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Frosinone, presentati Kaio Jorge, Lirola e Soulé: “Lotteremo per la salvezza”

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Le parole dei nuovi tre giocatori a disposizione di mister Di Francesco
Redazione Derby Derby Derby

Altra giornata di presentazioni in casa Frosinone, dopo Cheddira e Barrenechea. Oggi è toccato a Kaio Jorge, Pol Lirola e Matías Soulé. Di seguito le parole dei tre nuovi giocatori a disposizione di mister Eusebio Di Francesco, riportate dai colleghi di Tuttomercatoweb.

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Kaio Jorge (arrivato a titolo temporaneo dalla Juventus, fino al 30 giugno 2024)

"Sono molto contento di questa opportunità. E' una grande sfida per me. Dopo l'amichevole con l'u23 c'erano Direttore e Presidente li e mi hanno convinto con una chiacchierata. Felice di essere qui".

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Cosa ti senti dopo la grande sfortuna dell'infortunio? "Appena arrivato alla Juve mi sono infortunato ma ora sto bene e voglio dimostrare il mio valore. Conosco le mie qualità, voglio dimostrare il mio valore al Frosinone e alla Juve".

Cosa ti porti dalla Juve al Frosinone che ti può servire? "Arrivo con la voglia di giocare e dimostrare. Ho acquisito esperienza, in Brasile ho raccolto 90 presenze".

Quando hai avuto quei problemi fisici a 19 anni. Cosa hai provato? "E' stata una grande tristezza perchè avevo un sogno di giocare molto forte. Ora ho una seconda chance, mi vedo bene, preparato e non vedo l'ora di giocare. Quando mi sono fatto male ho avuto tanti dubbi nella mia testa, ho avuto infiammazioni e diversi problemi. Dopo un po' di tempo sono tornato in campo grazie al mio fisioterapista".

I tuoi hobby extra campo? "Mi piacciono i cavalli. Sono un ragazzo tranquillo, mi piace anche allenarmi extra campo".

Cosa ti aspetti dai tifosi e il tuo messaggio a loro? "Prima di venire qua ho visto le prime due gare. Squadra di qualità e buon giocatori e con i nuovi rinforzi siamo più forti. Ai tifosi dico di stare tranquilli, faremo di tutto per restare in A ed esprimere un bel gioco".

Hai parlato con Gatti prima di venire? "E' un ragazzo tranquillo. Mi ha detto di venire qui perchè i tifosi sono fantastici e la città è tranquilla. Qui posso crescere".

Il tuo idolo? "Cristiano Ronaldo, un grande giocatore".

Scaramanzia? "Quando entro in campo faccio sempre il segno della croce e ringrazio Dio".

Cosa avresti fatto se non fossi diventato un calciatore? "Mi piacciono i cavalli, mi sarei dedicato a questo".

Che differenza hai trovato col calcio Brasiliano? "In Brasile c'è un calcio più tecnico, qui è molto più fisico. All'inizio ho trovato molta differenza, ora mi sono abituato".

Un messaggio ai tifosi... "Loro sanno che sarà una stagione difficile ma se resteranno vicini a noi sarà tutto più semplice".

Lirola (arrivato a titolo temporaneo dal Marsiglia, con opzione di riscatto,  fino al 30 giugno 2024)

Due sfide contro il Frosinone nel 18/19 e giocasti terzino destro all'andata ed esterno a 5 al ritorno. Qual è il tuo ruolo preferito? “Si mi ricordo di quelle partite. Non ho un ruolo preferito, puoi fare l’esterno a 5 ma l’allenatore ti può chiedere solo di difendere. In quel caso con De Zerbi mi mandava avanti. Le mie caratteristiche sono di offendere, ma non ho un ruolo preferito".

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In Serie A si gioca col coltello tra i denti. Cosa ti ha spinto a tornare? “Conosco il campionato, ho fatto 5 stagioni in A. Da inizio estate ho detto al mio procuratore di voler tornare in Italia. Conosco mister e direttore, è uscita questa opportunità e mi hanno chiesto di venire a lottare per questa maglia e non c’ho pensato troppo. Contro l’Atalanta buona partita ma ne mancano altre 36. Può essere un gran anno per tutti”.

Che serie A ti aspetti di ritrovare? “Il livello si è alzato tanto. Niente è scontato. Abbiamo vinto noi e il Genoa, una grande può battere una piccola. Tutte le gare sono imprevedibili, non si può dare nulla per scontato".

Come passi il tempo fuori dal campo? "Sono fidanzato da un anno, mi piace passare tempo con lei e la mia famiglia. In estate mi piace giocare a tennis e stare con gli amici. Durante l’anno dopo allenamento mi piace stare tranquillo con la mia fidanzata e i miei cani. Bello vedersi anche fuori dal campo per fare gruppo”.

