LE DICHIARAZIONI

Cagliari, Nicola: “Pavoletti? Gran professionista; non cambierò tatticamente”

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Il tecnico dei sardi ha presentato il Monday Night sul campo dell'Hellas Verona...
Emanuele Landi
Emanuele Landi Redattore 

Il Cagliari di Davide Nicola vuole tornare a fare punti, per cercare di consolidare la posizione di vantaggio sulla terzultima (attualmente 5 punti dal Venezia che ospiterà il Milan) per la permanenza in Serie A. Non sarà facile dopo due sconfitte ma il match del Bentegodi contro l'Hellas Verona di Zanetti, nel Monday Night della 34° giornata di Serie A, insieme a Lazio-Parma, rappresenta l'occasione perfetta per entrambe per tornare a smuovere la classifica.

Cagliari, Nicola cerca punti salvezza al Bentegodi

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Tra i rossoblù ci sarà da fare una grande prestazione. L'allenatore dei sardi, Davide Nicola ha presentato la gara contro l'Hellas Veronain conferenza stampa, partendo dalle assenze di Mina e Piccoli: "Abbiamo avuto un po' di tempo per recuperare. Siamo a 30 allenamenti dalla fine della stagione. La squadra si è allenata bene. Loro non ci saranno, ma sono contento di dare spazio ad altri giocatori, uno di questi sarà Pavoletti. E' un grande professionista, sta bene, così come mi fido di Kingstone. La squadra non cambia, l'unica differenza è che chi subentrava partirà titolare. Deiola è pronto, non si tira mai indietro e si fa poco scrupolo. Posso contare su di lui ma non cambierò tatticamente".

Sul Cagliari un po' più in calo nell'ultimo periodo: "Come tutte le cose nel calcio ci sono momenti e chi incide di più o meno a prescindere se parte dall'inizio o meno. Piccoli è sempre stato funzionale alla squadra, abbiamo raccolto meno di quanto seminato. Non lo dico io, ma lo dicono i numeri: dobbiamo prestare maggiore attenzione ai dettagli".

Sulle assenze: "Con noi verrà Pintus, significa fargli assaggiare per la seconda volta una panchina di Serie A. E' un ragazzo molto educato e volenteroso, dotato fisicamente e tecnicamente preparato. Ovviamente un conto è giocare in Primavera e un altro in Serie A, ma questo vale per tutti".

Sul Verona e sulla trasferta: "Verona è sempre uno stadio ostico, con una tifoseria calda. Abbiamo voglia di misurarci in un contesto del genere, è una squadra aggressiva e verticale con gente come Duda e Suslov, fisica con Mosquera, Sarr e Tchatchoua. Inoltre conosco Bradaric avendolo avuto a Salerno. Ripeto, dobbiamo migliorare i dettagli: con la Fiorentina abbiamo fatto una buona partita.".

Sul duo Mosquera-Sarr nel Verona: ""Stanno giocando con due punte da tempo. Possono optare anche per un trequartista. Noi abbiamo cercato di capire come scenderanno in campo. Ciò che conta è che sarà una gara in cui dovremo essere estremamente pratici, sfruttare ogni spazio che ci concederanno. Dovremo attaccare la profondità, perchè sanno chiudere bene con i centrocampisti pronti a collaborare in fase di non possesso. Badano molto alla praticità".

In A il Cagliari ha vinto una sola volta a Verona: "Non conta solo l'aspetto statistico, sarebbe significante in tutti i sensi. L'ultima vittoria è stata nel 1972, ergo cerchiamo comunque di ottenere i tre punti. Dobbiamo completare l'opera".

Sulla lotta salvezza: "Più o meno vedo le stesse squadre coinvolte rispetto allo scorso anno. Ma le cose potrebbero cambiare. Come dico sempre ai ragazzi non dobbiamo guardare gli altri, ma solamente il nostro percorso".

A Verona dopo aver visto i risultati delle altre squadre: "Non facciamo mai questi discorsi. A prescindere da tutto dobbiamo fare il nostro lavoro, non dobbiamo concentrarci su quanto non possiamo controllare. Andremo a Verona e la posta in palio è grande. Cerco di viverlo in maniera serena".

Cosa è mancato nel corso della stagione? "Nulla, il Cagliari ha dimostrato di volersela giocare con tutti. Siamo in linea con quanto pensiamo di noi stessi. Lavoriamo per migliorare sempre. Soprattutto nel girone di ritorno abbiamo avuto un minimo di continuità. Non sempre siamo stati belli esteticamente. Qualcuno, per esempio, si aspettava di vincere con la Fiorentina".