Il Napoli prepara il delicatissimo match contro l'Atalanta, per un big match che può decretare qual è la vera favorita al titolo della stagione 2024/2025. Gli azzurri sono reduci da ottime prestazioni, stessa cosa non si può dire per i bergamaschi, che ancora sono alla ricerca della prima gioia del nuovo anno. Le ultime tre partite in Serie A, alla formazione di Gian Piero Gasperini, hanno fruttato soltanto tre punti: è, dunque, necessario invertire la rotta e recuperare subito quei punti contro una diretta rivale.
Verso il big match
Conte: “Il mio è un Napoli nuovo, sfida scudetto? Per me non ancora”

La partita è stata analizzata, oggi, in conferenza stampa da Antonio Conte, trovatosi a rispondere ad una serie di domande da parte dei giornalisti sopratutto sulla cessione di Khvicha Kvaratskhelia, e delle lacune da lui lasciate e non ancora colmate.
La conferenza stampa
Su Kvaratskhelia
—In conferenza l'ex allenatore della Juventus ha ammesso che la squadra che sta gestendo lui da inizio stagione, è ben diversa rispetto a quella che ha ottenuto il titolo due anni fa, date le diverse partenze importanti: "Noi abbiamo fatto 47 punti con grande lavoro, ora ci soffermiamo a Kvara, ma se andiamo ad analizzare in maniera oggettiva questa squadra rispetto all'anno scorso è senza 3 giocatori: Osimhen, Kvara e Zielinski, 4 con Kim rispetto allo scudetto. È oggettivo, poi ognuno può dire la propria e dire è più forte, ne esce rinforzato, indebolito, serve questo o quello, ma penso anche a Mario Rui che nell'anno dello scudetto giocava lui. Pure Elmas, sì.
Dicono c'è l'ossatura, ma ora è un altro Napoli. Con la partenza del georgiano è diverso da quello dello scudetto e l'anno scorso non ha fatto un buon campionato. Noi dobbiamo continuare a lavorare perché sappiamo che il lavoro ci ha portato lì per tanto tempo, forse siamo stati la squadra che è stata più volte in testa. Va dato merito al lavoro, ai ragazzi, al tempo stesso non bisogna dimenticare che è un altro Napoli rispetto a due anni fa, ora ancora di più senza un altro pezzo da 90 e affrontiamo le restanti 18 partite".

Il sostituto di Kvaratskhelia non è ancora arrivato, ma ci sono diverse trattative sul tavolo. Il Napoli, però, nelle ultime esibizioni ha goduto di un David Neres in splendida forma. Potrebbe essere lui il sostituto del fuoriclasse georgiano? Antonio Conte, a questa domanda, ha risposto così: "Dovete chiederlo al club, al direttore, io ribadisco che sono venuto qui per cercare di aiutare il Napoli in un momento di difficoltà. Ho sposato questo club, questa situazione, avevo il piacere di vivere un'esperienza in una città come Napoli, con tutta questa passione.
Cerchiamo di fare le cose nel migliore dei modi, sappiamo quali sono i nostri limiti rispetto ad altri club, ma dico sempre che dobbiamo essere ambiziosi altrimenti non ci sarebbe quella voglia, determinazione, per lavorare e cercare di stare tra le prime del campionato. Testa bassa e pedalare, qualsiasi cosa accada, alcune cose possiamo indirizzarle, altre no e non perdiamo energie, devo darla tutta alla squadra. Oggi devo essere concentrato sulla squadra, stiamo facendo qualcosa di bello e devo tutelarlo, questi ragazzi lo meritano".

Per concludere l'argomento, l'allenatore del Napoli ha affermato che non si troverà a sopperire soltanto all'assenza del neo-attaccante del Paris Saint-Germain, ma anche di altri calciatori: "Si chiama mercato di riparazione, quindi uno-due, chi esce-entra. Noi siamo a metà mesa e sono usciti 4 calciatori: Caprile, Folorunsho, Zerbin ieri e Kvara, per dinamiche di spogliatoio, umane, si creano rapporti anche tra di loro, è inevitabile che scossoni così forti possono creare dei piccoli scompensi.
Detto questo dovremo essere bravi a mantenere l'unità creata sino al 1 gennaio. Ho sempre detto che i punti che abbiamo fatto sono frutto di 24 giocatori, non 11 che giocavano. Dovremo essere bravi anche con i nuovi, e devo dire che sono soddisfatto perché hanno lo spirito, ma devono adattarsi alla metodologia e situazioni tattiche nuove e dovremo ricreare quell'alchimia per sopperire anche all'assenza di Kvara, ma non ci siamo mai lamentati. Sono dinamiche calcistiche che ci sono state anche in passato e mi auguro ce ne siano meno in futuro".
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Sulla partita contro l'Atalanta
—Focalizzando l'attenzione sul match, Conte ha così commentato la sfida contro l'Atalanta: "Loro erano forti, e forti sono rimasti. Hanno la consapevolezza di essere forti perché hanno vinto l'Europa League, battendo la squadra campione di Germania. Lo è da tempo, ma quando vinci acquisisci quella consapevolezza che te la puoi giocare con tutte. L'hanno dimostrato pure col Real, anche se hanno perso la partita, ma è stata apertissima. Detto questo, dobbiamo concentrarci su di noi, non su di loro, siamo cresciuti dall'ultima partita contro di loro e dobbiamo continuare nel processo. Non so come finirà, ma abbiamo bisogno anche di queste gare fuori casa contro squadre forti per misurarci, per capire quanto manca, quanto c'è da lavorare per avvicinarci di più e sperare di vincere un giorno.

Sfida scudetto? La classifica dice che siamo in testa - ha detto Conte - ma l'Atalanta è vicina come l'Inter, poi se mi volete far dire che è una sfida scudetto io non me la sento ancora perché so che dobbiamo fare degli step, è ancora presto per dire questo di una nostra partita. Noi non guardiamo gli altri, abbiamo messo fieno in cascina che ci permette di fare una partita senza essere impiccati dal risultati domani a Bergamo, ma devono parlarci, ci devono rivelare e far capire a che punto siamo".
Poi, l'allenatore del Napoli ha voluto sottolineare il calore e la passione dei tifosi azzurri, che si sono dati appuntamento all'aeroporto per sostenere la squadra partente per Bergamo: "Al di là dei risultati, la passione non la puoi togliere al tifoso napoletano, c'è un attaccamento che fai fatica a non percepire, è inevitabile che quando sei in testa è chiaro a tutti questa passione e noi dobbiamo alimentarla senza avere rimpianti, lasciando il campo sempre con la maglia sudata".
Infine, Conte ha affermato: "Quando tu produci così tanti punti, non penso sia fortuna o un caso oppure perché altre stanno facendo meno. Noi stiamo crescendo, non è stato semplice, ci siamo adattati a tante situazioni, pure a tempistiche con arrivi all'ultimo momento, impostando la squadra diversamente all'inizio, ma la loro disponibilità mi ha permesso di trovare l'assetto giusto ma col background nostro quello che già avevamo fatto e torna sempre utile".

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