SIOR CLAUDIO CI TIENE

Cagliari, Ranieri: “A Verona dura per noi, ma anche per loro…”

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Dopo l'allenamento di questa mattina ad Assemini, Claudio Ranieri ha presentato la trasferta in casa del Verona nella consueta conferenza prepartita.
Redazione Derby Derby Derby

Verona nel caos per motivi giudiziari e finanziari, ma è sul campo che si giocano le partite. Lo sa bene Claudio Ranieri, chiamato ad affrontare sabato l'Hellas al Bentegodi in una gara molto particolare, per la lotta salvezza e non solo...

Ecco le dichiarazioni di Claudio Ranieri

Vigilia della trasferta a Verona, proprio a pochi giorni dal Natale. Non ci sono novità nel bollettino degli infortunati: "Buon Natale, sereno Natale a tutte le vostre famiglia. Sul piano degli infortuni, non ci sono altre defezioni. Partita importante, entrambe le squadre sono in forma, da quando ha cambiato modulo di gioco il Verona sta facendo ottime cose, partita difficile sia per noi che per loro. Gli sgambetti alle grandi in coppa Italia? A volte a noi è mancato il gol, ma io vedo sempre il bicchiere mezzo pieno, per cui se ci sono riuscite Frosinone e Bologna possiamo riuscirci anche noi. Petagna? E' smaliziato, lo sa che quando non si gioca bene arrivano le critiche, e sta a chi subisce la critica reagire in maniera positiva. Tempo fa ho detto ai ragazzi cerchiamo di girare a 18 punti, perchè poi 36 punti possono essere buoni per salvarsi, anche se penso che la quota posa essere più alta".

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(Photo by Francesco Pecoraro/Getty Images)

Ancora Ranieri: "Le insidie sono quella di Djuric, che per loro è un riferimento importante, loro lo cercano molto quando sono pressati. Il Verona è una squadra di corsa, sta facendo ottime partite. I due centravanti dall'inizio a Napoli erano per limitare Lobotka e per far salire la squadra, ma anche a farsi trovare pronti in area avversaria. Non sentiamo la pressione della vittoria in trasferta, abbiamo la consapevolezza che giocando così e allenandoci così il tappo del successo in trasferta prima o poi lo apriamo. Quello che chiedo sempre alla squadra è, finita la partita, essere sereni e analizzare, ma senza coltivare rimpianti. Quello che si fa domani è sempre meglio di quello che si è fatto ieri, si va avanti, senza piangersi addosso, bisogna sempre pensare velocemente alla prossima partita".

Il tema Pavoletti: "Con lui non tocco nessun tasto, ho detto che mi sembrava Altafini ma lui ha voluto dimostrarmi che può far gol anche giocando dall'inizio. Lui, Mancosu, Viola, Deiola, sono loro l'anima della squadra. Si impegnano tutti, poi io devo fare valutazioni. I cinque cambi rendono davvero tutti titolari agli occhi di noi allenatori. Il merito dei cambi non è mio, ma dei giocatori. Con i cinque cambi, ci sono ampi margini di manovra per noi. Chi viene ammonito può essere tolto subito, a volte. In altri casi non cambi e speri che vada tutto bene. Il calcio è cambiato, è più veloce e più pratico rispetto ad alcuni anni fa. La formazione? Gioca Scuffet (sorride Ranieri ndr). Io a volte cambio non perchè chi esce gioca male, ma perchè chi entra può fare meglio. Nandez anche se non è al 100 per cento ti dà tutto, a Napoli si è fermato solo quando non ce la faceva più. Orsato? Mi ricordo tanti anni fa che gli dissi che dalla panchina non ero d'accordo con lui ma che poi rivedendo i filmati aveva ragione lui, lo stimo tantissimo".

Il caso Verona-Guardia di finanza: "Credo che non ci sia nessun rimbalzo sulla squadra. Mi sono trovato in carriera in situazioni economiche difficili, ma in casi del genere si fa la bolla attorno alla squadra e si va avanti, sono convinto che anche il Verona farà così. Loro stanno giocando bene, anche a Udine perdevano 2-0 ma hanno pareggiato 3-3, ultimamente ha cambiato faccia, andiamo là con la consapevolezza che sarà una gara molto difficile. Luvumbo? E' un giovane, è un ragazzo, due anni fa faceva la Primavera, anche lui si rende conto di dove deve migliorare, lo sta facendo molto bene, quest'anno è molto più pratico, più pungente, o tira in porta ed è pericoloso o subito mette una palla-gol. A gennaio andrà in coppa d'Africa e perderemo una pedina importante, ma ho la rosa sufficientemente a posto, bisogna fare di necessità virtù. La Superlega? E adesso chi cavalca quell'onda farà di tutto per metterla in atto, poi alla fine saranno sempre i tifosi quelli che decideranno se è giusto o no, andando o no a vedere le partite, se la Superlega prenderà piede si perderà il bello dei campionati e della Champions League. I meriti devono essere sportivi, ma senza la classifica non so quanto possa essere una cosa bella per i nostri tifosi. Non voglio essere contro, saranno i tifosi a giudicare".

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