BILANCIO GRIGIOROSSO

Cremonese, il Ds Giacchetta: “Ogni gara è un gradino per crescere e imparare”

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Il dirigente ha fatto in conferenza stampa il punto dopo il mercato dei grigiorossi: "Siamo contenti di quanto abbiamo fatto, consapevoli che ci serve tempo per crescere e parlare la stessa lingua"

Davide Capano

A tre giorni dalla sfida con l'Atalanta, il direttore sportivo della Cremonese, Simone Giacchetta, ha incontrato oggi la stampa al Centro Sportivo "Giovanni Arvedi" nel consueto appuntamento successivo alla chiusura della campagna trasferimenti. "E' stato un mercato strano - chiarisce il dirigente grigiorosso -, perché la finestra trasferimenti ha seguito i tempi canonici, mentre il campionato è stato anticipato. Però siamo contenti di quanto abbiamo fatto, consapevoli che ci serve tempo per crescere e parlare la stessa lingua".

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"La parola d'ordine adesso - continua Giacchetta - è stare concentrati e sull'obiettivo della crescita per arrivare alla salvezza. Abbiamo scelto un tecnico esordiente e grande lavoratore come Alvini perché ha un'idea precisa di calcio. Anche lui si sta giocando l'opportunità della vita ed è concentrato 24 ore sul progetto. Sappiamo bene che la Serie A ha un livello talmente alto che ogni gara per noi è un gradino per crescere, conoscere e imparare. Il minimo errore lo paghi, ma questo non impedisce alla squadra di cercare il proprio gioco e affrontare a viso aperto chiunque. Abbiamo cercato di condividere e assecondare le richieste dell’allenatore, abbiamo una squadra fisica e di corsa, la nostra idea è quella di essere aggressivi. Durante il mercato abbiamo giocato quattro gare senza avere la rosa al completo e non è stato semplice, abbiamo rincorso il campionato. Mettere insieme così tanti ragazzi non è semplice, ma l'idea di calcio è stata assorbita. La Cremo se l'è giocata bene con tutti ed è uscita con tanti complimenti e pochi punti. La Serie A è spietata. Abbiamo affrontato squadre che stanno nei primi posti della classifica, a vedere il calendario ti verrebbe quasi voglia di non giocare e invece ogni avversario è uno stimolo".

"Noi siamo una vera neo promossa come il Lecce - prosegue il ds dei lombardi -. Ma noi non abbiamo nemmeno esempi recenti nella massima serie a cui fare riferimento e non siamo appetibili sul mercato italiano. Ecco perché abbiamo lavorato molto con l'estero e stiamo cercando di unire tutti nel gruppo. Ci siamo tuffati con intensità e coraggio in questa sessione. Il Monza non è una matricola per il mercato che ha fatto, così come la Salernitana non è tra quelle che faticheranno a salvarsi, mentre noi siamo all'anno zero. Abbiamo entusiasmo, la Serie A è un'opportunità e va colta al volo. Nelle prime partite ci è mancato un pizzico di fortuna. Atalanta e Lazio? Ogni gara va vista come un'opportunità, anche per gli altri è dura sconfiggere una neopromossa.Servirà la giusta maturità. Dobbiamo superare tutti i nostri limiti Quest'anno il livello della Serie A è superiore al passato. Gli ultimi arrivati? Carnesecchi deve lavorare e ritrovare la forma senza fretta e pressioni. Si tratta di un rientro condiviso con piacere. Aspettiamo la prima sosta delle nazionali per fare il punto. Meïté ha bisogno di lavorare, mentre Hendry come condizione è più avanti. Sono tutti giocatori fisici, funzionali al calcio che vogliamo fare. Ora aspettiamo la crescita sul campo. Afena-Gyan? È già adesso un patrimonio della Cremonese, si tratta di un 2003 che è nel giro della nazionale e giocherà il mondiale, giovani come lui in Italia ci sono solo Scalvini e Miretti. Come nel suo caso abbiamo fatto tante operazioni a titolo definitivo perché la Cremonese in questa categoria ci vuole rimanere e abbiamo giocatori che possono essere risorse per il futuro".

"Braida? Per me è stato un riferimento - spiega Giacchetta -, è una persona di grande cultura ed è facile condividere con lui certe idee. Sulla conferma di alcuni protagonisti della promozione? Sono stati i primi nomi che avevamo in testa, ma alla fine i rispettivi club hanno preferito tenerli (Okoli, Gaetano e Fagioli, nda). Dove abbiamo potuto, abbiamo agito. Rimpianto di mercato? Ce ne sono sempre, ma non uno in particolare. Presto ci saranno i mondiali e in quel periodo faremo il mercato invernale, che sarà la prosecuzione di quello appena concluso".

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