CAGLIARI-NAPOLI DOMENICA ALLE 15.00

Cagliari, Ranieri: “Le parole dei ragazzi mi hanno convinto a rimanere”

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Il Cagliari ha pareggiato a Udine, ma adesso contro il Napoli torna a giocare in casa. Nello stesso stadio in cui c'erano state le dimissioni di Ranieri dopo la sconfitta con la Lazio...
Redazione Derby Derby Derby

Cagliari-Napoli in arrivo, la conferenza stampa dell'antivigilia ha visto protagonista il tecnico dei sardi.

Da Udine alla sfida con Calzona

Claudio Ranieri: "Dopo la partita con la Lazio è successo che io mi ero dimesso, è stata una cosa importante che i ragazzi hanno capito, hanno reagito, sono contento della partita di Udine, quel secondo tempo è la traccia che dobbiamo seguire. Non so se in qualche partita ci siamo dati per battuti, adesso dobbiamo giocare sapendo che in ogni partita ci sono in palio punti importanti, il Napoli non è in crisi come ho visto contro il Barcellona, certo non è la macchina da guerra dell'anno scorso ma sono sempre fior di giocatori determinati a risollevare una stagione in cui ha cambiato allenatore due volte. Affronteremo una squadra gagliarda, con lo Scudetto sul petto, quale che sia il risultato i nostri tifosi dovranno essere orgogliosi della nostra prestazione".

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All'andata a Napoli, Cagliari sconfitto di misura: "Avevamo giocato - conferma Ranieri  - la nostra partita senza timori riverenziali e così dobbiamo continuare a fare. Viola? Non c'è nessun problema, solo che anche lui aveva bisogno un attimino di rifiatare secondo me, come Prati. Sono tutti giocatori utilissimi, non perdo di vista nessuno. Calzona? So che è calabrese, so che è stato il secondo di allenatori importanti, sa vita, morte e miracoli del Napoli e sa toccare le corde giuste come ho visto contro il Barcellona. La settimana? A Udine più che il pareggio dovevamo mettere a posto la nostra mentalità che deve essere quella di una squadra che lotta per salvarsi".

Il dopo Cagliari-Lazio: "Ero convinto di dimettermi, ma quando ho sentito le parole dei ragazzi ho capito che non potevo essere io a tirarmi indietro. Non volevo provocarli con le mie dimissioni, volevo andar via e che loro reagissero. Ci devono essere dei giocatori che lottano, che combattono, l'anno scorso abbiamo raggiunto la Serie A e quest'anno dobbiamo preservarla, dobbiamo lottare con l'ideale di lottare. Petagna? Fondamentale come tutti, li tengo d'occhio tutti, chi mi convince gioca. Nandez ha fatto tutta la settimana al cento per cento, cosa che non era accaduta prima di Udine. Mina? E' un giocatore di esperienza, era quello che si cercava da tanto tempo, finalmente siamo riusciti a prenderlo e lo teniamo nella giusta considerazione, lo abbiamo preso anche come guida della difesa, ci voleva un ragazzo della sua personalità".

Ancora Ranieri: "Solo il campo ci dirà contro il Napoli se siamo o non siamo all'altezza della situazione, anche contro il Napoli. All'andata ci era mancato un pizzico di determinazione sul loro gol del 2-1, quando Osimhen era andato via in mezzo a tre nostri giocatori".

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