La conferenza stampa

Italia, Spalletti: “Retegui ha un affaticamento, con la Germania a viso aperto”

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Il ct dell'Italia, Luciano Spalletti, ha parlato in conferenza stampa alla vigilia del match contro la Germania, valevole per l'andata dei quarti di finale di Nations League
Sergio Pace
Sergio Pace Redattore 

L'Italia affronterà la Germania a San Siro giovedì 20 marzo con fischio d'inizio alle ore 20:45. La sfida è valevole per l'andata dei quarti di finale di Nations League. Alla vigilia del match è intervenuto in conferenza stampa il commissario tecnico della Nazionale Italiana, Luciano Spalletti. Ecco le sue dichiarazioni, partendo da un ricordo del compianto Bruno Pizzul: "Con la sua voce riusciva a portare dentro tutti quelli che erano a casa, riusciva a portarli nel rettangolo di gioco, a fargli vivere la partita in maniera molto più diretta, molto più vicino rispetto alle distanze effettive.

Sapeva leggere benissimo la partita, da casa ci sembrava di avere a che fare con una squadra più forte grazie alla sua voce. Era lui a dare volume, era l'attaccante che salta l'uomo dei telecronisti del suo tempo. Quando accelerava con la voce c'era sempre da aspettarsi qualcosa che poteva essere la soluzione per vincere la partita. È stata una perdita di quelle che ricorderemo per tutta la vita".

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Italia-Germania, la conferenza stampa di Spalletti alla vigilia del match

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Mateo Retegui è stato costretto a lasciare il ritiro dell'Italia. Il bomber dell'Atalanta e capocannoniere della Serie A salterà, dunque, entrambe le partite della Nazionale contro la Germania. Questo il commento di Spalletti: "L'abbiamo mandato a casa perché non ce l'avrebbe fatta, però si spera che recuperi con l'Atalanta per il campionato. Non ha un problema ben definito, ma un affaticamento. Per il momento non chiamo nessuno perché voglio vedere come va la prima sfida. Poi può darsi che possa avere bisogno di una prima o una seconda punta in base ai recuperi di Zaccagni e Cambiaso. Se devo chiamare una prima punta chiamerò Piccoli, altrimenti Baldanzi".

spalletti

Il commissario tecnico dell'Italia ha fatto una dettagliata analisi sul ballottaggio previsto da Samuele Ricci e Nicolò Rovella: "Sono un po' diversi, ma entrambi sanno giocare a calcio. Sono tutti e due bravi nella gestione e nella regia della squadra. Ricci, anche per come è stato impiegato ultimamente, è un po' più mezzala perché si inserisce di più. Rovella è più mediano, è più quello che, quando fa questa riga per terra e vede che la gente vuole andare oltre, gli viene il sangue agli occhi.

Diventa tignosissimo. Non vi dico chi gioca, meglio se si aspetta l'allenamento: ho tanti dubbi, perché ho 23 calciatori forti. Il mio dubbio riguarda tutti, però al contempo mi fa stare tranquillo quando uno non va a casa: sono convinto che l'altro mi riuscirà a dare quello che desideriamo. Non dipende solo da come noi la vediamo dal campo, anzi dobbiamo riuscire a entrare negli occhi di chi ci vede da fuori".

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Un fascino particolare

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Italia-Germania è una grande classica, un match dal sapore particolare con un fascino senza tempo. Questo il pensiero di Spalletti: "È vero. Per i trascorsi, perché sono due nazionali fortissime, lo sono sempre state, e per la tipologia dei risultati che sono venuti fuori: hanno dato forza al fascino della partita. Sono convinto che sarà una bella gara, con entrambe le squadre che giocheranno per vincere, a viso aperto. È chiaro che, se non saremo bravi nella gestione di alcune fasi della partita e dovremo rincorrere sempre, sarà molto difficile poterne uscire in maniera positiva. Per cui noi si va a giocare la nostra gara, loro ci metteranno la qualità che hanno. In alcuni momenti saremo costretti a scegliere come starci in questa qualità che esibiranno. E poi noi si vuole vincere, dunque staremo a vedere".

