Il tecnico mastica amaro: "Quando arriva l'episodio, non riusciamo a stare dentro la partita. La retrocessione è vicina"
Quando mancano ancora sette gare alla fine il Monza sembra solo aspettare la certezza matematica della retrocessione. Il ko interno per 3-1 nel derby lombardo contro il Como certifica la resa praticamente definitiva dei brianzoli. Alessandro Nestanei giorni aveva chiesto voglia e mentalità. La sua squadra ci ha provato nei primi minuti, è pure passata in vantaggio con Mota, ma appena ha subito il pareggio è crollata senza opporre resistenza. E il tecnico biancorosso prova a dare la propria lettura sul match.
Nesta rassegnato: "Ora è difficile per i giocatori, li vedo in difficoltà"
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Il tecnico del Monza appare abbastanza rassegnato e dedica un pensiero ai propri uomini: "In questo momento è difficile per i giocatori, li vedo in grande difficoltà e non mi sento mai di dire loro qualcosa di forte perché ce la mettono tutto. Appena abbiamo un problema, lo paghiamo. L'ultimo posto in classifica pesa, bisogna fare qualcosa. Ma la retrocessione è vicina".
Poi Nesta ragiona più in generale e sottolinea le difficoltà nel trovare soluzioni durante la gara: "Quasi tutte le partite sono state equilibrate, ma da tempo ci manca sempre qualcosa e la classifica ci affossa. Quando arriva l'episodio, non riusciamo a stare dentro la partita. Abbiamo anche tanti giocatori che rientrano, fatichiamo al 70' a mettere cose che ci fanno stare dentro". L'ipotesi dimissioni però è esclusa: "In questi momenti è difficilissimo essere allenatore del Monza perché è la prima volta che mi capita di perdere così tanto: io però non mollo mai, se affondiamo sarò il primo ad affondare".
"La stagione è tutta un rimpianto, facciamo buone partite ma ci mancano sempre i punti"
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L'allenatore biancorosso poi mastica amaro, pensando all'intera annata: "Il rimpianto è tutta la stagione. Dall'inizio di campionato abbiamo fatto sempre buone partite, ma se ne abbiamo vinte solo 2 c'è qualcosa di profondo. Bisogna analizzare a fine stagione, il rimpianto è che tante volte siamo stati all'altezza ma non siamo riusciti a portare punti a casa".
E infine una parola per i tifosi, che durante e dopo la gara hanno fischiato e contestato squadra e società: "Siamo andati a chiedere scusa ai tifosi perché ci sentiamo in difetto. Il mio dovere è quello di tenere in vita la squadra: ho bisogno che i giocatori abbiamo il morale non a terra come in questo momento. Gli arbitri? Dobbiamo parlare di noi: non mi interessa chi arbitra, dobbiamo pensare a cosa dobbiamo fare meglio noi".