Il campionato del Napoli inizia da dove era finito. Al Maradona, teatro dei festeggiamenti per il quarto scudetto, ritorna il Cagliari dopo essere stata l'avversaria dell'ultima gara il 23 maggio. Per i rossoblù, la trasferta all'ombra del Vesuvio arriva dopo il buon pareggio casalingo contro la Fiorentina. Il nuovo allenatore Fabio Pisacane non è affatto da sottovalutare, l'esperienza con la selezione primavera è stata più che formativa. I campioni d'Italia, invece, hanno il vento dell'entusiasmo in poppa: calciomercato di prestigio, ritorno in Champions e, soprattutto, vittoria alla prima con il Sassuolo per 2-0.
La rivalità
Napoli-Cagliari, la top 5: dalla pallonata di Lavezzi alla bestia nera Conti

I confronti fra Napoli e Cagliari non sono mai stati banali. Fra le due squadre c'è una rivalità vecchia, che andrebbe anche messa in archivio perché, ormai, ventennale e degna di assopirsi. A prescindere da quale sia stata la posizione in classifica, le partite fra i due club sono state sempre appassionanti. Quella di domani non sarà da meno. Non solo la rovesciata di McTominay, ma anche il pareggio di Conti all'ultimo minuto... Oppure, il 3-2 di Insigne a tempo scaduto, la doppietta di Cavani nel 2011, la tripletta di Mertens, il 3-3 nel confronto fra due idee di calcio diverse, quelle di Benitez e Zeman, e la rete decisiva di Hamsik. Sono tanti i match da ricordare. In questo articolo, i cinque migliori confronti fra azzurri e rossoblù.
Napoli-Cagliari 0-2, 26 agosto 2007

"Dalla C alla A". Era la prima in massima serie del nuovo Napoli targato De Laurentiis. Ottomila gradi a Fuorigrotta perché decisero di giocare alle 15. Il San Paolo era pieno, anche di occhiali da sole, ventagli, e di tante persone senza maglia. L'aspettativa era enorme per gli azzurri, che ritornavano in A dopo sei anni di purgatorio. Ma la squadra ospite, guidata da Marco Giampaolo, rovinò la festa ai tanti tifosi accorsi. Al San Paolo, il Cagliari si impose per 2-0. Le reti, nel secondo tempo di Matri, alla prima rete in serie A, ed al calcio di rigore di Pasquale Foggia che da napoletano decise di non esultare.
Napoli-Cagliari 2-2, 23 novembre 2008

C'era sempre mister Reja sulla panchina azzurra, al secondo anno consecutivo di serie A. C'era stato anche l'esordio europeo, visto che il Napoli arrivò ottavo l'anno prima e giocò l'Intertoto e poi il passaggio del turno col Benfica. Dall'altro lato c'era Massimiliano Allegri, alla prima panchina in massima serie dopo la vittoria della C1 col Sassuolo. Cagliari bestia nera di quel Napoli, osso duro costante per la squadra azzurra, si ripresentò ancora quel pomeriggio di novembre. Prima la rete di Hamsik, pareggio di Lopez da calcio d'angolo. A poco dalla fine, una bella punizione di Lavezzi, di fatto, consegna la vittoria al Napoli. Ma, all'ultimo secondo dell'ultimo minuto, Daniele Conti gela il San Paolo e pareggia... I conti. 2-2 al fischio finale.
Cagliari-Napoli 3-3, 12 dicembre 2009

Il Napoli era quinto in classifica, la cura Mazzarri faceva sognare la squadra e la piazza. Il Cagliari confermava Allegri sulla panchina dopo l'ottimo nono posto dell'anno prima, salvo poi assaggiare l'esonero nel mese di aprile. Dominio azzurro, quella partita al Sant'Elia: circa alla mezzora del secondo tempo, il Napoli vinceva 0-2. Poi, Larrivey al 75', Matri cinque minuti dopo, e al 90' segna Jeda. Esagerata ed incredibile rimonta. Ma, come accaduto nella stagione precedente, le partite finiscono al triplice fischio: a tempo scaduto, era Mariano Bogliacino, carneade dalla serie C, che si stampa letteralmente sul palo per deviare in rete di testa un pallone vagante nell'area di rigore avversaria. Quella, fu la partita della famosa pallonata di Lavezzi ad Allegri. Il campione argentino, espulso, non dissimulò l'entusiasmo per il pareggio di 3-3 raggiunto all'ultimo istante.
Cagliari-Napoli 0-1, 10 novembre 2010

Tutte e due le squadre avevano una buona forma fisica in quelle settimane: Bisoli e Mazzarri volevano continuare su questa scia di risultati. Infatti, in campo, tutte e due le squadre si sfidavano a viso aperto. Entrambi i portieri, però, facevano del loro meglio. Per sbloccare la partita ci voleva la famosa giocata del pallone. Alla fine dei tre minuti di recupero, calcio di punizioni del Cagliari, ripartenza del Napoli: Cavani, neo entrato, prende palla e supera il centrocampo con un passaggio al fischiatissimo Lavezzi. A partita finita, il campione argentino batte il portiere Agazzi con un destro velenoso e regala la vittoria al Napoli. 0-1, al 50esimo minuto.
Napoli-Cagliari 2-0, 23 maggio 2025

Era di venerdì sera, con un occhio al campo ed un orecchio a quel che stava facendo l'Inter, si gioca l'ultima partita di serie A fra Napoli e Cagliari. I rossoblù hanno guadagnato una meritata trasferta, ma Davide Nicola non vuole lasciare niente al caso. Non da meno, ovviamente, Antonio Conte, che si sta giocando lo scudetto alla prima stagione sulla panchina del Napoli. Nei primi venticinque minuti, sofferenza e silenzio, il Cagliari pressa ed innervosisce gli azzurri. Stadio in silenzio, si diceva, anche a causa della rete dell'Inter a Como. Poi, l'esplosione di gioia grazie al gol di McTominay: il gol più bello, e quello più importante della stagione. Il Napoli era Campione d'Italia, per un punto solo. Nel secondo tempo, oltre ai cori che accompagnavano lo scorrere del cronometro, la seconda rete di Lukaku: coast to coast del gigante belga, diagonale chirurgico, ed è festa. Il Napoli è campione d'Italia.
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