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Andrea Cambiaso e Mattia Zaccagni potrebbero essere disponibili solo per il match di ritorno contro la Germania, in programma domenica 23 marzo al Signal Iduna Park di Dortmund (ore 20:45). Spalletti conferma: "C'è questo rischio". Il ct dell'Italia aggiunge: "Tensione nella squadra nell'anno delle qualificazioni mondiali? Intanto la ringrazio per avercelo ricordato, serviva. Noto che sono convinti delle qualità che hanno e del tentativo di metterla in pratica. Mi sembrano ragazzi che riflettono su quello che devono fare, si cresce così. Se lavori in una direzione ripetuta per crescere, stai sicuro che cresci. Sono qualità che vedo nei nostri calciatori: li vedo riflettere, li vedo vogliosi di crescere.

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Come ho trovato Gatti? Io guardo in proiezione delle due partite, dentro le due partite possono giocare tutti. Poi si valuterà di giorno in giorno, è chiaro che può succedere che tra la prima e la seconda faccia scelte differenti. Sono talmente ravvicinate che sarà difficile per qualcuno recuperare. Gatti è un calciatore che ha qualità ben precise, è un difensore molto forte con la difesa schierata. Ora sta mettendo roba, dentro la sua qualità, per poter fare anche cose diverse e accompagnare l'azione nella maniera giusta, cosa che non era la sua dote migliore. Noi lo abbiamo richiamato, perché vediamo tutto questo e la possibilità di adattarsi a fare cose nuove".

La Germania di Nagelsmann

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Sul collega Julian Nagelsmann: "È un collega molto forte. Quando si va a vedere la sua squadra, è facilmente individuabile come allenatore di quelli moderni, che lavora sul campo. Si vede che la squadra si comporta in base alle richieste che gli vengono fatte. Il calcio di inizio ne batti uno a partita, gliene si riconoscono sette o otto battuti diversamente e ricercati: si vede che vanno a fare quella cosa richiesta dall'allenatore, a cui tutti fanno attenzione nei comportamenti. Sul calcio di rinvio variano e si vede.

Nagelsmann

Nella costruzione bassa difende e costruisce a quattro, nella costruzione media passa a tre con un centrocampista che entra dentro, spinge i terzini. Gioca un calcio molto offensivo, che assomiglia molto alle qualità dei giocatori che ha. Lui è sicuramente dentro questo processo di crescita del gioco della Germania, che è partito una decina di anni fa: prima era una nazionale più attenta ad avere muscoli e forza. Dopo l'avvento di Guardiola, è stato messo dentro anche qualità tecnica, possesso palla, gioco corto. Ora è una squadra completa come proposta di calcio e Nagelsmann è dentro questa completezza di proposta. È un allenatore forte".

Il gioco di Nagelsmann produce tanto in fase offensiva, ma concede anche molto dietro: "È sempre così nel calcio. Se aspiri a qualcosa di importante c'è bisogno sempre di una disponibilità incondizionata, anche a dover soffrire un pochettino. Loro ci saranno dei momenti in cui comanderanno la partita, e non dobbiamo lasciargli la possibilità di giocare sempre in campo aperto. Avendo queste qualità di velocità, potrebbe essere un problema.

Una delle qualità più importanti del calcio è saper scegliere come comportarsi in alcuni momenti, saper scegliere i momenti in cui si va tutti a sbattere forte addosso all'avversario facendo uomo contro uomo a tutto campo, e quelli in cui gli si concede un po' di palla perché non siamo equilibrati come blocco squadra, facendo questo rientro cattivo fino a essere tutti sotto palla. Poi c'è il momento che bisogna valutare se si può ripartire. Non è sempre in un modo e sempre in un altro: bisogna cambiarlo, sennò loro continuano a dire che giochiamo all'italiana. Ci saranno momenti diversi, bisogna essere sempre legati in quello che si fa".

