derbyderbyderby calcio italiano serie a Hamsik si racconta: “Io e il taglio Mohawk siamo la stessa cosa. Napoli? Rimarrà sempre con me”

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Hamsik si racconta: “Io e il taglio Mohawk siamo la stessa cosa. Napoli? Rimarrà sempre con me”

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Marek Hamsik parla del suo iconico taglio e rivela di non avere ancora un tatuaggio dedicato a Napoli
Giammarco Probo

A Napoli di certo non possono mai scordarsi di lui, vista la grande bandiera che è stata: quel taglio di capelli, quel senso di appartenenza, quei gol, quegli assist e quelle tantissime prestazioni con qualche trofeo portato a casa, stiamo parlando di Marek Hamsik. Lo slovacco arrivato in Campania dal Brescia ha collezionato 400 presenze con la maglia partenopea, siglando 100 reti in 12 anni di maglia azzurra entrando nei cuori dei tifosi partenopei a tutti gli effetti soprattutto con gol importanti che sono valsi vittorie memorabili che resteranno per sempre nella storia del club di Aurelio De Laurentiis.

A NSS Sport, l'ex capitano del Napoli si è raccontato, spiegando non solo diversi aneddoti della sua carriera, ma spendendo diverse parole al miele verso la sua ex squadra ed i suoi tifosi.

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Le parole di Marek Hamsik e il suo taglio Mohawk

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"Marek Hamsik e il taglio Mohawk sono la stessa cosa. È il mio portafortuna, ma anche il mio passaporto. È un modo per superare i confini, per avere un impatto all'estero e portare qualcosa di eccentrico in altri paesi. I tatuaggi invece, sono solo una passione, può sembrare strano, ma non ne ho ancora dedicato uno al Napoli". 

Il centrocampista slovacco ha reso una moda nel capoluogo campano il numero 17: tra murales, tatuaggi, e numeri di maglia in ogni scuola calcio. Hamsik, però, ha tenuto a precisare che nella smorfia napoletana questo numero vuol dire ben altro: "Il 17 nella smorfia  napoletana significa "A disgrazia", ma per me Napoli  è stata tutt'altro. Rimarrà per sempre con me, impresso nella mia pelle, non la dimenticherò mai".