La netta sconfitta contro l'Inter prima della sosta non preoccupa Nicola: "A Milano abbiamo appreso il livello che devi avere quando incontri certe squadre. Sono quelle partite che non devi cancellare, perché ti mostrano dove devi insistere. Un impegno molto importante a livello di apprendimento, che ha indirizzato il lavoro delle due settimane di pausa".
LA CONFERENZA
Cremonese, Nicola suona la carica verso l’Udinese: “Niente paura, vogliamo tornare a vincere”

L'esperienza dura a San Siro ha indirizzato l'allenatore e la squadra verso lavori specifici di miglioramento: "Stiamo lavorando molto sulla transizione: velocità, lettura degli spazi. La difficoltà nel calcio è rendere semplice ciò che è drammaticamente complesso, frutto di 22 teste in campo. Noi già da subito abbiamo dato l’identità di occupare il campo in modi diversi. Dobbiamo diventare più qualitativi, più fluidi e mettere a frutto le caratteristiche di tutti".
Nicola infine si è soffermato su alcuni singoli, tra la conta degli indisponibili e la suggestione Jamie Vardy titolare per la prima volta: "Domani e ancora per un po' di tempo non ci saranno Audero, Collocolo e Moumbagna. Siamo stati un po’ in difficoltà a centrocampo, ma ora i minuti si sono alzati per tutti. Ogni partita è un carico di lavoro, dobbiamo metterli in condizione senza rischiare. Vardy sta bene, è a posto. Il minutaggio lo dirà la partita a seconda del ritmo del gioco. Aveva bisogno di tempo anche per entrare in sintonia con i compagni. La sua mentalità non è in discussione. Forse è giusto dargli ancora più possibilità di determinare".
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