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Loo sfogo di Ventura

Italia, Ventura rivela: “Nel 2018 fui lasciato solo e ci misi la faccia”

Federico Iezzi
Federico Iezzi Collaboratore 
Ventura accusa la federazione di averlo lasciato da solo dopo il playoff.
00:38 min

In Italia, spesso, le polemiche non muoiono mai. E quelle riguardanti la Nazionale tornano praticamente ogni volta che gli Azzurri tornano in campo. In questi giorni, inoltre, con la lotta per la qualificazione al Mondiale del 2026 per nulla certa, è tornato a parlare Gian Piero Ventura. L'ex tecnico degli Azzurri, che mancò la qualificazione al torneo del 2018, ha voluto rimarcare le differenze di trattamento fra lui e Mancini, la cui squadra non arrivò al Mondiale nel 2022.

Gli incubi del 2018 e del 2022

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La missione dell'ex mastino del Milan, Rino Gattuso, è di quelle spinose: riportare gli Azzurri al Mondiale, dopo due tornei di fila mancati malamente causa sconfitta ai playoff contro due squadre non certo irresistibili. Nel 2018, infatti, la squadra di Ventura fu sconfitta ai playoff dalla Svezia. Era la prima volta, in 60 anni, che la nostra squadra non si qualificava per la massima competizione per nazionali. Fu un momento difficile e doloroso. Quattro anni dopo l'incubo ritornò e l'Italia di Mancini, pur vincitrice agli Europei del 2020, fu lasciata fuori dal Mondiale ad opera della Macedonia del Nord.

Le parole di Ventura

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Ieri, durante la puntata di Processo al 90°, Ventura è tornato a discutere di queste due dolorose eliminazioni. L'ex CT, in particolare, ha avuto molto da recriminare alla Federazione. La FIGC, infatti, è ai suoi occhi colpevole di non averlo sostenuto e di averlo lasciato da solo, unico colpevole della disfatta: "Ci sono grandi differenze tra il 2018 e il 2022. La Federazione del 2022 era molto più forte: nel 2018 rimasi da solo e ci misi la faccia, andai in conferenza stampa a fine partita e rimasi il solo colpevole di quel dramma sportivo".

Subito dopo non ci è andato leggero con Mancini ritenendo di non aver fatto peggio di lui. Secondo lui, infatti, Mancini è stato trattato in maniera più leggera grazie alla vittoria dell'Europeo post-Covid. Queste le sue parole: "Quattro anni dopo ha influito anche la vittoria degli Europei per Mancini. Questo ha portato a fare valutazioni più soft, parlando di responsabilità di gruppo e non di singolo. È cambiata la lettura ma il risultato era lo stesso".