Tornato in A, cosa ti aspetti di dare? "Voglio rilanciarmi, devo solo star bene perché conosco già questo campionato. Ho conosciuto già la squadra e sono tutti bravi ragazzi e giocatori forti. Mi aspetto un anno in cui far gioire tutti i tifosi. Il primo anno del Frosinone in A non l’ho visto, nel secondo ero un avversario. Ora credo che siamo più pronti".

Per esperienza ti senti un leader nello spogliatoio? “So di essere uno dei pochi ad avere esperienza in spogliatoio. So che posso aiutare in tal senso, mi sto allenando e più passano i giorni più acquisto fiducia".

Sei destro ma puoi giocare anche a sinistra? " Si posso giocare anche a sinistra, già fatto con Fiorentina e Sassuolo".

Sei scaramantico? “Entro sempre in campo facendo due passi col piede destro. La sera prima della gara mangio sempre le stesse cose. Non le ricordo tutte ma sono abbastanza scaramantico".

Che sport avresti praticato se non fossi diventato un calciatore? "Se non avessi giocato a calcio probabilmente mi sarei dedicato al tennis".

Che differenze ci sono rispetto al calcio spagnolo negli allenamenti? "Rispetto alla Spagna si lavora molto di più senza palla. A me piace più qui perché poi fisicamente si sta meglio, parlo pensando alla mia esperienza".

Un messaggio ai tifosi... "Saluto tutti i tifosi del Frosinone. Stateci vicini, ci saranno momenti difficili, la stagione è lunga ma tutti insieme andremo avanti per conquistare la salvezza".

Soulé (arrivato a titolo temporaneo dalla Juventus, fino al 30 giugno 2024)

Nel ritiro del 10 luglio con la Juve c’eri. Avresti pensato di giocare oggi nel Frosinone e cosa ti ha spinto a scegliere questa sfida? “Quella scelta è stata fatta un po’ di tempo fa. Ho aspettato fino all’ultimo di parlare col mister per partire. Mi ha convinto il progetto sportivo, avevo l’offerta da tempo e l’avevo già accettata perché mister e direttore mi avevano convinto subito dal punto di vista sportivo".

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Sei stato presentato col tuo tatuaggio. Ci spieghi il significato? “Stavamo per entrare in campo e dato che c'è il leone quando mi hanno visto il tatuaggio hanno scelto di fotografarlo".

Allegri ha dichiarato che hai bisogno di spazio e alla Juve non lo avresti avuto. Qui per giocare? “Prima di scegliere la squadra mi ha convinto il progetto, il poter giocare. Alla Juve ho giocato poco, quest’anno per me volevo l'opportunità di giocare e dimostrare. Non sarà facile ma faremo di tutto per la salvezza".

Ti rivedi in Pastore? “Si, mi piace stare in contatto con la palla. Mister e direttore mi aiuteranno molto a crescere. Mi piace l’uno contro uno.

Hobby extra campo? "Sto aspettando la mia famiglia. Mi piace molto la carne, ci deve essere la griglia a casa. Posso anche dormire a terra ma la griglia non può mancare. Bello il posto qui".

Ti ha convinto questo gruppo di giovani pensando che sarà un anno duro per la salvezza? “Credo che sarà una stagione dura. Parlando con Enzo e Kaio prima di venire sapevamo che sarebbe stata dura. Io sono per il fare gruppo, ho un lato che ho di famiglia. Enzo (Barrenechea, ndr) mi ha anticipato che qui è come una famiglia. Faremo di tutto per prendere più punti possibili e conquistare la salvezza".

Hai parlato con Gatti prima di venire? "Ho chiesto a Gatti della società e della squadra. Mi ha detto di venire qui perché si sta bene e i tifosi sono fantastici".

Il tuo idolo? "Ne ho due, il Kun Aguero e poi c'è Messi".

Sei scaramantico? "Si, quando entro in campo lo faccio sempre prima col piede destro e poi col piede sinistro. Poi in base al risultato ricordo cosa ho fatto e se è andata bene replica".

Cosa avresti fatto se non fossi diventato un calciatore? "Non lo so ma mi piace seguire il tennis e il padel".

Che differenze ai trovato col calcio argentino? "Rispetto all’Argentina gli allenamenti sono molto diversi. Li forse è un po' più disordinato, qui c’è molta più tattica. Fin dal mio arrivo alla Juve mi sono adattato".

Un messaggio ai tifosi.... "Ai tifosi dico che sarà un campionato lungo e difficile. Chiedo loro di starci vicini, qui cantano tanto. Barrenechea mi ha detto che è rimasto stupito dall’accoglienza e questo ci aiuterà".

 

 

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