GAETANO IN DUBBIO PER LA TRASFERTA BRIANZOLA

Cagliari, Ranieri: “Dobbiamo restare sul pezzo ogni secondo della partita”

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Sabato 16 marzo alle 15 sfida importante per il Cagliari sul campo del Monza. Il tecnico rossoblù Claudio Ranieri ha presentato la gara in conferenza stampa
Redazione Derby Derby Derby

Claudio Ranieri, allenatore del Cagliari, di giovedì in conferenza stampa per presentare la gara di sabato all’U-Power Stadium contro il Monza.

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Le parole del tecnico del Cagliari

“Se sono ancora arrabbiato con i miei ragazzi dopo quello che è successo sabato? Uno pensa ai tre punti e passa tutto in cavalleria ma dobbiamo essere sempre concentrati, mancano ancora 10 partite e la quota salvezza sarà a 36-37 punti. Dobbiamo arrivarci, ci sono 30 punti a disposizione e non possiamo permetterci passi falsi. Siamo nel curvone finale e poi c'è il rettilineo finale. I cavalli si vedono in fondo e spero di avere i cavalli giusti. 8 punti nelle ultime quattro partite? Ci permettono di restare vivi. Vi ricordate qualche partita fa quando ho detto che in queste partite avremmo visto cosa saremmo stati in grade di fare? Ecco, ora arriva il Monza, che ha grandissimi giocatori. Dobbiamo far essere i nostri tifosi orgogliosi di noi, a prescindere dal risultato".

Ancora Ranieri: “Cosa mi è piaciuto e cosa no nella sfida contro la Salernitana? Mi è piaciuto che siamo andati a fare gol. Non mi sono piaciuti quei 10 minuti dove abbiamo perso il focus e poi mi è piaciuta la reazione. Non possiamo permetterci le cose negative, dobbiamo restare sul pezzo ogni secondo di ogni partita. Quanto siamo concentrati e determinati possiamo dire la nostra, altrimenti no. Se c’è più consapevolezza adesso? Sicuramente, ma sapevo che sarebbe stata un'annata tribolata. Le ultime partite ci rendono consapevoli, se facciamo questo abbiamo buone possibilità, se abbassiamo la concentrazione non siamo più a livello. Cosa è cambiato dopo Cagliari-Lazio? La consapevolezza che dovevamo fare ognuno il suo, non di più, altrimenti andiamo fuori rotta. Non devo rimproverare i miei ragazzi per questo, lo faccio quando non stanno attenti e abbassano la concentrazione. Che Monza mi aspetto e se mi sento artefice dell'entusiasmo della gente? Mi aspetto un Monza che sa cambiare durante la partita. Non sono io l'artefice, gli artefici sono i giocatori. Io dico prima cosa potrebbe succedere e la gente apprezza questo. Siamo saliti in Serie A grazie ai tifosi e ne ci resteremo sarà grazie a loro. Li ringrazio, non è facile trovare una tifoseria che ti sta dietro nei momenti difficili. Ci hanno sempre compreso. Se ci salveremo sarà merito di tutti. Se mi aspetto delle novità da Palladino? Prima giocava con il 3-4-2-1, poi ha cambiato ma sanno fare tante cose e cambiare spesso. Mi aspetto un Monza all'altezza, contro il Genoa sono riusciti a reagire e a vincere la gara. Il recupero di Gaetano? Vediamo, tutti stanno migliorando ma dobbiamo capire cosa non mi permetterà di rischiare. Come sto e se ho deciso il suo futuro? Ho sempre le idee chiare ma la cosa più importante è centrare la salvezza, non per me ma per tutta la Sardegna. Ho un altro anno di contratto. Io sto bene, ma fino a quando non ho raggiunto l'obiettivo non sono in pace. Sarà così anche adesso, devo restare freddo e asettico fuori. Devo capire quando cambiare e quando no e questo mi permette di mettere sempre gente in campo che quando entra dà sempre il 100%. I cinque cambi hanno cambiato tanto, tutti i ragazzi hanno capito che sono importanti in egual misura. Quamto manca il gol di Oristanio? Mi auguro che arrivi presto, l'importante è che qualcuno faccia gol. Abbiamo tanti giocatori che segnano e questo è fondamentale. Cosa penso di quello che è successo a D'Aversa? Non può essere giustificato ma riesco a capirlo. Non va bene però, perché ci sono tanti ragazzi che ci guardano. Può capitare ma è un peccato, anche in passato abbiamo visto scene anche più dure. Non andrebbero fatte ma si vede quanto stress un allenatore sia costretto a tenere a bada. Il mercato che sta dando i suoi frutti? Indiscutibilmente. Ci abbiamo messo troppo a far entrare nella giusta dimensione i ragazzi che abbiamo preso. Quando si fanno delle scelte vanno valutate per bene. Non è detto che quando cambi tanto tu riesca a centrare tutte le scelte".

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