L'azione, comunque, prende le mosse sempre dal fuoriclasse forgiato da Guardiola: De Bruyne, sempre più protagonista della squadra.
Nei minuti finali l'ex calciatore del Manchester United lascia il posto a Lorenzo Lucca, prendendosi la - meritata - standing ovation del Maradona. Fischia il direttore di gara, esplode lo stadio di Fuorigrotta: il Napoli alza la testa dopo la sconfitta di Milano e strappa i primi tre punti in Champions League. Nel segno dei suoi fuoriclasse: Kevin de Bruyne e Rasmus Hojlund.
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