Vigilia di Cagliari-Como. Terza gara consecutiva tra le mura amiche per i sardi, dopo la Coppa Italia con la Carrarese e l'esordio di campionato contro la Roma. Domani all'Unipol Domus (0re 18.30) arriva la matricola Como. Nel dettaglio le parole pre-partita del tecnico rossoblù Davide Nicola: "Zortea sarà out e Makoumbu rimane in dubbio per un affaticamento. Nadir invece riprende con noi martedì.
DOMANI ARRIVA IL COMO
Cagliari, Nicola avvisa: “Il Como ha identità e gioco”
Le difficoltà di preprare le partite col mercato aperto? Fortunatamente non abbiamo molte situazioni in itinere. Ci sono già situazioni risolte. Di Pardo si è sempre allenato con grande dedizione, prima di partire. Il nostro gruppo per fortuna è stato per il 70 per cento costruito prima del ritiro. E' chiaro che è un mercato lungo, si potrebbe snellire, ma sono dinamiche del nostro mondo".
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Cagliari, il punto di Davide Nicola
—"Cos’è cambiato dall’amichevole con il Como del ritiro? Già una settimana precedente è un mondo fa. Incontriamo una squadra che abbiamo già sfidato, difficile definirla una neopromossa per quello che ha dimostrato fin qui anche sul mercato. Il suo allenatore ha idee chiare, ama la costruzione del gioco ma ha anche appreso alcuni elementi del calcio italiano. Dobbiamo essere abili per capire che da quell’amichevole sono cambiate tante cose. Il Como ha un modo di giocare dinamico. Ali che sanno giocare come trequartisti, hanno principi chiari. Sanno quello che fanno, sanno attaccarti nell'uno contro uno, si conoscono da un anno e hanno la loro identità".
Nicola sulla condizione della squadra e sul mercato
—"Io e la squadra ci stiamo focalizzando sulla crescita e sull'identità. Ci vogliono 10 gare ufficiali per essere al top. Ne abbiamo già fatto tre.Questa crescita è funzionale al risultato ma non può essere il fine il risultato. Con la Roma e in Coppa Italia siamo andati bene ma non abbiamo ancora completato l'identità. Noi dobbiamo ambire alla capacità di pensare in maniera automatica, in modo da non sprecare energie inutilmente. Pensiamo ancora un pò troppo, dobbiamo rendere il tutto più fluido e automatico. In serie A non c'è una partita facile. Dipende da tanti fattori, dallo stato di forma tuo, dell'avversario, dal tipo di gioco che si vuole fare e che vuole fare l'avversario. E' la competizione che ti porta a essere quello che vuoi diventare. Io voglio quella voglia, quella bramosia di desiderare la competizione.
Le voci di mercato interessano poco. Le voci non sempre non esatte, alcune volte sono provocazioni. Wieteska è un professionista e lo sta dimostrando. Mina e Palomino hanno lavorato tutta la settimana con noi, puntiamo su di loro, hanno personalità e caratteristiche diverse. Dipenderà anche dallo stato di forma e dalle caratteristiche degli avversari. Possono giocare insieme. Sono pronti ma non ancora al top".
Nicola sui singoli
—"Viola è recuperato, non è ancora al top ma è un giocatre fondamentale per noi. Azzi? Può fare di più, è un giocatore che può giocare sia a destra che a sinistra Mi aspetto tanto da lui".
"A me piace persuadere un giocatore, io sono convinto che Pavoletti può fare la differenza. A me da fastidio quando non si riesce a provare a fare le cose e magari sbagli, ma se non provi non cresci. Se tu crei il giusto ambiente, nessuno ti regala nulla, e sul lavoro io non sono tanto amichevole".
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