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La Germania non avrà a diposizione Kai Havertz e Florian Wirtz. Che avversario sarà per l'Italia di Spalletti? Ecco le parole del ct: "Di assenti una nazionale come la Germania non ne ha. Chi sono? Se non gioca un esterno ne gioca un altro, ne ha 4-5 di livello altissimo: sono tutti calciatori veloci, che sanno saltare l'uomo e fare uno contro uno. A metà campo gli avanzano calciatori fortissimi. Non gli manca nessuno, come a noi non manca nessuno: sarà una squadra piena di grandissima qualità e proporrà il loro gioco, al di là dell'assenza di un paio di elementi che hanno giocato più spesso".

Da 13 anni l'Italia non esulta contro la Germania: "È vero. Abbiamo fatto anche quattro pareggi nelle ultime sei partite, ma abbiamo il dovere di essere quel sogno che tutti gli italiani hanno nel vedere giocare la Nazionale. Cioè vincere le partite ed essere una nazionale forte: noi abbiamo questo dovere qui. Ci dobbiamo portare dietro la nostra storia, nel bene e nel male, conoscere bene quello che vogliono gli italiani vedendo giocare a calcio la nostra nazionale".

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Il centravanti più utile

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La notizia del giorno è il forfait di Retegui: "Se può recuperare con l'Atalanta? Una puntina di roba c'è, però non è una cosa così importante. Ballano i giorni insomma. Nelle due partite contro la Germania che tipo di centravanti serve? Siccome penso che verrà fuori una partita da sbattimento, da continui ribaltamenti di fronte, Kean in questo sbattimento è più adatto. Retegui lo sa fare, ma è più bravo nell'area di rigore per quello che ho visto io. Kean parte più da lontano, qualche volte riparte da metà campo e non ha bisogno di nessuno, sbatte su un paio di difensori e riesce ugualmente a concludere in porta".

Se non siamo più a rischio sbandamento? Secondo me non siamo a rischio, se non succede qualcosa di particolare. Poi ci sono delle cose e dei momenti durante le partite, che possono ribaltare totalmente la naturalezza dello scorrimento. Ma, per quello che ho visto io, non siamo a rischio".

Luciano Spalletti, Italia

Su Cambiaso e Buongiorno: "Il fatto che sia venuto, che sia qui e che lavori giornalmente è segno che ci vuole stare. Lo riteniamo un calciatore che ama il lavoro che fa. Quando ami profondamente qualcosa poi ti viene più coraggio: lui vuole bene alla Nazionale, ci vuole stare e ha il coraggio di soffrire anche un po' pur di portare a casa una prestazione utile per i suoi compagni. Buongiorno è possibile che giochi nelle due partite. Anzi, quasi sicuramente giocherà Buongiorno nelle due partite".

La partita con la Francia, che ha segnato una sorta di svolta per il gruppo azzurro, può essere paragonata a questa con la Germania? Spalletti risponde così: "Come forza, come qualità che si può prendere durante questa partita, come situazioni che ci possono far crescere, ce ne sono molte. Assomiglia molto a quella partita, ma dipende dallo storico, dal collettivo, dalla squadra avversaria, dal bello di queste sfide così emozionanti".

Spalletti verso Italia-Germania

Spalletti ha deciso di non convocare un sostituto di Retegui, anche per la presenza in rosa di centrocampisti con il vizio del gol, tipo Frattesi o Barella. La considerazione del ct: "Sì giusto, ci aggiungerei anche Casadei. Si guarda di fare le cose più logiche possibile, un po' di equilibrio bisogna averlo. Se metti un centrocampista ti dà una mano in più, se metti uno come Raspadori o Maldini hai più possibilità di fare gol. Magari Raspadori ti aiuta ugualmente a fare la fase difensiva, perché ora sta benissimo e ha tutto".