Il provvedimento

Bandiera con svastica durante Italia-Israele, arriva il Daspo per un tifoso

Polizia
È arrivato il Daspo per 5 anni per il tifoso della Nazionale che ieri aveva esposto una bandiera con una svastica durante Italia-Israele.
Luca Paesano

L'Italia vince e convince contro Israele, ma ancora una volta agli onori della cronaca balza un episodio accaduto sugli spalti del Bluenergy Stadium di Udine. Come immortalato anche da alcune immagini condivise sui social, nel corso del match di ieri della Nazionale è sbucata dalla curva dello stadio friulano, alle spalle della porta difesa dal portiere israeliano, una bandiera con una svastica.

Un episodio decisamente vergognoso, che ha senza alcun dubbio macchiato in maniera significativa quella che doveva essere semplicemente una bella serata di calcio. Tuttavia, il gesto non rimarrà impunito e il suo autore ne sconterà le conseguenze.

Di Lorenzo Italia Israele

Bandiera con svastica durante Italia-Israele, arriva il Daspo e non solo

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Un cittadino italiano, residente a Udine, è stato denunciato e nei suoi confronti sarà emesso un Daspo di 5 anni da tutte le manifestazioni sportive, per essere andato allo stadio di Udine, ieri, per assistere a Italia-Israele, portando nello zaino un drappo con una svastica. Lo ha confermato all'ANSA il questore di Udine, Alfredo D'Agostino.

Frattesi Italia Israele

La scoperta è stata fatta dalle forze dell'ordine durante i minuziosi controlli eseguiti prima, durante e perfino dopo la partita valida per la Nations League. “Sono soddisfatto perché il sistema di protezione, estremamente complicato, che era stato messo in piedi, ha retto bene e ha risposto perfettamente in tutte le sue componenti. Tutto è andato bene grazie anche alla civiltà delle persone, all'impegno messo in campo da coloro che erano allo stadio, a come si è svolto il corteo. Un grazie a tutti gli appartenenti alle forze dell'ordine che hanno dato il loro contributo affinché tutto si svolgesse nel migliore dei modi sotto la regia della Prefettura”, ha concluso D'Agostino.

Ma non è tutto, perché la FIGC è pronta a costituirsi parte civile per il danno d'immagine procurato quando verrà avviato il procedimento giudiziario contro il protagonista del gesto.

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