Il rammarico dopo il ko del Penzo

Cagliari, Nicola: “Non bisogna vedere tutto nero, l’identità c’è; sul mercato…”

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Gara delicatissima in chiave salvezza. Zampano e Sverko in goal per i lagunari. Non basta Pavoletti ai sardi che vengono murati da Stankovic. I sardi restano terzultimi e i lagunari accorciano.
Emanuele Landi
Emanuele Landi Redattore 

Sconfitta pesante per il Cagliari sul campo del Venezia. 2-1 per i lagunari che lasciano, per il momento, l'ultima posizione in classifica e si avvicinano al Cagliari terzultimo.

Cagliari Nicola

VENICE, ITALY - DECEMBER 22: Head coach of Cagliari Davide Nicola looks on prior the Serie A match between Venezia and Cagliari at Stadio Pier Luigi Penzo on December 22, 2024 in Venice, Italy. (Photo by Maurizio Lagana/Getty Images)

Dopo il doppio vantaggio targato Zampano e Sverko, ecco il portiere per la squadra di Di Francesco: è Stankovic decisivo per proteggere il risultato per i suoi, nonostante il goal di Pavoletti a un quarto d'ora dalla fine.

Nel pre-partita il tecnico non voleva sentir parlare della delusione del 2022. Oggi, però, altra laguna amara per i sardi e Davide Nicola ha analizzato la sconfitta del suo Cagliari, nella conferenza post-partita: "A parte 15 minuti abbiamo fatto un'ottima partita, siamo entrati innervositi nel secondo tempo per la prestazione del primo. Nel primo tempo si è visto che abbiamo sbagliato davvero poco. Ma quel poco va eliminato, questo va accettato, non voglio alzare però troppo il peso specifico di queste responsabilità perché si rischia di togliere serenità".

Se sul secondo goal si poteva fare meglio: "Si può sempre fare qualcosa di più quando subisci, così come in attacco quando non fai gol. Vedere le cose tutte positive quando vinci è un errore, così come quando perdi non puoi vedere tutto negativo. Sappiamo perfettamente dove dobbiamo migliorare, quello del gol è l'aspetto maggiore".

Sull'identità della squadra: "Abbiamo un'identità chiara, iniziare una partita è sempre come in essere in uno spartito tattico, poi in base a come va la partita, si cambia. Alcune volte abbiamo usato più punte insieme, oggi abbiamo dato un'ordine alla partita, ma poi ripeto: eravamo innervositi nella ripresa per aver subito quel gol. Nel primo tempo non abbiamo concesso nulla a parte il gol, nel secondo tempo abbiamo concesso qualcosa in più".

Sui prossimi scontri diretti: "Penso che il Venezia oggi abbia raccolto qualcosa che meritava in altre partite. Non si può fare questo lavoro rimanendo preoccupati, va fatto in maniera convinta e senza mollare mai. Sono certo che questi ragazzi miglioreranno sempre di più".

Su quali dettagli lavorare: "Il dettaglio sul quale c'è da migliorare è capire che ogni azione può avere un risvolto pericoloso. Occuparsi di un potenziale pericolo fa alzare già le antenne ed in questo un po' difettiamo. Il Cagliari questo tipo di primo tempo non lo ha fatto solo contro il Venezia. Perché riesce a farlo anche contro squadre superiori? Significa che l'identità c'è, ma che anche c'è da migliorare".

Su come sta Mina e serve fare qualcosa sul mercato: "Vedremo, è uscito per un fastidio al polpaccio. Sul mercato, io non mi nascondo mai, ma parlarne ora dopo una sconfitta contro il Venezia significa non stare dietro a tutto quello che stiamo facendo. So ovviamente cosa si può migliorare, ma sono concentrato su quello che c'è da migliorare. Quando arriverà il momento di farlo, lo faremo. Rispetto all'anno scorso abbiamo due giocatori in meno, Oristanio e Shomurodov, ma sono contento di chi ho. Finiamo l'andata e poi vedremo".

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